Al via il progetto internazionale CLIMA per la riduzione della produzione di rifiuti

Presentato a Sestri Levante un progetto che coinvolge Italia, Libano e Tunisia

[24 Gennaio 2020]

Si è tenuta oggi all’ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante la seconda giornata del Kick-Off Meeting del progetto CLIMA – Cleaning Innovative Mediterranean Action: reducing waste to boost economies, che vede il Comune di Sestri Levante come ente capofila e il Comune di Mahdia in Tunisia, quello di Bikfaya in Libano, la ONG libanese Arc En Ciel, il Centre International de tecnologies de l’Environnement CITET e COSPE in qualità di partner operativi.

Al COSPE spiegano che «Il Kick-Off Meeting rappresenta il primo passo per il consolidamento di una rete di sinergie fra gli enti pubblici, privati e le ONG coinvolte per il conseguimento di un obiettivo comune: lo smaltimento sostenibile dei rifiuti organici e la drastica riduzione della plastica e della produzione dei rifiuti.
Il Comune di Sestri Levante, in qualità di capofila del progetto, ha assunto l’impegno di migliorare ulteriormente le proprie strategie di raccolta sulla totalità del territorio per condividere buone pratiche con i Comuni di Mahdia e Bikfaya. Il progetto CLIMA costituisce, per i suoi partner, un’occasione per coinvolgere i propri cittadini in un cammino comune tra pubblico e privato attraverso la garanzia di un sostegno da parte dell’Unione Europea nello sviluppo di campagne di informazione e sensibilizzazione per promuovere la Strategia Rifiuti Zero e l’economia circolare».

Nella seconda giornata del meeting i relatori hanno proposto molti gli spunti di riflessione: i tecnici del servizio ambiente di Regione Liguria e del Comune di Sestri Levante e Alessio Ciacci, Marco Calcaprina e Santo Grammatico di Legambiente Liguria hanno illustrato l’agenda delle amministrazioni locali riguardo la riduzione della produzione dei rifiuti. Al centro dei panel lo sviluppo della strategia Zero Waste, attraverso strumenti come i Piani Municipali di Gestione dei rifiuti di nuova generazione, soluzioni tecnologicamente avanzate (come il COMPOST DRUM e 2 siti di compostaggio migliorati).

Lara Panzani, responsabile Maghreb di COSPE, ha ricordato che «Un recente rapporto ha sottolineato come ogni anno l’umanità intera consumi oltre 100 miliardi di tonnellate di materiali, una quantità enorme se si considera la capacità di carico del pianeta. Negli ultimi anni, mentre il consumo delle risorse è cresciuto dell’8%, il loro riutilizzo è sceso dal 9.1 all’8.6%. Per questo, come COSPE, abbiamo deciso di impegnarci nel progetto CLIMA, un partenariato mediterraneo fra Tunisia, Libano e Italia che prevede soluzioni innovative per il trattamento dei rifiuti organici. Il progetto, tra l’altro, vede una forte collaborazione fra le tre sindache di Sestri Levante (Italia), Mahdia (Tunisia) e Bikfaya (Libano), un segnale importante di come si possa essere un passo avanti nell’impegno vero per una società realmente sostenibile».

Nel suo intervento, la sindaca di Sestri Levante, Valentina Ghio, ha evidenziato che «L’attenzione all’ambiente è una questione prioritaria per l’amministrazione di Sestri Levante. Per questo siamo felici di partecipare al progetto CLIMA, un progetto di respiro internazionale la cui rilevanza si fonda soprattutto sulla rete di sinergia e collaborazione fra i tre Paesi partner Voglio sottolineare anche la particolarità che unisce i Comuni di Sestri Levante, Mahdia e Bikfaya, alla cui guida abbiamo tre donne. Un elemento che può rappresentare un valore aggiunto per affrontare con più concretezza e determinazione questi temi, dalla sostenibilità ambientale a quella sociale».

Faiza BoBoukaber Ep Belkhir, sindaca di Mahdia in Tunisia, ha sottolineato che «L’obiettivo di questo progetto per la Tunisia è sicuramente la valorizzazione dei rifiuti organici, la creazione di una stazione di compostaggio, l’avvio di un processo di sensibilizzazione che induca le persone a fare la raccolta differenziata a casa e di valorizzazione del processo di gestione dei rifiuti».

La sindaca di Bikfaya, Nicole Gemayel, ha aggiunto: «Il Comune di Bikfaya in Libano ha dovuto affrontare una grave crisi riguardante i rifiuti nel 2015. Da quel momento in poi diverse problematiche sono state risolte ma resta ancora aperta la questione dei rifiuti organici. Grazie al progetto CLIMA pensiamo di poter ottenere le tecnologie ed expertise necessarie per affrontare al meglio la situazione e migliorare ancora».

Lara Panzani di COSPE ha concluso: «A partire da tre territori, in Italia, Libano e Tunisia, tre Comuni, tre Sindache donne, due organizzazioni non governative e un ente di ricerca si mettono insieme per fare la differenza e per trasformare quelli che sono rifiuti e problemi in possibilità di cambiamento a livello Mediterraneo».