La favola reale dei piccoli artigiani che sconfiggono i giganti del calzaturiero (in modo sostenibile!)

[4 Luglio 2014]

L’unione fa la forza! A dimostrarlo è la storia di Ragioniamo con i Piedi, realtà nata a Mantova dallo sforzo congiunto di numerose aziende locali operanti nel settore calzaturiero. Spinte dalla crisi e dalle sfide del settore (quali la concorrenza dei grandi marchi, i processi produttivi industriali e i costi di distribuzione troppo alti) queste piccole aziende artigiane decidono di cimentarsi in una nuova avventura rinnovandosi completamente.

L’idea nasce da Gigi Perinello, titolare di Ragioniamo con i Piedi, che ha alle spalle un’esperienza di 35 anni come fornitore di materie prime per le principali aziende italiane ed europee. Gigi decide di cambiare il sistema ormai deteriorato, in cui la qualità era passata in secondo piano come si notava dalla scelta di materiali scadenti. L’obiettivo imperante era l’abbattimento dei costi, che portava i grandi nomi ad affidare la propria produzione a Paesi con manodopera a basso costo. Così Gigi decide di reagire aprendo una sua realtà manifatturiera “rispettando la correttezza, il lavoro, le materie prime, le lavorazioni tradizionali e di qualità”.

Come primo passo Gigi ricerca piccoli calzaturifici che condividano il suo pensiero, non senza difficoltà come egli stesso ricorda: “All’inizio mi prendevano per pazzo, perché voleva dire sfidare i grandi marchi, nel tentativo di cambiare il mercato”. In seguito però alcune imprese iniziano a vederla come Gigi, tra queste il calzaturificio Astorflex e così comincia la svolta: “Abbiamo iniziato cambiando radicalmente il sistema distributivo, uno dei nodi cruciali del settore. Più dell’85% del prezzo del prodotto al pubblico infatti è costituito solamente dai passaggi di filiera: un’enormità”.

La rivoluzione prende avvio partendo dalla distribuzione, perché come sottolinea Gigi “cambiando completamente il sistema di distribuzione è possibile fare prodotti di altissima qualità e mantenere competitivo il prezzo finale”. Per questo motivo Ragioniamo con i Piedi si avvale della vendita diretta al pubblico.

Un prodotto artigianale si distingue da un prodotto industriale realizzato in serie attraverso la qualità e il metodo di lavorazione, che nel caso di Ragioniamo con i Piedi è 100% sostenibile. Come spiega Gigi la conciatura della pelle segue una lavorazione vegetale: “Si mettono delle cortecce in acqua insieme alle pelli per 60 giorni. Con questo metodo, tramandato da secoli, in particolare dai conciatori toscani, si blocca la decomposizione naturale del materiale. Le grandi aziende invece utilizzano il Cromo, che impiega solo 8 giorni a fare questo processo. Il problema è che il Cromo in molti casi genera allergia da contatto. La pelle conciata col metodo vegetale invece, oltre ad avere una maggiore durata, è anallergica e molto più confortevole”.

Questo tipo di lavorazione incide ovviamente sul prezzo finale dei prodotti di Ragioniamo con i Piedi. Tuttavia, “saltando i passaggi di filiera il prezzo al consumatore delle nostre polacchine si aggira intorno ai 100 euro: circa 40 euro in meno di quelle di marca”.

Una soluzione per ridurre il prezzo è trovare nuove soluzioni distributive, ad esempio con l’aiuto della tecnologia: “in questo potrebbe darci una mano l’e-Commerce, che ha la forza di mettere in contatto le aziende, anche le più piccole, con il consumatore”.

Questa è la missione di Artimondo, l’e-Commerce di Artigiano in Fiera, che attraverso la sua vetrina permette alle micro e piccole imprese artigiane di fronteggiare le sfide imposte dalla globalizzazione. In che modo? Introducendo nei grandi mercati due nuove protagoniste: la bellezza e la qualità dei prodotti artigianali.