Via libera dall’Europarlamento

L’Ue stringe le maglie per l’export dei rifiuti, vietate la plastiche verso Paesi non Ocse

Weiss: «Questa legge offre maggiore certezza ai cittadini europei che i nostri rifiuti saranno gestiti in modo appropriato, indipendentemente da dove saranno spediti»

[27 Febbraio 2024]

Con 587 voti favorevoli, 8 contrari e 33 astensioni, la plenaria del Parlamento Ue ha approvato l’accordo raggiunto col Consiglio per rendere più severe le norme sull’esportazione di rifiuti europei verso Paesi terzi.

Anche il Consiglio dovrà ora approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue, e la sua entrata in vigore 20 giorni dopo.

Secondo i più aggiornati dati Eurostat, ammontano a oltre 32 mln di tonnellate i rifiuti spediti annualmente verso i Paesi extra-Ue, in particolare Turchia, India, Regno Unito, Svizzera, Norvegia, Egitto, Pakistan, Indonesia, Marocco e Usa. Ma si stima che fino al 30% delle spedizioni di rifiuti verso Paesi non europei sia di fatto illegale, per un giro d’affari da 9,5 miliardi di euro l’anno.

Particolarmente criticità si concentrano nell’export di rifiuti plastici, che una volta arrivati a destinazione rischiano di essere poi dispersi nell’ambiente, come mostrano sia uno studio internazionale incentrato sul Vietnam, sia una più ampia analisi condotta dallo European topic centre on circular economy and resource use.

Non a caso le nuove norme stabiliscono che le esportazioni di rifiuti di plastica verso Paesi non appartenenti all’Ocse saranno vietate entro due anni e mezzo dall’entrata in vigore del regolamento, mentre quelle verso i paesi dell’Ocse saranno soggette a condizioni più rigorose.

Al contempo, all’interno dell’Ue lo scambio di informazioni e dati sulle spedizioni di rifiuti sarà digitalizzato, attraverso un hub elettronico centrale, per migliorare la comunicazione e la trasparenza.

Il trasporto di rifiuti destinati allo smaltimento in un altro paese dell’Ue sarà inoltre consentito solo in circostanze eccezionali.

«Questa legge offre maggiore certezza ai cittadini europei che i nostri rifiuti saranno gestiti in modo appropriato, indipendentemente da dove saranno spediti – commenta la relatrice Pernille Weiss – L’Ue si assumerà finalmente la responsabilità dei suoi rifiuti di plastica vietandone l’esportazione verso paesi non appartenenti all’Ocse. I rifiuti sono una risorsa quando sono gestiti correttamente, ma non dovrebbero in nessun caso causare danni all’ambiente o alla salute umana».