A Ecomondo le imprese chiedono al Governo di accompagnare questo percorso

Dalle utility idriche un Patto per l’acqua, per investire 6 mld di euro l’anno nel servizio idrico

Brandolini (Utilitalia): «Le nuove sfide poste dal cambiamento climatico impongono al comparto un cambio di passo»

[8 Novembre 2023]

Sono 43 le utility idriche ad aver già siglato il “Patto per l’acqua”, un’iniziativa che punta a compiere ogni azione utile a sostegno di politiche nazionali di tutela ambientale e della risorsa, di resilienza delle reti e dei sistemi di approvvigionamento, per garantire ai cittadini universalità e qualità dei servizi offerti e gestioni all’altezza delle future sfide.

Il Patto, promosso da Utilitalia – la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche – è stato consegnato ieri a Ecomondo nelle mani del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, per contribuire a definire una roadmap di sviluppo sostenibile in quattro tappe: riduzione della frammentazione, introduzione di parametri di verifica gestionale, consolidamento industriale del settore e approccio integrato tra i diversi usi dell’acqua.

«Come Utilitalia – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – ci siamo fatti promotori di una proposta di riforma del settore in quattro punti, espressione degli stessi gestori che intendono elevare il livello degli investimenti e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Le nuove sfide poste dal cambiamento climatico, insieme alle norme europee che stabiliranno standard ambientali sempre più stringenti, impongono al comparto un cambio di passo: gli investimenti complessivi dovranno salire dagli attuali 4 miliardi fino a 6 miliardi annui».

Attraverso le proposte di riforma avanzate da Utilitalia si punta a raggiungere l’obiettivo 100, arrivando a un centinaio di gestori di media/grande dimensione e a un livello di investimenti di 100 euro l’anno per abitante – rispetto ai 56 attuali – in linea con le migliori esperienze europee.

«Con il ‘Patto per l’Acqua’ – conclude Brandolini – le aziende che hanno operato e reso possibile la crescita del comparto in questi anni si impegnano a fare un passo avanti per garantire investimenti adeguati alle sfide del cambiamento climatico e chiedono al Governo di accompagnare questo percorso, fondamentale affinché anche i territori senza gestore integrato possano crescere».