Grossi (Iaea): a Zaporizhzhya ci stiamo avvicinando pericolosamente a un incidente nucleare

La Russia non nasconde armi pesanti dentro la più grande centrale nucleare d’Europa

[16 Aprile 2024]

Intervenendo al Consiglio di sicurezza dell’Onu, il direttore generale dell’International atomic energy agency (Iaea) Rafael Grossi ha ricordato che «Sono trascorsi più di due anni dall’inizio della guerra, la prima mai combattuta nelle strutture di un importante programma di energia nucleare. L’Iaea monitora da vicino la situazione e assiste quotidianamente l’Ucraina dall’inizio della guerra. Il personale dell’Iaea è costantemente presente, monitorando la situazione in tutte e 5 le centrali nucleari dell’Ucraina, inclusa la centrale nucleare di Zaporizhzhya (ZNPP), che rimane sotto il controllo operativo russo».

L’intervento di Grossi si è concentrato sulle recenti gravi violazioni dei 5 principi concreti stabiliti per la prima volta dall’Iaea proprio di fronte al Consiglio di sicurezza Onu e Grossi  ha ricordato che «Il 30 maggio dello scorso anno dissi qui che il rispetto di questi principi era essenziale per evitare il pericolo di un incidente nucleare catastrofico e che avevo rispettosamente e solennemente chiesto ad entrambe le parti di impegnarsi a rispettarli. Nel nostro incontro dello scorso maggio illustri membri del Consiglio di Sicurezza e l’Ucraina hanno chiaramente sostenuto questi principi. Tuttavia, negli ultimi 10 giorni il primo di questi principi è stato ripetutamente violato, il che segna un netto aumento del rischio per la sicurezza nucleare presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya».

Infatti, il 7 aprile, l’International Support and Assistance Mission to ZNPP (ISAMZ) ha confermato i primi attacchi contro la ZNPP dal novembre 2022 e Grossi ha sottolineato che «Il team ISAMZ è stata in grado di ispezionare la posizione di un attacco diretto all’apice della cupola di contenimento dell’edificio del reattore dell’Unità 6. Anche se il danno alla struttura è superficiale, l’attacco costituisce un precedente molto pericoloso per il successo nel prendere di mira il contenitore del reattore. Gli altri due attacchi sono avvenuti in prossimità degli edifici principali del reattore e hanno provocato almeno una vittima. Gli esperti dell’Agenzia sul posto sono stati informati dalla ZNPP di un attacco di droni contro l’impianto di produzione di ossigeno e azoto del sito; due attacchi al centro di addestramento situato appena fuori dal perimetro del sito e segnalazioni di un drone abbattuto sopra la sala turbine dell’Unità 6».

Il direttore generale dell’Iaea ha detto che «Questi attacchi sconsiderati devono cessare immediatamente. Anche se, fortunatamente, questa volta non hanno provocato un incidente radiologico, aumentano significativamente il rischio nella centrale nucleare di Zaporizhzhya, dove la sicurezza nucleare è già compromessa. Non mi preoccupano solo gli attacchi in sé, ma anche il contesto in cui sono avvenuti. Già da diversi mesi prima di questi attacchi diretti si era verificato un aumento delle incursioni isolate di droni nelle vicinanze dell’impianto e nella vicina città di Energodar e in altre aree di degrado della sicurezza nucleare, l’impianto attualmente fa affidamento solo su due linee di energia esterna. Ci sono state almeno quattro occasioni nell’ultimo anno in cui l’impianto ha avuto una sola linea di alimentazione esterna, con una precarietà che è durata fino a 4 mesi».

Grossi ha espresso tutta la sua preoccupazione: «Lasciatemelo dire chiaramente. Due anni di guerra pesano pesantemente sulla sicurezza nucleare della centrale nucleare di Zaporizhzhya. Tutti i 7 pilastri della sicurezza nucleare dell’AIEA sono stati compromessi. Non possiamo sederci a guardare mentre il peso finale inclina una bilancia finemente bilanciata.   Anche se i 6 reattori dell’impianto sono ora in fase di spegnimento, con l’unità finale che è passata a tale stato due giorni fa in seguito alla raccomandazione dell’Iaea, i potenziali pericoli di un grave incidente nucleare rimangono molto reali».

