Chimica verde per chiudere il ciclo dei rifiuti: la tecnologia NextChem si presenta a Pisa

Appuntamento l’11 ottobre alla Scuola Superiore Sant’Anna, per scoprire l’economia circolare di domani

[4 Ottobre 2021]

La Toscana ha da sempre un rapporto schizofrenico con l’economia circolare: sul territorio vivono molte realtà industriali che raggiungono vette d’eccellenza nel recupero degli scarti, ma si tratta di isole virtuose lambite da un mare di problemi.

Ogni anno in regione si generano infatti annualmente 2,28 mln di ton di rifiuti urbani, cui si aggiungono almeno altre 10,1 mln di ton rifiuti speciali. Rifiuti che in larga parte non sappiamo come gestire.

Secondo il report pubblicato a inizio settembre da The European House-Ambrosetti, per traguardare gli obiettivi posti dall’Ue al 2035 gli impianti ad oggi presenti in Toscana non bastano: servono soluzioni innovative per recuperare almeno 1 mln di ton l’anno in più tra rifiuti organici, fanghi da depurazione e frazioni non riciclabili, che ad oggi non sappiamo dove mettere. Per queste frazioni ci affidiamo infatti in larga parte alle discariche (quando disponibili), all’export o peggio agli smaltimenti incontrollati.

In un quadro come questo – dove il Piano regionale rifiuti e bonifiche (Prb) ormai scaduto non ha centrato nessuno dei principali obiettivi che si era dato, e il nuovo Piano ancora non è nato – desta particolare preoccupazione il destino dei rifiuti non riciclabili in modo tradizionale, ovvero meccanicamente: al 2035 il deficit impiantistico arriverebbe a 447mila ton/anno se la dotazione di termovalorizzatori toscana (dove questi scarti non riciclabili potrebbero essere bruciati per produrre energia) restasse quella attuale, ma in realtà i termovalorizzatori sono in calo continuo. Solo nel 2013 erano 7, mentre oggi ne sono rimasti soltanto 4 e per 2 di questi – Livorno e Montale – è già stata annunciata la prossima chiusura.

La realizzazione di altri termovalorizzatori sembra esclusa, invisi come sono all’opinione pubblica e (dunque) alla politica, inoltre la gerarchia Ue invita a ricercare soluzioni tecnologiche innovative che privilegino il riciclo al recupero energetico.

Che fare, quindi? In aiuto alla Toscana si propone la chimica verde, con nuove soluzioni che promettono di chiudere il ciclo dei rifiuti in modo sostenibile, e che verranno presentate a Pisa da NextChem – la controllata della multinazionale italiana Maire Tecnimont dedita alla transizione ecologica – insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna.

L’appuntamento è per venerdì 11 ottobre nella sede della Scuola (o in diretta streaming), dove al cuore del dibattito ci sarà il riciclo chimico: una soluzione tecnologica che permette di spezzare la struttura chimica dei rifiuti non riciclabili per ottenere molecole più piccole, re-impiegabili come elementi di partenza per nuovi prodotti o carburanti sostenibili.

Anche in quei rifiuti che oggi non riusciamo a riciclare meccanicamente abbondano infatti carbonio, idrogeno e ossigeno – gli stessi elementi che compongono oltre il 90% del corpo umano –, che attraverso il riciclo chimico è possibile estrarre e riutilizzare in nuovi cicli produttivi. Una prospettiva che nelle intenzioni di NextChem è grado di alimentare veri e propri “distretti circolari verdi” per dare nuova e sostenibile vita ai tanti poli industriali in difficoltà presenti in Toscana (e non).

Per approfondire e spiegare le potenzialità di questa nuova soluzione tecnologica, alla Sant’Anna di Pisa si alterneranno docenti di spicco della Scuola (come Marco Frey e Paolo Ghezzi) insieme ai vertici di NextChem e Maire Tecnimont oltre a un nutrito gruppo istituzionale – con delegati da Camera di Commercio Maremma e Tirreno, Regione Toscana, ministero della Transizione ecologica e Commissione europea –, cui si affiancheranno per una tavola rotonda esponenti della società civile, dalle imprese di servizio pubblico toscane (come Alia e Retiambiente) al presidente di Legambiente nazionale.

Per partecipare al convegno in presenza (fino ad esaurimento posti) è sufficiente iscriversi qui https://nextchemonsite.scx.events/, mentre per poter seguire il dibattito in diretta streaming il link di registrazione è https://nextchemonline.scx.events/. Qui di seguito e in photogallery il programma completo dell’evento.