Ecco quanto costerà incentivare le Comunità energetiche rinnovabili (Cer)

Il ministro Pichetto stima un «onere compreso tra i 230 e i 340 milioni annui per vent’anni»

[7 Marzo 2024]

Durante il “question time” svoltosi ieri alla Camera, il ministro dell’Ambiente ha fornito una stima sui costi previsti per gli incentivi alle Comunità energetiche rinnovabili (Cer).

«Il decreto sulle Cer prevede un onere di incentivazione annuo compreso tra i 230 e i 340 milioni annui per vent’anni», ha spiegato Gilberto Pichetto, offrendo poi una panoramica d’insieme sui vari stanziamenti attivi (o previsti) per la rete elettrica e le energie pulite.

«Sulla base del Pniec (che andrà aggiornato entro giugno, ndr) si stimano investimenti in infrastrutture di rete per circa 37 miliardi di euro e di oltre 6 miliardi per i sistemi di accumulo», ha informato Pichetto, aggiungendo che il decreto sull’agrivoltaico prevede 30 mln di euro l’anno per vent’anni, senza contare i «dati relativi al decreto Fer 2 e Fer X in fase di elaborazione».

Complessivamente alle fonti rinnovabili sono andati incentivi per 141 mld di euro nel periodo 2008-2022, una minima frazione dei sussidi garantiti alle fonti fossili (stimati in oltre 57 mld di euro solo nel 2022).

Anche le risorse destinate alle Cer permetteranno di diffondere una modalità economica e sostenibile per produrre e consumare energia.

Le Cer rappresentano infatti i nuovi soggetti giuridici, delineati dal recepimento della direttiva europea Red II, costituibili a partire da un gruppo di singoli soggetti – come famiglie, stabilimenti produttivi e Comuni – che decidono di autoprodurre, accumulare e scambiarsi energia generata da fonti rinnovabili, nello spirito di una vera comunità e aprendo al contempo realizzazione di nuovi modelli di business.

L’obiettivo finale a livello nazionale è promuovere l’installazione di 5 GW di nuovi impianti rinnovabili, quasi quanto tutti quelli installati nel Paese corso dell’ultimo anno.

Il tutto facendo leva su robuste leve economiche, che per i Comuni sopra i 5mila abitanti consistono in una tariffa incentivante ventennale sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa (mentre nei Comuni entro i 5mila abitanti è previsto anche un contributo in conto capitale, finanziato con fondi Pnrr).

L’obiettivo finale è promuovere l’installazione di almeno 5 GW di nuovi impianti rinnovabili, quasi quanto tutti quelli installati nel corso dell’ultimo anno.

L’avvio degli incentivi per le Comunità energetiche rinnovabili (Cer) è all’ultimo miglio. Attraverso un apposito decreto direttoriale, il ministero dell’Ambiente ha infatti approvato le regole operative (riportate in allegato in coda all’articolo) per l’erogazione degli incentivi.

Il documento disciplina procedure e tempistiche per l’accesso alle tariffe incentivanti e ai contributi in conto capitale, previsti dal Pnrr. Adesso manca solo l’apertura dei portali per presentare le domande di accesso agli incentivi, che – informa il Gestore dei servizi energetici (Gse) – avverrà il prossimo 8 aprile.