Presentato il Rapporto Annuale dell'Enea

Efficienza energetica, che numeri per l’Italia

In dieci anni trentanove (39) miliardi di euro di investimenti e duecentosettantamila (270.000) posti di lavoro. Grandi risultati spinti dalle detrazioni fiscali

[24 Settembre 2020]

Trentanove (39) miliardi di euro di investimenti e duecentosettantamila (270.000)  posti di lavori diretti ogni anno, che arrivano a oltre 400 mila considerando anche l’indotto. Tutto questo dal 2009 al 2019 ad oggi è quanto ha “prodotto” il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici italiani. Numeri importanti, snocciolati da Ilaria Bertini, direttore del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’Enea, durante la presentazione dal Rapporto annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, risultato della collaborazione proprio tra Enea e CTI (Comitato Termotecnico Italiano).

Secondo il rapporto, “aumentano gli edifici ad elevate prestazioni energetiche, che passano da circa il 7% al 10% del totale nel periodo 2016-2019” e questo è accaduto grazie “al contributo di ristrutturazioni importanti e di nuove costruzioni”.

Il rapporto è basato su oltre 4,5 milioni di attestati di prestazione energetica (APE)] del periodo 2016-2019, di cui l’85% riguardanti immobili residenziali. Dal rapporto emerge anche come oltre il 60% del parco immobiliare italiano sia nelle classi energetiche meno efficienti (F-G), anche perché costruito principalmente tra il 1945 e il 1972; le nuove costruzioni rappresentano solo il 3,4% degli APE e di questi più del 90% sono ad elevate prestazioni energetiche (A4-B). Il settore non residenziale, che pesa per il 15% sul totale degli APE, ricade per oltre il 50% degli attestati nelle classi energetiche intermedie (C-D-E) e per più del 10% in quelle più efficienti (A4-B).

“La riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati presenti nel nostro Paese è una delle priorità strategiche indicate nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima al 2030, proprio con l’obiettivo di favorire una riduzione dei consumi di energia e delle emissioni di CO2, nonché lo sviluppo e l’integrazione di una produzione di energia basata sulle fonti rinnovabili”, dichiara il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli.

“In questi anni l’Italia ha messo in campo un insieme di strumenti di incentivazione e di misure di regolazione in grado di accelerare il tasso di efficientamento energetico degli edifici. Basti pensare al meccanismo delle detrazioni fiscali che è stato recentemente potenziato con il Superbonus al 110%, al fine di incentivare la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica degli edifici, come il cappotto termico e la sostituzione degli esistenti impianti di riscaldamento. Si tratta di misure che incidono fortemente sia in termini di riduzioni dei consumi di energia che di mobilitazione di investimenti. Gli Attestati di Prestazione Energetica (APE) costituiscono, quindi, un importante strumento per comprendere la prestazione energetica delle nostre abitazioni e gli interventi che sarebbe opportuno realizzare per migliorarne la performance. Desidero, pertanto, ringraziare ENEA e CTI che hanno elaborato il rapporto e le Regioni che hanno messo a disposizione i dati sugli APE e auspico che questa attività di monitoraggio possa proseguire nei prossimi anni anche attraverso la completa realizzazione del Sistema Informativo Nazionale sugli Attestati di Prestazione Energetica”, conclude Patuanelli.

“L’ENEA, anche in veste di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, ha contribuito attivamente all’introduzione della certificazione energetica in Italia”, sottolinea il presidente dell’ENEA Federico Testa. “Inoltre, l’Agenzia lavora costantemente con il Ministero dello Sviluppo Economico e con i principali operatori di settore per pianificare e realizzare politiche volte a una maggior diffusione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE)”

“Questo rapporto rappresenta un momento chiave di un progetto ambizioso: trasferire agli operatori del settore i risultati del lavoro e le informazioni in materia di certificazione energetica degli edifici che ENEA e CTI, grazie alla collaborazione delle Regioni e Provincie autonome e con la supervisione del MiSE, raccolgono durante la loro quotidiana attività. Il rapporto, grazie ai periodici aggiornamenti, consentirà a policy e decision maker di avere un solido riferimento per comprendere a fondo come le attività legislative e tecniche in materia di efficienza energetica degli edifici si evolvono nel tempo e influenzano le dinamiche di uno dei mercati più importanti per il sistema Paese”. sottolinea il presidente del CTI Cesare Boffa.