Alti livelli di microplastiche nel suolo possono dimezzare la fertilità dei vermi

Conseguenze potenzialmente negative per la salute degli ecosistemi del suolo e effetti a catena sulla nostra catena alimentare

[4 Novembre 2019]

Secondo lo studio “Microplastic particles reduce reproduction in the terrestrial worm Enchytraeus crypticus in a soil exposure”, pubblicato su Environmental Pollution da un team di scienziati del Center for Ecology & Hydrology (CEH) «Le microplastiche nel suolo potrebbero non influire sulla sopravvivenza dei vermi, ma ad alte concentrazioni possono ridurre la fertilità fino al 50%».

I ricercatori britannici hanno studiato per 21 giorni gli effetti di microplastiche di diversi tipi e dimensioni – che andavano da 13 a 150 micrometri (da 0,013 mm a 0,15 mm) – sulla sopravvivenza e sulla fertilità del piccolo e comune verme  Enchytraeus crypticus  e hanno scoperto che «Quando si tratta di inquinamento da plastica, le dimensioni contano».

Qualcuno potrebbe dire: «Ma che ce ne frega della fertilità dei vermi?», in realtà ce ne dovrebbe importare molto, visto che i vermi svolgono un ruolo essenziale nel ciclo dei nutrienti, abbattendo la materia organica in decomposizione e rilasciando i nutrienti nel terreno, consentendo la crescita delle piante. Inoltre, la loro vasta attività di scavo aera il suolo e ne migliora il drenaggio.

La principale autrice dello studio, l’ecotossicologa del CEH Elma Lahive, aggiunge: «I vermi sono fondamentali per la salute dei nostri suoli. Aiutano la produttività delle colture migliorando la fertilità del suolo, oltre a prevenire l’erosione e le inondazioni. Pertanto, qualsiasi riduzione significativa della popolazione di vermi ha conseguenze potenzialmente negative per la salute degli ecosistemi del suolo e effetti a catena sulla nostra catena alimentare. Le microplastiche sono ora un contaminante del suolo molto comune e valutare i pericoli che possono comportare per importanti organismi del suolo come i vermi è diventata una priorità. Il nostro studio fornisce una nuova preziosa visione dei tre fattori che influenzano il pericolo rappresentato dalle particelle di plastica per gli organismi del suolo: concentrazione, dimensioni e tipo di plastica».

Il team del CEH guidato dalla Lahive ha nel suo laboratorio due materie plastiche comuni: il poliammide, comunemente noto come nylon, e il PVC. I vermi sono stati esposti a particelle di tre dimensioni diverse di nylon a concentrazioni di microplastiche nel terreno che andavano da 2 al 12%. Grazie allo studio finanziato dal Natural Environment Research Council, gli scienziati hanno scoperto che «Le dimensioni e il tipo di plastica non hanno avuto alcun impatto sulla sopravvivenza dei vermi durante il periodo di test».

La Lahive conclude: «Abbiamo scoperto che le microplastiche presenti ad alte concentrazioni riducono la riproduzione dei vermi fino al 50%. Più piccola è la plastica, maggiore è la riduzione della riproduzione, il che potrebbe essere collegato all’ingestione. I vermi che abbiamo usato hanno parti della bocca molto piccole e abbiamo scoperto che ingerivano più microplastiche di dimensioni inferiori rispetto alle plastiche di dimensioni maggiori. Dato che sappiamo che le microplastiche si stanno accumulando nei nostri suoli e possono rimanere lì per molto tempo, dobbiamo chiaramente capire l’effetto che stanno avendo sui nostri ecosistemi del suolo e i rischi a lungo termine che possono comportare».