#Toscanasostenibile, al via il percorso per la redazione della strategia della sostenibilità

Rossi: la geotermia è l'energia della Toscana, l'unica sulla quale questa regione può puntare al 2050

[8 Aprile 2019]

Oggi ha preso formalmente il via il processo di redazione dalla Strategia regionale per la sostenibilità per attuare l’Agenda 2030 dell’Onu. «Obiettivo finale – dice la Regione Toscana – fare della Strategia regionale un luogo di recepimento delle istanze di sostenibilità ed innovazione della società prima che un documento istituzionale di azioni e strumenti».

L’annuncio è stato dato durante un evento al quale hanno partecipato il presidente della Regione Enrico Rossi e l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni che ha dato inizio «al cammino condiviso con il quale saranno definiti gli obiettivi e il quadro di riferimento delle politiche settoriali e territoriali che la Toscana dovrà assumere per contribuire al raggiungimento degli obiettivi e delle scelte strategiche dei prossimi anni».

Rossi si è detto convinto che «La combinazione di scienza, tecnica, tutela sociale e governo democratico dei processi possa produrre proposte valide per il futuro dell’ambiente, utili a imprimere un cambiamento ancora più convinto di quanto non sia avvenuto finora, sia nelle politiche a livello regionale, sia a livello nazionale che europeo. Proprio l’Europa guarda all’economia circolare con tanta attenzione e la Toscana deve avere l’ambizione di diventare la prima, avendo le possibilità per farcela. Intanto è già la prima per quanto riguarda l’uso del territorio grazie alla legge 65 sul consumo di suolo che sta producendo risultati importanti, provvedendo a consegnare il suolo quanto più salvo possibile alle generazioni future».

Per quanto riguarda l’energia, il presidente della Regione ha ribadito che è «Senz’altro la geotermia l’energia della Toscana, l’unica sulla quale questa regione può puntare al 2050, come del resto hanno già fatto le migliori regioni d’Europa. Questa la chiave per risultare carbon neutral, ovvero, grazie a un giusto equilibrio, libera dalle emissioni di CO2».

Il cuore della nuova strategia toscano sono «i cambiamenti climatici in vista di un’evoluzione della strategia che individua l’obiettivo di un bilancio di emissioni tendente allo zero entro il 2050».

In un comunicato la Regione spiega che «Le università di Firenze, Siena e Pisa, oltre alla Scuola Superiore Sant’Anna assisteranno la Regione da un punto di vista scientifico nella elaborazione dei contenuti della Strategia, ma grande importanza sarà data alla implementazione di sistemi innovativi di partecipazione attiva dei cittadini.  La Strategia toscana, così come adottata dalla Giunta regionale prevede infatti l’istituzione di un Forum della Sostenibilità presieduto dall’assessore all’ambiente e difesa del suolo, quale luogo in cui sviluppare iniziative ampie di partecipazione volte a raccogliere le sollecitazioni che arriveranno dai cittadini, dalle associazioni, dalle imprese. Saranno attivati forum sia virtuali che territoriali, nonché avviato un percorso con le scuole teso a coinvolgere i giovani attraverso un utilizzo estensivo dei canali social».

Presso la Presidenza della Regione sarà istituita una cabina di regia composta dagli assessori competenti in materia di ambiente, sviluppo economico, e politiche sociali e dal presidente dell’Anci Toscana, per «definire la Strategia regionale dello sviluppo sostenibile, le azioni e le politiche inerenti la sua attuazione, il monitoraggio e gli aggiornamenti periodici». Uno dei compiti della cabina sarà quello di «curare il raccordo interistituzionale con la Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri e con i tavoli di confronto per il coordinamento degli strumenti di programmazione regionale con la Strategia nazionale».

Il tavolo tecnico sarà composto dai «referenti di ciascuna direzione della Giunta regionale nominati dai direttori a presidio delle tematiche settoriali afferenti l’Agenda 2030 per l’integrazione con le dimensioni chiave della sostenibilità e da un referente di Anci Toscana. Dovrà gestire l’attuazione delle azioni che, in accordo con l’allegato 1 al presente atto, saranno svolte nell’ambito di specifici accordi di collaborazione scientifica da stipularsi con le Università e scuole universitarie della Toscana, incluso quello con l’Università di Pisa in relazione al progetto Toscana Green 2050»

Il processo di elaborazione della strategia, che si avvarrà anche del contributo scientifico delle Università toscane, vedrà il coinvolgimento delle istituzioni locali e, per garantire la massima partecipazione di tutta la società civile, di un “Forum regionale per lo Sviluppo Sostenibile”, presieduto dall’assessore regionale all’ambiente.

L’assessore Fratoni conclude: «La strategia della Toscana sull’ambiente è già chiara, sia su rifiuti che su qualità dell’aria, sia per le azioni da intraprendere in prospettiva 2050 per una Toscana che sia carbon neutral. Quello che ha preso avvio è un percorso partecipativo che consentirà di costruire tutti insieme una strategia complessiva di sostenibilità che faccia patrimonio comune di tutti quei contributi, quelle buone pratiche, quegli spunti che possano arrivare dalla società civile. Una strategia che si può costruire nell’alveo di una strategia nazionale, che si compone dei vari tasselli regionali ma che poi potrà contare sul contributo del mondo accademico e delle varie articolazioni della società. Un percorso dal basso perché la sostenibilità non può che essere il codice al quale ciascuno di noi deve guardare in base alle proprie responsabilità, non sta nelle ricette di qualcuno ma nelle buone pratiche di tutti. La Toscana prende molto sul serio dunque la sfida della sostenibilità e intende mettere in campo, anche con il supporto finanziario che arriva dal ministero dell’ambiente, una serie di strumenti volti a individuare gli interventi più utili a raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo che sappia associare alla crescita economica anche i temi della tutela dell’ambiente e della equità sociale».