Funghi radioattivi raccolti a Chernobyl

La polizia ucraina arresta due uomini con secchi pieni di funghi nella zona di esclusione nucleare di Chernobyl

[6 Novembre 2020]

Il servizio di frontiera di Stato ucraino ha arrestato due uomini che hanno raccolto 40 kg di funghi dalla zona di esclusione di Chernobyl, apparentemente per “consumo personale”. Le immagini pubblicate dal servizio di frontiera mostrano degli uomini fermati con diversi secchi pieni di grossi funghi. Un blitz che conferma i timori che i funghi raccolti nelle aree dell’Est Europa che hanno ancora una elevata radioattività possano arrivare sulle tavole dei consumatori europei.

La zona di esclusione è stata istituita nel 1986, subito dopo un’esplosione nella centrale nucleare di Chernobyl, che ha diffuso enormi quantità di radiazioni in tutta Europa.  Subito è stato evacuato chiunque viveva entro 10 km dalla centrale nucleare è stato evacuato, poi la zona di esclusione è stata rapidamente estesa in un raggio a 30 km dalla centrale dopo che i funzionari dell’allora governo sovietico cominciarono a comprendere la gravità dell’incidente. Nel corso degli anni, in Ucraina la superficie della zona di esclusione è stata portata a 2.600 km2 che teoricamente sono disabitati. Appena a nord del confine, in Bielorussia, c’è un’altra zona di esclusione più piccola.

Nell’area del disastro nucleare civile più grave mai avvenuto al mondo è severamente vietato raccogliere piante e funghi perché, data la contaminazione del suolo vicino alla centrale nucleare esplosa nel  1986, mangiare funghi e piante coltivate potrebbe avere conseguenze mortali.

A ottobre un team dell’università di ha inviato un cane robot nella zona di esclusione di Chernobyl per misurare i livelli di radiazione e per creare mappe 3D dell’attività radioattiva nell’area.

L’ingresso nella zona di esclusione di Chernobyl è strettamente controllato dalle autorità ucraine ed è illegale attraversarne senza permesso il confine, ma è noto che all’interno della zona proibita  – sia in Ucraina che in Bielorussia – vivono migliaia di disperati che coltivano, raccolgono funghi, allevano bestiame e pollame e probabilmente cacciano anche se è vietato rimuovere oggetti,  flora e fauna dall’area a causa di potenziali contaminazioni radioattive. Chi lo fa, secondo la legge ucraina, potrebbe essere punito con una forte multa e che fino a tre anni di carcere.