Nuovi contatori anche per il teleriscaldamento geotermico?

Un’interrogazione di due deputati toscani al ministro Calenda per chiarire gli impatti del D.Lgs. 102 del 2014

[10 Febbraio 2017]

I deputati Lorenzo Beccatini e Luca Sani hanno presentato un’interrogazione al Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, per sapere se il Governo intenda o meno «intraprendere iniziative per escludere gli impianti di teleriscaldamento geotermico dagli obblighi di contabilizzazione dei consumi previsti dal Decreto Legislativo 102 del 2014».

L’articolo 9 comma 5 del decreto legislativo 102 del 2014, in applicazione della Direttiva Europea 2012/27/UE, così come modificato dall’articolo 6 comma 10 del decreto legge 244 del 2016, impone infatti l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti di teleriscaldamento entro il 30 giugno 2017, in modo da poter misurare gli esatti consumi e incentivare il contenimento degli stessi. I deputati si chiedono se simili misure siano utile anche per quanto riguarda gli impianti di teleriscaldamento geotermico in Italia», che sono concentrati in Toscana ed interessano «soprattutto alcuni piccoli comuni nelle province di Grosseto, Pisa e Siena».

L’obbligo previsto dal decreto legislativo «sembra non tenere in considerazione che impianti come quelli di teleriscaldamento geotermico hanno un impatto ambientale minimo e utilizzano energia rinnovabile, rendendo dunque minimi –osservano i deputati– i benefici apportati dal citato obbligo, a fronte piuttosto dei notevoli oneri per utenti e comuni; attualmente la maggior parte delle utenze che utilizzano impianti di teleriscaldamento geotermico paga un importo forfettario, non essendo gli impianti provvisti di sistemi di contabilizzazione. Solo a chi richiede di pagare a consumo viene installato un contatore».

Secondo i parlamentari «l’obbligo di installare i contatori si tradurrebbe in un onere eccessivo dal punto di vista economico, non solo per gli utenti, che si vedranno aggiungere in bolletta il prezzo di costosi impianti di cui non necessitano, ma anche per i Comuni, che dovranno intervenire per ammodernare gli impianti, operazione quest’ultima richiedente più tempo di quello previsto dal decreto legislativo 102 del 2014».

In definitiva, la previsione di tali oneri per sistemi di teleriscaldamento ecologici e ad energia rinnovabile come quelli geotermici «appare in contrasto con la finalità del decreto legislativo», e i firmatari chiedono al ministro di darne conto in commissione parlamentare.