Anche le giungle urbane siano incentivate dall’ecobonus al 110%, l’appello da Prato

È possibile e vantaggioso rinaturalizzare i quartieri della nostre città in modo sostenibile e socialmente inclusivo, attraverso lo sviluppo di giungle urbane

[8 Maggio 2020]

All’interno del decreto al quale il Governo nazionale sta lavorando per sostenere la ripartenza post-emergenza sanitaria uno degli elementi più importanti riguarda l’efficienza energetica degli edifici: le bozze disponibili parlano di un ecobonus al 110% per gli interventi più rilevanti come cappotti termici o sostituzioni di caldaie con impianti a pompa di calore. Ma il provvedimento è ancora in fase di definizione ed è possibile fare di più, ad esempio anche incentivando le soluzione edilizie basate sulla natura: lo sviluppo delle cosiddette giungle urbane, un elemento su cui Prato sta puntando forte.

Il progetto Prato urban jungle, finanziato con il programma europeo Urban innovative actions, punta a sperimentare le modalità per introdurre negli edifici esistenti delle città europee le soluzioni basate sulla natura come azioni per migliorare la qualità ambientale e la resilienza urbana: in particolare il progetto mira a rinaturalizzare alcuni quartieri della città in modo sostenibile e socialmente inclusivo attraverso lo sviluppo di giungle urbane, ovvero grazie alla capacità naturale delle piante di abbattere le sostanze inquinanti e assorbire la CO2, ridurre l’effetto delle isole di calore, ripristinare il suolo e lo spazio alla fruizione della comunità, trasformando così aree marginali in veri e propri hub verdi all’interno della città.

Il Comune di Prato e il gruppo di progettazione Prato urban jungle lanciano un appello al Governo e al Parlamento: inseriamo nel Dl Maggio le Nature based solutions nella platea delle opere da considerare nell’ecobonus 2020 e quindi detraibili al 110%. I vantaggi sarebbero per tutti.

Prato ad esempio vanta già oltre 29.000 alberi di proprietà pubblica che migliorano i viali, le strade e i parchi della città. Si stima che collettivamente gli alberi di Prato generino benefici economici per oltre 400.000 euro all’anno, eliminando 3.715 kg di inquinanti atmosferici ogni anno, e producendo risparmi energetici per il 2010 Mwh, intercettano 7.891 m3 di acqua meteorica e 69.600 Kg di anidride carbonica all’anno (e a differenza di altre infrastrutture, gli alberi aumentano di valore nel tempo).

«La crisi che stiamo vivendo dimostra l’interrelazione inequivocabile tra la salute umana e le condizioni ecosistemiche del pianeta – spiegano i promotori dell’appello – Le città devono essere guidate da una vision basata su di un radicale cambio di paradigma delle politiche urbane che metta al centro la salute umana: pianificazione sanitaria, urbanistica, ambientale, della mobilità e smart city devono diventare un’unica strategia radicale e lungimirante per la costruzione di città più resilienti e più sane. Risulta quindi importante inserire anche queste tecniche tra quelle detraibili per fare dell’Italia il più grande laboratorio al mondo sulle Nature based solutions applicate agli edifici e andare nella direzione di promuovere città che mettano al centro la salute dei cittadini».

L’appello è promosso dal Comune di Prato e dal gruppo di lavoro del progetto Prato urban jungle

Matteo Biffoni – Sindaco Comune di Prato

Valerio Barberis – Comune di Prato, Assessore Urbanistica, Ambiente, Economia Circolare

Stefano Boeri – Stefano Boeri Architetti, DASTU Politecnico di Milano

Stefano Mancuso – DAGRI Università degli Studi di Firenze, LINV, Pnat Project Nature

Gruppo di Progettazione Prato Urban Jungle

Antonio Avitabile, Francesco Caporaso, Letizia Benigni, Paolo Guarnieri, Besnik Mehmeti, Antonella Perretta, Lorena Vidas – Comune di Prato

Maria Chiara Pastore, Livia Shamir, Sofia Paoli, Benedetta Cremaschi, Luis Pimentel, Mattia Tettoni – Stefano Boeri Architetti

Camilla Pandolfi, Cristiana Favretto, Antonio Girardi, Antonio Sarpato – Pnat Project Nature

Federica Rossi, Federico Carotenuto, Beniamino Gioli, Francesca Martelli, Alessandro Zaldei – CNR IBE Istituto di Bioeconomia

Nicola Perini – Consiag spa

Paolo Abati, Fabio Niccolai, Alessandra Buzzegoli – Estra spa

Fausto Ferruzza, Maria Rita Cecchini, Elena Canna, Elisa Turiani – Legambiente Toscana

Federico Garcea, Elisabetta Meconcelli – Treedom srl

Gregory Eve, Cristina Galletti – greenApes srl

Federico Mazzoni, Giulia Bordina – EPP Edilizia Pubblica Pratese spa