Case passerini, cosa cambia per il termovalorizzatore con lo stop dei finanziamenti Bei?

Per il presidente Q-Thermo «è irrilevante», a contare è il quadro normativo

[11 Gennaio 2019]

La Banca europea degli investimenti (Bei) ha risposto nei giorni scorsi ad un quesito sollevato dalle “Mamme no inceneritore” in merito alla sussistenza dei finanziamenti europei volti a supportare la realizzazione del termovalorizzatore di Case passerini, confermando che questi «sono stati cancellati nel 2018», a seguito dell’ormai nota sentenza con la quale nel maggio scorso il Consiglio di Stato ha fatto decadere – a causa di “vizi di forma” – l’autorizzazione a costruire l’impianto.

«Davanti a queste novità – commentano le Mamme – chiediamo al presidente della Regione Toscana e all’assessore all’Ambiente di dare subito il via a tutte le azioni necessarie per poter arrivare entro il 2019 alla realizzazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti, rivoluzionando la gestione rifiuti, che deve passare da mediocre a virtuosa, e stralciando definitivamente il progetto dell’inceneritore di Firenze».

Da molti mesi ormai l’orientamento politico della Regione, come spiegato nel maggio scorso dal presidente Rossi, è quello di «escludere la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento in nuovi siti e di puntare solo sui revamping di quattro degli impianti esistenti»; un orientamento che si attende sia tradotto all’interno di un nuovo Piano regionale rifiuti e bonifiche (Prb), sul quale la Regione è al lavoro.

Nel frattempo rimane naturalmente in vigore quello già esistente, modificato da ultimo nel luglio 2017, all’interno del quale è contemplato il termovalorizzatore di Case passerini. Per questo sul finire del 2018 Q-Thermo – la società a maggioranza pubblica nata per progettare, realizzare e gestire del il termovalorizzatore di Case Passerini – ha chiesto di esaminare una nuova autorizzazione a costruire l’impianto, un’iniziativa definita come un «obbligo» dal presidente Giorgio Moretti «non essendo variato il quadro normativo ed essendo concluso l’iter della giustizia amministrativa con una chiara sentenza del Consiglio di Stato». Come incide in tutto questo la notizia (risalente a un fatto datato 2018) sui finanziamenti Bei? «Per noi è irrilevante. Non dipendiamo dal finanziamento Bei», spiega Moretti.