Nucleare made in America per i sovranisti polacchi

La prima centrale nucleare in Polonia la costruiranno Westinghouse e Bechtel, ma sarà per la sovranità energetica

[29 Settembre 2023]

Il primo ministro polacco, il sovranista di destra Mateusz Morawiecki, ha partecipato alla cerimonia della firma del contratto tra la Polskie Elektrownie Jądrowe SA e il consorzio delle aziende statunitensi Westinghouse e Bechtel e ha detto che «Questo è un passo fondamentale per avviare i lavori preparatori e costruire una struttura che servirà la Polonia per generazioni. Questa impresa è di grande importanza anche per la cooperazione polacco-americana. La Polonia avrà la sua prima centrale nucleare in Pomerania. Ci concentriamo sull’energia nucleare perché abbiamo a cuore la sicurezza energetica e la tutela dell’ambiente. L’energia nucleare è verde e sicura: fa parte della nostra trasformazione energetica. Secondo il piano, nel 2033, l’elettricità prodotta dai nuovi reattori fornirà 12 milioni di famiglie».

Il tutto in nome di una strana sovranità energetica polacca che passa dall’insostenibile carbone al metodo più costoso e pericoloso di produrre energia attraverso un accordo con multinazionali straniere. Come ha detto  Morawiecki, «La prima centrale nucleare sarà costruita insieme ai migliori enti americani, aziende americane che hanno una vasta esperienza in questo campo».

Per uscire da questa tagliola dialettica tra sovranismo e teconologia e uranio stranieri. Il premier polacco si è infilato in un ragionamento ancora più contorto: «La crisi energetica ha dimostrato che la politica energetica dello Stato è strettamente legata alla sicurezza e alla sovranità. Ne eravamo consapevoli e ci siamo impegnati a diversificare le fonti di materie prime e i metodi di produzione dell’energia per i polacchi. Abbiamo costruito il Baltic Pipe, una serie di interconnettori per il gas e un porto per il gas a Świnoujście (il gas arriva in gran parte dall’estero, ndr). L’energia nucleare per la Polonia rappresenta un altro passo avanti nella nostra trasformazione energetica. Questo è un nuovo, solido pilastro della sicurezza energetica polacca: garantisce indipendenza e sovranità a noi e alla regione. Grazie a questo saremo un fornitore di sicurezza per i paesi dell’Europa centrale. Proprio come oggi, la Polonia sta diventando un hub del gas, un Paese indipendente dal lato del gas. Ci sono ancora molte sfide davanti a noi, ma sappiamo che dopo l’attacco della Russia all’Ucraina non si potrà tornare agli affari, né alla cooperazione con i criminali di guerra».

Ma è lo stesso Morawiecki ad ammettere che il ruolo dei polacchi nel nucleare polacco sarà secondario: «Westinghouse e Bechtel saranno qui in Polonia, insieme ai subappaltatori polacchi, per realizzare questo grande lavoro – la prima centrale nucleare ultramoderna e super sicura – progettata con la tecnologia AP1000. Collaboriamo ampiamente con gli Stati Uniti per quanto riguarda la sicurezza. Questa è una testimonianza della fiducia e della forza della nostra partnership e alleanza. Vogliamo che l’amicizia polacco-americana, oggi cementata dalla centrale nucleare, nasca al più presto possibile e si basi il più presto possibile su tre pilastri: sicurezza energetica, prossimità e sicurezza, cooperazione economica con i paesi Stati Uniti e sicurezza militare. In tutte e tre le dimensioni la Polonia e gli Stati Uniti collaborano mano nella mano».

Mai una volta nel suo discorso sull’energia Morawiecki ha citato l’Unione europea, della quale la Polonia fa parte ma della quale ha sempre contrastato le politiche energetiche e climatiche “green” che oggi Morawieck fa sue per giustificare il passaggio al nucleare made in America.

Secondo il contratto, le due società americane costruiranno tre reattori nucleari e formeranno il personale locale entro 18 mesi. Secondo una dichiarazione di Westinghouse, «Il primo reattore AP1000 dovrebbe entrare in esercizio commerciale nel 2033», quindi – considerando anche gli abituali anni di ritardo per la costruzione di centrali nucleari – ben oltre la scadenza Ue del 2030 per  tagliare le emissioni di gas serra.

L’unico reattore AP1000 attualmente in funzione negli Usa produce energia nello in Georgia, mentre un altro è in costruzione. Anche in Cina sono attivi 4 reattori di questo tipo e altri 6 sono in costruzione. Westinghouseha rivelato che in Europa, la Bulgaria ha scelto la tecnologia AP1000 per il suo nuovo programma di reattori. Insomma, il sovranismo nucleare dell’est Europa sta passando dalla dipendenza dal nucleare russo a quello americano.  Non a caso, Anna Lukaszewska-Trzeciakowska, responsabile per le infrastrutture energetiche strategiche del governo polacco, ha salutato il progetto come «Capace di ricostruire radicalmente il mix energetico polacco». L’amministratore delegato di Westinghouse, Patrick Fragman, spera che «L’impresa sarà un modello per altri Paesi che cercano la decarbonizzazione e la sicurezza energetica» e l’ambasciatore statunitense in Polonia Zbigniew Brzezinski ha aggiunto che «Questa non è solo un’impresa commerciale, ma parte di uno sforzo per trasformare la Polonia in un hub per lo spiegamento della tecnologia nucleare civile».

A giugno il governo di destra di Varsavia aveva anche espresso interesse ad aderire al Programma di condivisione nucleare della NATO per ospitare potenzialmente armi nucleari statunitensi e Morawiecki ha confermato che la Polonia vuole entrare a far parte del programma che consente lo spiegamento di bombe nucleari statunitensi sul territorio di altre nazioni. La Polonia ha citato la decisione della Russia di posizionare le sue armi nucleari tattiche nella confinante Bielorussia come motivo del suo appello alla NATO.

Avviato nel 2009, il ha visto circa 150 bombe atomiche statunitensi B61 arrivare in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia.