Il Parco nazionale comprende più di 1.500 specie di erbacee che producono principi attivi

Iperico e genziana contro l’obesità, dal Cnr focus sulle piante spontanee del Pollino

I lavori di ricerca continueranno attraverso analisi in vitro su linee cellulari dei tessuti adiposo, muscolare-scheletrico ed epatico

[27 Marzo 2024]

Dopo oltre tre anni di lavoro, si avvia a conclusione la collaborazione tra Parco nazionale del Pollino, Cnr-Isafom e Alsia per identificare specie vegetali spontanee utili alla cura dell’obesità.

L’Area protetta comprende oltre 1.500 specie erbacee che producono principi attivi: sorgendo in mezzo al Mediterraneo, il Pollino presenta infatti una varietà di microclimi e di condizioni che rendono questo territorio unico da un punto di vista di associazioni vegetali e di specie endemiche.

Il progetto ha avuto l’obiettivo di individuare e certificare con dati scientifici le azioni benefiche di estratti di piante officinali presenti in natura nel Parco, in particolare la Genziana lutea e l’Hypericum perforatum: due specie endemiche della Calabria, già note per la loro proprietà di agire sul dispendio energetico periferico.

La ricerca si è focalizzata, in particolare, sullo studio e la caratterizzazione di fitocomplessi che possono migliorare la condizione fisiopatologica dell’obesità, confrontando gli estratti provenienti da piante spontanee e coltivate in situ, e ottimizzare la loro coltivazione individuando i fattori biotici e abiotici che possono influenzare la produzione di metaboliti secondari (quali flavonoidi, terpeni, acidi fenolici, carotenoidi, peptidi, eccetera) connessi con il metabolismo energetico.

Grazie ai finanziamenti ottenuti nell’ambito dei seguenti progetti Pnrr “PE10 Onfoods”, “Nutrage”, e “Tech4you”, i lavori di ricerca continueranno adesso attraverso analisi in vitro su linee cellulari dei tessuti adiposo, muscolare-scheletrico ed epatico.