Dalle 18.30 dell’8 settembre su il sipario nel parco di Aisa impianti

Musica per l’economia circolare, a San Zeno la decima edizione del Warehouse decibel fest

Cherici: «Voglio richiamare alla necessità di comprendere l’estrema importanza degli impianti pubblici, per andare a combattere l’esportazione dei rifiuti che finiscono chissà dove»

[7 Settembre 2023]

Domani 8 settembre, sul palco di San Zeno saliranno Lo Stato Sociale, Drast, Vipra e Max Casacci “Earthphonia / Urban Groovescapes live set” e il rapper MWRK.

È il programma del nuovo Warehouse decibel fest, l’ormai classico appuntamento musicale che torna ad animare l’estate aretina con grandi nomi del panorama nazionale cantautorale, rap e rock alternative.

L’ingresso all’evento è gratuito, con l’apertura dei cancelli alle ore 18.30. Sarà l’occasione per condividere un momento di festa e divertimento nell’area verde di “Zero spreco”, ma anche per avvicinarsi in prima persona agli impianti che danno corpo all’economia circolare sul territorio locale.

Il Polo impiantistico di San Zeno, gestito dalla partecipata pubblica Aisa impianti, rappresenta infatti un nodo centrale per la valorizzazione dei rifiuti.

Dopo il via libera arrivato dalla Regione Toscana nel 2020, è infatti in corso l’attuazione di un articolato piano industriale che prevede da una parte di realizzare una nuova linea di termovalorizzazione da 75mila ton/anno, oltre all’installazione – conclusasi con successo all’inizio di questa estate – di un nuovo biodigestore anaerobico per ottenere compost e biometano a partire da 70mila ton/anno di scarti organici da raccolta differenziata e potature.

Un impianto, quest’ultimo, ribattezzato non a caso Verde 70, che permette di evitare il ricorso all’export dei rifiuti organici per carenza d’impianti di prossimità. Il presidente di Aisa impianti, Giacomo Cherici, ha illustrato questo principio di base dell’economia circolare in conferenza stampa utilizzando dei mattoncini (riportati in foto, ndr).

«Questi dovrebbero rappresentare 777 camion da 90 metri cubi che la nostra comunità dovrebbe spedire ogni anno chissà dove, se non esistesse Verde 70, il biodigestore che stiamo attivando – ha argomentato Cherici – I mattoncini sono una piccola provocazione, ognuno di noi dovrebbe prenderne due o tre e tenerli in tasca per sentire qual è il peso dei rifiuti. Quindi voglio richiamare alla necessità di comprendere l’estrema importanza degli impianti pubblici così organizzati, proprio per andare a combattere quella che è l’esportazione dei rifiuti che finiscono chissà dove e in mani sconosciute».

L. A.