L’intervento della presidente della Commissione Ue, ieri sull’isola con la premier Giorgia Meloni

Ue, von der Leyen a Lampedusa: «Le misure contro gli scafisti sono percorsi legali e corridoi umanitari»

«Quanto meglio riusciremo a far funzionare la migrazione legale, più severi potremo essere con l'immigrazione irregolare»

[18 Settembre 2023]

È davvero importante perché la migrazione irregolare è una sfida europea e richiede una risposta europea. È un problema che ci riguarda tutti. Abbiamo incontrato i meravigliosi cittadini di Lampedusa. Abbiamo parlato con il personale dell’hotspot e, naturalmente, con lo straordinario personale della protezione civile italiana ed europea e delle forze dell’ordine. In questi giorni la comunità locale ha continuato a dare il massimo per sostenere gli uomini, le donne e i bambini che sono approdati sull’isola.

Questa incredibile solidarietà scalda davvero il cuore. È molto importante ricordare una cosa: tutti coloro che sono coinvolti – che si tratti della popolazione di Lampedusa, delle autorità locali o dei migranti stessi – sono intrappolati in una situazione non creata da loro. Sempre più migranti lasciano il loro paese di origine, attirati da trafficanti e scafisti senza scrupoli. E molti arrivano qui a Lampedusa semplicemente per la sua posizione. Questo mette l’isola sotto pressione, creando serie difficoltà alla sua popolazione.

Il Presidente del Consiglio Meloni ed io siamo qui oggi per offrire una risposta coordinata delle autorità italiane ed europee. Voglio essere molto chiara: come parte della comunità internazionale abbiamo un dovere. Lo abbiamo compiuto in passato, lo compiremo oggi e lo compiremo in futuro. Ma saremo noi a decidere chi arriva nell’Unione europea e in quali circostanze, non le mafie o i trafficanti. Ecco perché vorrei presentarvi un piano d’azione in dieci punti.

In primo luogo, ho offerto all’Italia il sostegno della Commissione europea, dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo e di Frontex per far fronte a questa crisi contingente. Le agenzie possono aiutare a gestire l’elevato afflusso di migranti, agevolando anche la registrazione degli arrivi, il rilevamento delle impronte digitali, eccetera.

In secondo luogo, intensificheremo il nostro sostegno per trasferire i migranti fuori da Lampedusa. Esortiamo altri Stati membri ad avvalersi del meccanismo volontario di solidarietà per trasferire migranti dall’Italia.

Terzo punto: offriremo il sostegno di Frontex per garantire ai migranti un rapido rimpatrio nel loro paese di origine se non dovessero avere diritto all’asilo. Le persone che non possono beneficiare dell’asilo non possono soggiornare nell’Unione europea. Gestiremo i contatti con i paesi di origine per facilitare questo processo. E invierò il vicepresidente Margaritis Schinas a negoziare con i paesi di origine.

Quarto punto: dobbiamo intensificare i nostri sforzi per combattere i trafficanti di esseri umani. Dobbiamo unire le forze con i paesi di origine e di transito per reprimere questo business spietato. Abbiamo bisogno di un approccio congiunto, ad esempio con Frontex ed Europol che interagiscano con la Tunisia e lungo tutta la rotta tunisina. E la nostra legislazione in materia di lotta al traffico di esseri umani ha bisogno di un aggiornamento dal punto di vista giuridico.

Quinto punto: rafforzeremo la sorveglianza marittima e aerea. Possiamo farlo attraverso Frontex. Inoltre, intendo esplorare opzioni per espandere le missioni navali esistenti nel Mediterraneo o per avviarne di nuove. E accelereremo la fornitura di attrezzature alla guardia costiera tunisina.

Sesto punto: agiremo per contrastare la logistica dei trafficanti. Lavoreremo anche con le autorità italiane per garantire la rimozione e la distruzione delle imbarcazioni e dei gommoni recuperati.

Il mio settimo punto: l’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo è pronta a intensificare il suo sostegno all’Italia per applicare procedure di asilo rapide. È importante respingere rapidamente le domande infondate. Chi non si qualifica per l’asilo deve essere rimpatriato.

A questo si collega il mio ottavo punto: le misure più efficaci per combattere le menzogne degli scafisti sono i percorsi legali e i corridoi umanitari. Offriremo ai migranti alternative reali attraverso l’ammissione umanitaria. È estremamente importante per spezzare la narrativa perversa dei trafficanti. Perché una cosa è certa: quanto meglio riusciremo a far funzionare la migrazione legale, più severi potremo essere con l’immigrazione irregolare.

Questo mi porta al nono punto: intensificare la cooperazione con l’UNHCR e l’OIM per garantire la protezione dei migranti lungo la rotta e l’aumento dei rimpatri volontari assistiti.

Ed ecco l’ultimo punto: collaboreremo con la Tunisia per l’attuazione del protocollo d’intesa. Ciò significa che agevoleremo la contrattazione di nuovi progetti e l’erogazione di fondi alla Tunisia.

Permettetemi di concludere ripetendo il messaggio che sono venuta a trasmettere a tutti voi: la migrazione è una sfida europea che richiede una risposta e una soluzione europee. Sono le azioni concrete che porteranno il cambiamento sul terreno. Ed è solo attraverso la solidarietà e l’unità che possiamo raggiungere questo obiettivo. E voi potete contare sull’Unione europea.

di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue