Brexit e trasporto ferroviario: misura di emergenza Ue in caso di mancato accordo

Per evitare gravi perturbazioni nelle operazioni ferroviarie e nei servizi di navetta transfrontalieri

[13 Febbraio 2019]

Visto il rischio crescente che il 30 marzo di quest’anno il Regno Unito lasci l’Unione europea senza un accordo (scenario “no deal”), oggi la Commissione europea ha adottato una proposta «per contribuire a mitigare l’impatto significativo che un tale scenario avrebbe sul trasporto e la connettività ferroviari tra l’Ue e il Regno Unito».

In una nota la Commissione Ue spiega che «La proposta odierna garantirà la validità delle autorizzazioni di sicurezza per alcune parti dell’infrastruttura ferroviaria per un periodo strettamente limitato a tre mesi al fine di consentire l’adozione di soluzioni a lungo termine in linea con il diritto dell’Ue. Essa riguarda in particolare il tunnel sotto la Manica e sarà subordinata al mantenimento, da parte del Regno Unito, di standard di sicurezza identici alle prescrizioni dell’Ue. Sarà così possibile garantire la protezione dei passeggeri ferroviari e la sicurezza dei cittadini, evitando gravi perturbazioni nelle operazioni ferroviarie e nei servizi di navetta transfrontalieri dopo il recesso del Regno Unito. Oltre alla presente proposta, è altresì essenziale che le imprese e le autorità nazionali interessate continuino ad adottare tutte le misure necessarie per conformarsi alle norme dell’UE relative alle patenti dei macchinisti e alle licenze di accesso al mercato, come pure ai certificati e alle autorizzazioni di sicurezza indispensabili per operare nell’Ue».

La proposta fa seguito agli inviti a intensificare i lavori di preparazione a tutti i livelli formulati dal Consiglio europeo (articolo 50) nei mesi di novembre e dicembre 2018 e all’adozione, il 19 dicembre 2018, del piano d’azione predisposto dalla Commissione per ogni evenienza. La Commissione europea ricorda che «Ad oggi sono state proposte 19 misure legislative e sono stati pubblicati 88 avvisi sui preparativi per la Brexit. È importante sottolineare che le misure di emergenza non mitigheranno e non potranno mitigare l’impatto generale di uno scenario “no deal”, né compenseranno in alcun modo la mancanza di misure di preparazione. Esse non ricreeranno tutti i vantaggi dell’adesione all’Ue né le condizioni favorevoli di un eventuale periodo di transizione previste dall’accordo di recesso. La proposta odierna è di natura temporanea, di portata limitata e sarà adottata unilateralmente dall’UE. Essa tiene conto delle discussioni con gli Stati membri. La Commissione continuerà a sostenere gli Stati membri nel loro lavoro di preparazione e ha ulteriormente intensificato i suoi sforzi, ad esempio organizzando visite in tutte le capitali dell’Ue a 27».