Giappone e Cina terranno colloqui tra esperti sull’acqua radioattiva di Fukushima scaricata nel Pacifico

Tokio disposta a coinvolgere Pechino nei controlli pur di sbloccare le importazioni di pesce

[2 Gennaio 2024]

Secondo fonti governative giapponesi, i governi del Giappone e della Cina intendono tenere discussioni a livello di esperti riguardo allo scarico nell’oceano Pacifico delle acque reflue radioattive trattate della centrale nucleare di Fukushima Daiiki, ma non è chiaro se i colloqui porteranno Pechino a revocare il divieto di importazione di prodotti ittici giapponesi a causa del rilascio di acqua contaminata dalla centrale nucleare iniziato a fine agosto 2023.

A novembre 2023 il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il presidente cinese Xi Jinping avevano concordato di tenere colloqui a livello di esperti e il governo di Tokio sta valutando la possibilità di far partecipare funzionari specializzati nel trattamento dell’acqua contaminata dei ministeri e delle agenzie competenti, come la segreteria dell’Autorità di regolamentazione nucleare, il Ministero degli Esteri e il Ministero dell’Industria.

Dato che in Cina dal 10 febbraio  inizieranno le vacanze di Capodanno, il Giappone chiede che i colloqui inizino prima di allora.

L’International atomic energy agency (Iaea), insieme a un’istituzione formata da Cina, Corea del Sud e Canada, dispone già di un quadro per monitorare le sostanze radioattive nell’acqua di mare e nei prodotti ittici derivanti dal rilascio dell’acqua trattata dalla centrale nucleare di Fukushima, ma la Cina ha espresso un parere negativo sul monitoraggio e ha detto più volte di non fidarsi delle rassicurazioni del Giappone.

Il ministro degli esteri cinese Wang Yi, ha affermato che «Sarebbe necessario istituire un meccanismo di monitoraggio a lungo termine completo, efficace e indipendente da parte di tutte le parti interessate».

La posizione del Giappone si basa sull’indipendenza dell’Iaea in quanto agenzia Onu, indipendenza messa in dubbio sia dalla Russia che dalla Cina in merito alle centrali nucleari coinvolte nella guerra in Ucraina e riguardo all’accordo nucleare iraniano fatto saltare dell’embargo dichiarato dagli Usa e attuato anche dagli altri Paesi occidentali .

Secondo le fonti governative giapponesi, l’ordine del giorno dei colloqui con i cinesi dovrebbe includere anche le modalità per condurre il monitoraggio con il coinvolgimento della Cina. Il che non è poci<o per due Paesi che hanno ancora aperte questioni di rivendicazione territoriale su vasti tratti di mare e su intere isole.

Durante il vertice di novembre negli Usa, Kishida e Xi hanno concordato di  «Trovare modi per risolvere la questione attraverso la consultazione e il dialogo, assumendo un atteggiamento costruttivo». E dopo l’incontro con Xi Kishida aveva dichiarato in una conferenza stampa che «D’ora in poi, terremo discussioni basate sulla scienza a livello di esperti».