«Ci atterrisce constatare un uso della forza sproporzionato, incontrollato e violento da parte dello Stato nei confronti di chi esprime un proprio diritto sacrosanto e sancito dalla Costituzione»

Legambiente Toscana: inaccettabili e ingiustificabili le violenze contro gli studenti a Pisa e Firenze

Un gruppo di docenti del Liceo Russoli: è stata una giornata vergognosa

[23 Febbraio 2024]

Secondo Legambiente Toscana, «Quanto è successo oggi a Pisa e a Firenze è inaccettabile, studenti e studentesse sono stati caricati durante i cortei pacifici che si sono tenuti oggi in occasione della giornata nazionale di sciopero in solidarietà con il popolo palestinese e per la pace. Siamo al fianco dei giovani che sono scesi in piazza per la pace e invitiamo domani a partecipare alla manifestazione per il cessate il fuoco promossa da rete pace disarmo, convocata domani a Firenze alle 11 al Ponte Santa Trinita e in altre piazze toscane».

Eleonora Mizzoni, presidente del circolo Legambiente Pisa ribadisce che «Legambiente Pisa è al fianco degli studenti e delle studentesse: ci sconvolgono i video che ritraggono i corpi di polizia manganellare, strattonare e schiacciare a terra persone giovanissime che da piazza Dante si stavano spostando in piazza Garibaldi per manifestare. Ci atterrisce constatare un uso della forza sproporzionato, incontrollato e violento da parte dello Stato nei confronti di chi esprime un proprio diritto sacrosanto e sancito dalla Costituzione».

Marco Duranti,  Presidente circolo Legambiente Firenze sottolinea che «Ancora una volta dobbiamo assistere a scene di inaudita violenza esercitata dalle forze dell’ordine nei confronti di studentesse e studenti che manifestavano, pacificamente, il loro dissenso contro l’ennesima guerra nella martoriata terra palestinese. Tutta la nostra solidarietà va alle studentesse e agli studenti di Firenze che hanno subito l’ennesimo atto repressivo di questo Governo: un Governo che non riesce, evidentemente, a tollerare il dissenso».
Roberta Timpani, responsabile scuola Legambiente Toscana, conclude: «Stamattina a Pisa e a Firenze abbiamo assistito a qualcosa che avremmo mai voluto voluto vedere. I giornali parlano di “scontri tra manifestanti e polizia”. Non c’è stato nessuno scontro, ma una reazione violenta. Quello a cui abbiamo assistito sgomenti non è lecito in uno stato democratico: i diritti fondamentali che la nostra costituzione sancisce devono essere rispettati anche e soprattutto da ogni pubblico ufficiale. Con che diritto giudichiamo gli episodi di violenza o di bullismo tra i giovani se poi lo Stato si comporta allo stesso modo».

Un gruppo di docenti del Liceo Russoli ha inviato una lettera alla stampa, ecco cosa scrivono:

Scriviamo di getto questa lettera, sperando che venga pubblicata.

Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri. Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli.

Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute, mentre una quantità incredibile di volanti sfrecciava in Via Tavoleria.

Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi. Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti cento/duecento studenti scesi in piazza pacificamente: perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Chi ha deciso questo schieramento di forze, che neanche per iniziative di maggior partecipazione e tensione hanno attraversato la nostra città?

Oggi è stata una giornata vergognosa per chi ha gestito l’ordine pubblico in città e qualcuno ne deve rispondere.