L’impatto su pesci e invertebrati del rumore delle tecnologie energetiche marine green

Il rumore vibrazionale prodotto potrebbe avere un impatto particolare sugli animali che vivono sul fondo

[23 Agosto 2023]

Lo studio “Marine energy converters: Potential acoustic effects on fishes and aquatic invertebrates”, publicato sul Journal of the Acoustical Society of America (JASA) da un team di ricercatori statuinitensi e britannici, esamina come il rumore dei converters di energia marina (marine energy converters – MEC) – come le turbine di marea e i converers di energia del moto ondoso – potrebbe influenzare i pesci e gli invertebrati acquatici». La ricerca identifica anche le principali lacune nei dati riguardanti l’acustica dei MEC e il loro potenziale impatto.

Nello studio, i ricercatori presentano un’analisi e una prioritizzazione delle esigenze di ricerca per quanto riguarda l’impatto dei MEC che si trovano solitamente in acque meno profonde rispetto ai parchi eolici offshore.

Una delle autrici dello studio, Louise Roberts, del Department of Earth, ocean and ecological sciences della School of environmental sciences dell’università di Liverpool, evidenzia che «Mentre gli effetti dei MEC sono stati ben documentati per i mammiferi marini, molti meno studi si sono concentrati su pesci e invertebrati. La maggior parte dei pesci e degli invertebrati acquatici “sentono” il suono usando il movimento delle particelle d’acqua e le vibrazioni sul fondo dell’oceano. Poiché molti MEC entrano direttamente in contatto con il fondo marino, il rumore vibrazionale prodotto potrebbe avere un impatto particolare sugli animali che vivono sul fondo».

I ricercatori hanno identificato un numero considerevole di lacune nei dati riguardanti la bioacustica di pesci e invertebrati e i suoni e le vibrazioni del substrato prodotte dai MEC e chiedono che «Studi futuri includano l’analisi e la misurazione dei rumori prodotti, insieme a esperimenti biologici incentrati sulle capacità di rilevamento e sul comportamento delle specie che vivono nelle vicinanze dei dispositivi MEC. I criteri acustici per proteggere i pesci e gli invertebrati dalle fonti devono essere ulteriormente sviluppati, sostenuti da esperimenti sul campo e in laboratorio».

La Roberts conclude: «Con l’emergenza climatica stiamo giustamente esplorando fonti di energia verde. Tuttavia, dobbiamo prendere in considerazione l’impatto di queste soluzioni sull’ambiente in cui sono collocate. I pesci e gli invertebrati sono fondamentali per le reti alimentari marine e sono spesso trascurati quando si studiano gli impatti dei suoni nell’ambiente. Qui speriamo di aumentare la consapevolezza di questo problema, e questo lavoro potrebbe indirizzare i futuri progetti di dispositivi e le politiche associate».