Grossi ha assicurato che «L’Agenzia continuerà a seguire da vicino lo stato operativo della centrale nucleare di Zaporizhzhya e a fornire alternative tecnicamente valide in un contesto di rapidi cambiamenti e sfide. Il nostro lavoro in questa struttura rimane essenziale. Ciò è stato riconosciuto da tutti, indipendentemente dalla loro parte in questo conflitto. Ma per essere efficaci, i team dell’Iaea hanno bisogno di un accesso tempestivo per valutare le condizioni dell’impianto e valutare l’impatto cumulativo che più di 26 mesi in una zona di guerra hanno avuto sulla sicurezza nucleare. Ci stiamo avvicinando pericolosamente a un incidente nucleare. Non dobbiamo permettere che l’autocompiacimento lasci che un tiro di dadi decida cosa accadrà domani. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere oggi per ridurre al minimo il rischio di incidenti. I cinque principi stabiliti proprio in quest’Aula un anno fa devono essere rispettati. Sono lì per prevenire un grave incidente nucleare con conseguenze radiologiche potenzialmente significative. Gli ultimi attacchi rappresentano una flagrante violazione di questi principi cruciali e devono essere fermati. Chiedo a questo Consiglio il suo fermo sostegno ai cinque principi e ai sette pilastri della sicurezza nucleare dell’Iaea che essi contribuiscono a sostenere. E chiedo il vostro continuo sostegno al ruolo dell’Iaea nel monitorare la situazione, al servizio della comunità internazionale».

Mosca e Kiev si sono accusate a vicenda di aver bombardato la più grande centrale nucleare d’Europa e l’Ucraina e i suoi alleati hanno più volte accusato Mosca di utilizzare la centrale nucleare come scudo per le sue truppe e per nascondere armi pesanti.

L’ambasciatore russo all’Onu Vassily Nebenzia ha detto al Consiglio di Sicurezza che «Le forze ucraine hanno preso di mira sistematicamente l’impianto e le aree circostanti. L’esercito russo avvista e intercetta fino a 100 droni a settimana. Mosca non ha mai collocato armi pesanti nella struttura né utilizzato l’impianto per organizzare attacchi contro l’Ucraina».

E dopo l’audizione in Consiglio di sicurezza Grossi ha ammesso di fronte ai giornalisti che «La Russia non posiziona armi pesanti nella centrale nucleare di Zaporozhya, Non ci sono armi pesanti lì, Sebbene ci siano veicoli corazzati russi e una certa presenza di sicurezza nell’impianto, gli osservatori dell’Iaea non hanno visto armi proibite, come lanciarazzi multipli, carri armati e artiglieria».

Poi, rispondendo ai russi che lo accusano di non aver mai detto che è l’Ucraina ad attaccare la centrale nucleare, ha ricordato che «L’Iaea non ha il mandato per determinare quale parte ha attaccato l’impianto, e sono necessarie prove indiscutibili” per stabilire chi è responsabile».

Il governo Ucraino continua a negare di aver colpito la centrale nucleare. Andrey Yusov, portavoce dell’intelligence militare ucraina ha detto recentemente alla TV nazionale che «La posizione dell’Ucraina è chiara e inequivocabile: non stiamo conducendo alcuna attività militare o provocazione contro i siti nucleari» e Andrey Kovalenko, capo del Centro statale per la lotta alla disinformazione, ha accusato Mosca di «Diffondere informazioni false e di “manipolare l’Iaea»,

Che è esattamente quel che dicono i russi dall’altra parte di questo fronte di guerra che può trasformarsi in una nuova catastrofe nucleare.