«Posizioni antiscientifiche» dal Governo, lascia il presidente dell’Istituto superiore di sanità

Per Ricciardi «su molti argomenti alcuni suoi esponenti hanno sostenuto posizioni ascientifiche o francamente antiscientifiche». Vaccini, malattie portate dai migranti, termovalorizzatori tra i casi citati

[2 Gennaio 2019]

Dopo un anno da Commissario e a tre anni e mezzo dalla sua nomina a presidente, Walter Ricciardi da ieri non è più alla guida dell’Iss – ovvero dell’Istituto superiore di sanità, l’organo tecnico-cientifico del nostro Servizio sanitario nazionale – per «potersi dedicare pienamente all’attività di ricerca e accademica», come riporta in una nota ufficiale l’Istituto. Uno dei suoi ultimi lavori come presidente Ricciardi l’ha dedicato ad approfondire l’impatto dei cambiamenti climatici sulla nostra salute, facendo sì che l’Iss potesse ospitare nel mese appena conclusosi un simposio internazionale con oltre 500 ricercatori internazionali.

Adesso Ricciardi potrà dedicarsi con maggiore intensità al ruolo di professore di Salute pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e di presidente della World federation of public health associations, ma nel frattempo un’intervista concessa oggi al Corriere della Sera offre l’occasione giusta per fare chiarezza sui motivi delle dimissioni. «Malgrado il buon rapporto personale con la ministra della Salute Giulia Grillo, la collaborazione tra l’Istituto e l’attuale Governo – dichiara l’ex presidente dell’Istituto superiore di sanità – non è mai decollata. Al contrario, su molti argomenti alcuni suoi esponenti hanno sostenuto posizioni ascientifiche o francamente antiscientifiche». Gli esempi sono purtroppo numerosi e spaziano dai vaccini ai migranti, fino a coinvolgere la gestione dei rifiuti.

«È chiaro che – prosegue Ricciardi – quando un vicepresidente del Consiglio (Matteo Salvini, ndr) dice che per lui, da padre, i vaccini sono troppi, inutili e dannosi, questo non è solo un approccio ascientifico. È antiscientifico. Cosa sarebbe di troppo, cosa sarebbe inutile o dannoso questo esponente del governo non lo ha detto. In realtà in Italia stiamo applicando i protocolli e gli schemi internazionali sulle vaccinazioni». Vaccini che, è utile ricordare proprio grazie a recenti dati Iss, non sono esenti fallacie e controindicazioni come ogni medicinale, ma dal 1900 al 2015 hanno risparmiato all’Italia oltre 4 milioni di casi di malattia e decine di migliaia di morti (e questo solo per quanto riguarda le 10 vaccinazioni principali).

Per l’ex presidente dell’Istituto superiore di sanità anche «dire in continuazione che i migranti portano malattie è senza fondamento e mette in difficoltà le istanze tecniche, costrette a una specie di autocensura per non contraddire il livello politico». La scienza sembra infatti indicare l’esatto contrario: come documentano infatti la prestigiosa rivista medico-scientifica Lancet e l’University College London «non esiste un’associazione sistematica tra migrazione e importazione di malattie infettive, e le prove dimostrano che il rischio di trasmissione da popolazioni in migrazione a popolazioni ospiti è generalmente basso».

E per quanto riguarda l’ambiente? «Dire che i termovalorizzatori sono una cosa di altri tempi, come ha fatto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, non ha senso. A Copenaghen e Stoccolma si usano termovalorizzatori di ultima generazione, efficientissimi e nel massimo rispetto dell’ambiente». Il che non significa che siano a impatto zero – nessun impianto industriale può davvero definirsi tale –, ma che parlare di “cancrovalorizzatori” e assecondare o fomentare gli umori della popolazione, anziché impostare una gestione razionale del ciclo integrato dei rifiuti, non rende un buon servizio al Paese.

L. A.