Interamente finanziato dalla Fondazione Capellino con 4,5 mln di euro in un decennio

Al via il Progetto Firenze, per ridurre gli impatti del clima sulle città e tutelare la biodiversità

Nardella: «Nelle aree urbane si può vincere davvero la battaglia contro il cambiamento climatico»

[28 Febbraio 2024]

È stato presentato in Palazzo Vecchio il Progetto Firenze, frutto dell’accordo raggiunto tra l’Amministrazione comunale e la Fondazione Capellino, che punta a studiare impatto e possibile mitigazione del cambiamento climatico in città, oltre a incrementare la biodiversità.

L’obiettivo principale del Progetto Firenze è la misurazione dell’impatto della crisi climatica in corso, attraverso la modellizzazione di 10 aree cittadine – di cui cinque già individuate e deliberate dal Comune – per poi ricavare prescrizioni in termini di mitigazione.

«Le città sono le responsabili in Europa dell’80% delle emissioni e dell’inquinamento pur essendo il 2% della superficie, sono quindi causa del problema e la soluzione al tempo stesso – commenta il sindaco Dario Nardella – Dove, se non nelle aree urbane che si trovano ad affrontare quotidianamente i disastri causati da nubifragi e fenomeni atmosferici violenti, si può vincere davvero la battaglia contro il cambiamento climatico? Ringraziamo la Fondazione Capellino e Almo Nature che, assieme rappresentano un modello economico originale ed unico, per averci donato questo progetto, che è unico in Italia».

La Fondazione ha infatti deciso di finanziare interamente il progetto, con 4,5 mln di euro complessivi da erogarsi entro il 2032. Come? «La Fondazione Capellino destina il 100% dei profitti di Almo Nature (azienda leader nel cibo per animali, ndr) alla realizzazione di progetti per la protezione del pianeta e della biodiversità», spiega il presidente Pier Giovanni Capellino.

“Fiore all’occhiello” del Progetto Firenze è un’area di 16 ettari situata lungo l’Arno, dove si andrà a creare un habitat naturale urbano. Al contempo, si prevede la sperimentazione di interventi che riguardano il verde cittadino all’interno del tessuto urbano.

I partner del progetto sono il Cnr-Ibe per la parte progettuale, scientifica, esecutiva e di monitoraggio; il professor Ferrini dell’Università di Firenze per l’arboricoltura; lo studio Bellesi-Giuntoli per il coordinamento del progetto e il raccordo con il piano del verde della città; Duccio Berzi, forestale tecnico faunistico, per la supervisione del monitoraggio della biodiversità.

«Il Cnr – argomenta il primo ricercatore Marco Morabito – supporterà con rigore scientifico tutte le attività indirizzate alla realizzazione di alcuni interventi per ridurre gli effetti del cambiamento climatico, tutto ciò attraverso un’accurata attività di monitoraggio ambientale e di biodiversità e simulando i possibili benefici derivanti dagli interventi programmati. Questo sarà possibile grazie ai fondi ricevuti dalla Fondazione Capellino con cui abbiamo avuto un continuo e stimolante confronto».

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  • Conferenza stampa progetto Firenze 26 02 2024