Auto elettriche: l’Europa corre, l’Italia arranca. Aumentano i veicoli commerciali full electric

Motus-E: l’Italia sconta la mancanza di una politica strutturata di incentivi

[3 Maggio 2022]

Secondo il rapporto mensile  “Aprile 2022 – Il mercato auto va peggio di maggio 2020” di Motus-E, l’ associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica.

«Anche ad Aprile 2022 crolla il mercato dell’auto. Nel mese appena chiuso, le vendite di auto con possibilità di ricarica (somma di BEV, elettriche pure, e PHEV, veicoli ibridi plug-in) si sono fermate a 8.559 unità, a fronte delle 11.528 vendute nello stesso mese dello scorso anno, registrando un calo del 25,75%».

In particolare, le auto BEV scendono del 37,45% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, per un totale di 3.032 unità immatricolate, mentre le PHEV diminuiscono del 17,27%, registrando un totale di 5.527 unità immatricolate. Complice un mercato auto complessivo che fa peggio di maggio 2020, il market share delle auto con la spina rimane stabile rispetto al mese precedente, ossia pari all’8,75% del totale.

Motus-E evidenzia che «Scontiamo la mancanza di una politica strutturata di incentivi alle auto elettriche. Regno Unito, Germania, Francia, Belgio ed Olanda, a marzo 2022, vedono crescere l’immatricolato elettrico rispetto al 2021. Appare evidente come le politiche di incentivi all’acquisto di vetture BEV adottate in questi Paesi abbiano realmente supportato il mercato delle auto alla spina, a differenza degli incentivi intermittenti concessi dal nostro Paese. Speriamo nell’annunciata ripartenza degli incentivi nel nostro Paese, anche se, per come strutturati, (con l’abbassamento del tetto di spesa per le BEV e l’esclusione delle flotte) non contribuiranno come potrebbero al necessario sviluppo della mobilità elettrica in Italia».

Ma è l’intero mercato delle auto a essere in crisi nera: scendono sotto quota 100.000 (sono 97.771) le auto immatricolate in Italia nel mese di aprile 2022, con un calo del -32,91% rispetto ad aprile 2021, quando se ne immatricolavano 145.735. In assenza di incentivi il mercato dell’auto è stato trainato ancora una volta dalla categoria di emissione 91-135 gCO2/km: nei primi 4 mesi del 2022 il 67,7% delle auto vendute appartiene a questa categoria.

Dal punto di vista della distribuzione geografica, l’andamento delle vendite di BEV e PHEV nel nostro Paese resta piuttosto stabile. In termini di vendite, il Nord-Est e il Nord-Ovest si collocano rispettivamente al primo (37%, con 3.160 unità) e al secondo posto (31%, 2.672 unità). Il Centro invece si assesta al 23% (2.008), mentre Sud e Isole chiudono rispettivamente al 6% (500) e al 3% (219). Il divario tra Nord e Sud resta ancora uno dei principali ostacoli da superare.
Per quanto riguarda le immatricolazioni delle sole BEV, anche questo mese al primo posto troviamo il Trentino-Alto Adige con 652 unità (22%), seguito dalle 447 unità della Lombardia (15%). La Toscana resta stabile al terzo posto con 440 unità (15%), seguono in quarta e quinta posizione il Lazio con 233 auto (8%) e l’Emilia-Romagna (219, 7%). La regione con il maggior numero di immatricolazioni di veicoli PHEV è di nuovo il Trentino-Alto Adige (1.574; 28%). Al secondo posto troviamo stabile la Toscana (865; 16%) ed al terzo sale la Valle d’Aosta (861; 16%) a cui seguono la Lombardia (632; 11%) e il Piemonte (397; 7%).

La buona notizia è che ad aprile  i veicoli commerciali full electric hanno proseguito nella  loro crescita, facendo segnare 874 veicoli immatricolati da inizio anno con una market share del 1,62% e una crescita del +66,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 (in cui erano stati immatricolati 524 veicoli).
Tutto questo avviene nonostante l’assenza totale di incentivi al settore, ed a fronte di una contrazione del mercato totale nei primi quattro mesi del 2022 del -8,68%, in ulteriore calo rispetto ai mesi precedenti (con 54.034 veicoli immatricolati nel 2022, a fronte dei 59.168 del 2021 da inizio anno). Attendiamo di vedere gli effetti degli incentivi a questa categoria introdotti dalle nuove misure a favore del settore automotive.