Riceviamo e pubblichiamo

La protesta contro il rigassificatore di Piombino torna in piazza domani

Wwf: «Prendiamo atto che gli Enti statali non hanno posto veti al progetto, ma rimangono forti dubbi sulle promesse di Snam di spostare dopo tre anni l'impianto offshore»

[19 Ottobre 2022]

Giovedì 20 ottobre i cittadini di Piombino e della Val di Cornia, insieme ai comitati locali, saranno nuovamente in piazza per continuare a dire no all’ubicazione del rigassificatore in un piccolo porto e contro le decisioni calate dall’alto che contrastano sia con le normative sulla sicurezza che deve essere adottata su impianti a rischio incidente rilevante (normativa Seveso) sia in termini di norme riguardanti la Valutazione di impatto ambientale (Via).

Come Wwf Livorno/Delegazione Toscana, saremo in piazza (è stato indetto anche uno sciopero comprensoriale di 4 ore) per continuare ad opporci ad una politica energetica lontana dalla vera e buona transizione ecologica che, come ci dice la scienza, non dovrebbe promuovere la realizzazione di nuove infrastrutture legate alle fonti fossili.

Non condividiamo quindi le parole ed i toni del ministro Cingolani, che parla di suicidio nazionale se non entra in servizio il rigassificatore di Piombino. Le recenti crisi internazionali portano sicuramente a velocizzare il passaggio, in massima parte, alle energie rinnovabili, ma sponsorizzare il Gnl come grande soluzione allontana il nostro paese da ogni obiettivo di decarbonizzazione e, certamente, non migliora neanche la nostra sicurezza energetica.

Prendiamo atto che gli Enti statali non hanno posto veti al progetto, ma rimangono forti dubbi sulle promesse di Snam di spostare dopo tre anni l’impianto offshore. Non lascia presentimenti positivi il fatto che questo punto sia scomparso dall’ordine del giorno della prossima conferenza dei servizi del 21 ottobre, quasi come fosse stato lo zuccherino promesso….prima dell’amaro.

di Roberto Marini, delegato Wwf per la Toscana