Cooking around the world: 6 chef della provincia di Ragusa e un corso di cucina per migranti

Il progetto europeo INVOLVE comincia da Scicli

[22 Gennaio 2020]

Grazie al progetto Integration of migrants as Volunteers for the safeguard of Vulnerable Environments (INVOLVE) del programma europeo “Asylum, Migration and Integration Fund”, di cui Legambiente è capofila e di cui sono partners le associazioni francesi e tedesche Solidarités Jeunesses, ICJA, CCIVS, 6 chef della provincia di Ragusa mettono la loro arte culinaria al servizio dell’inclusione sociale e «Per creare nuove ricette mescolando la tradizione culinaria mediterranea a quella dei paesi extra europei e offrire una formazione professionale ai giovani migranti».

Il progetto INVOLVE costruisce e sperimenta un modello di inclusione sociale che vuole coinvolgere le istituzioni locali come protagonisti e attuatori di questo modello, insieme alla società civile costituita da popolazione autoctona e da immigrati che contribuiscono insieme alla valorizzazione del territorio.

Il modello si sperimenta in alcune località pilota – Rovigo, Paestum e Scicli in Italia; Veynes e La Communauté de communes du Pays de Saint-Aulaye in Francia; i distretti Pankow and Neukolln a Berlino in Germania – cittadine di piccole, medie e grandi dimensioni dove gli immigrati si sono già stabiliti ma non sono ancora integrati nel tessuto sociale delle comunità ospitanti.

In Sicilia la sfida stata accettata dal Circolo Legambiente Scicli “Kiafura” che organizza il corso di cucina “Cooking around the world” è, presentato oggi nel corso di un incontro che ha visto la partecipazione degli Chef che hanno aderito al progetto: Carmelo Floridia della Locanda Gulfi di Chiaramonte Gulfi, Nunzio Cilia del ristorante Tocco D’Oro di Comiso, Valerio Mallia del ristorante La Trinità di Modica, Giovanni Galesi dell’Antico Convento di Ragusa Ibla, Claudio Ruta, chef una stella Michelin del ristorante La Fenice di Ragusa e Luca Giannone del ristorante Al Galù  di Scicli, mettono la loro professionalità a disposizione dei giovani di diverse nazionalità ospiti in alcuni centri di accoglienza della provincia di Ragusa, gestiti da Casa delle Culture – Mediterranean Hope, Coop. Fiolotea, Associazione La Sorgente, Cooperativa Proxima e Caritas.

Leambiente spiega che «L’obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire l’inclusione dei cittadini dei paesi terzi (provenienti da paesi non EU) e offrire un livello di competenza professionale sufficiente, da perfezionare eventualmente attraverso l’attività di formazione professionale. L’idea alla base di “Cooking around the world” è di mescolare le culture culinarie del mondo, in particolare rielaborando ricette tradizionali dei Paesi di origine dei migranti rivisitandole in chiave mediterranea con il supporto e l’arte degli chef professionisti. In tal modo si potranno trasferire le competenze di base del mestiere di cuoco, imparando a contaminare creativamente le culture culinarie».

Alla fine del percorso, che avrà la durata di cinque mesi e che prevede incontri con cadenza mensile, sarà realizzato a Scicli un festival solidale, nel quale verranno presentati i piatti elaborati durante il corso. Alessia Gambuzza, presidente del Circolo  Legambiente Scicli Kiafura, sottolinea che «Il festival solidale sarà il mezzo di coinvolgimento della comunità locale che avrà così la possibilità di immergersi nei profumi, nelle storie e negli aspetti antropologici delle diverse culture presenti nel nostro territorio”, ha sottolineato».