Rimateria, al via la realizzazione di altri 22 pozzi per la captazione del biogas

Un intervento necessario alla drastica riduzione dei disagi odorigeni causati dalla parte più vecchia della discarica, che potranno però verificarsi durante l’attività di cantiere

[5 Settembre 2019]

Lunedì 16 settembre Rimateria farà partire i lavori di trivellazione per la costruzione dei nuovi 22 pozzi di captazione del biogas prodotto nella discarica di Ischia di Crociano: le operazioni dovrebbero concludersi entro venti giorni, e dei lavori è già stata data comunicazione sia agli organi di controllo e sia al Comune di Piombino.

«Si tratta di un intervento necessario, che completa la rete di pozzi finalizzata alla drastica riduzione dei disagi odorigeni causati dalla parte più vecchia della discarica», spiegano dall’azienda, anche se durante i lavori questi disagi potranno temporaneamente tornare a manifestarsi: per poter realizzare i pozzi di captazione del biogas occorre appunto trivellare nella discarica, con tutto ciò che questo comporta a livello odorigeno.  «Durante l’attività di cantiere – anticipano dunque già oggi dall’azienda – è molto probabile che si verifichino maleodoranze provenienti dall’area interessata dovute alla libera fuoriuscita di quantità contenute di gas». Si tratta di biogas prodotto dalla decomposizione anaerobica dei rifiuti, come avviene in ogni discarica dove si accumuli materiale organico, che fermenta poi in assenza o ridotta quantità di ossigeno.

Al di là della fase transitoria caratterizzata dalla presenza del cantiere durante la quale potranno esserci disagi odorigeni, i lavori condotti nei mesi scorsi per la rete di pozzi hanno però già avuto modo di mostrare la loro efficacia: il monitoraggio Arpat condotto sull’idrogeno solforato (il principale responsabile delle maleodoranze) a gennaio ha rilevato una media mobile calcolata su 90 giorni pari a 3,00 µg/m3, ovvero circa sette volte meno rispetto al valore guida indicato dall’Oms per il periodo; a marzo era calata ulteriormente a 1,98 µg/m3, mentre ad inizio agosto i cattivi odori erano praticamente abbattuti.

Come già argomentato a seguito del sopralluogo condotto all’inizio dell’anno dalle autorità locali, le maleodoranze sono collegate ai lavori di risanamento della discarica: senza i lavori di messa a norma dell’impianto nell’immediato forse tali maleodoranze non ci sarebbero state, ma sarebbe rimasto il problema e tutti i rischi a medio termine legati alla presenza di biogas incontrollato. Come già anticipato dall’azienda, alla fine i pozzi in funzione per la captazione del biogas saranno ben 73.