In visita agli impianti le classi dell’Istituto comprensivo Buonarroti di Marina di Carrara

Cermec apre “Riciclo aperto” col taglio del nastro per l’opera Piazza Pulita

Porzano: «Sono iniziative fondamentali per far capire come “piccoli” gesti individuali, come una corretta raccolta differenziata,portano grandi risultati e enormi benefici»

[9 Aprile 2024]

Cosa succede ai rifiuti urbani, una volta che le famiglie li suddividono in tanti cassonetti colorati per la raccolta differenziata? Per toccare con mano la risposta, con particolare attenzione al destino degli imballaggi in carta e cartone, un nutrito gruppo di studenti si è recato oggi in visita a Cermec, società interamente pubblica partecipata dai Comuni di Massa e Carrara.

Per la prima giornata di “Riciclo aperto”, l’iniziativa promossa da Comieco – il Consorzio nazionale per l’avvio al riciclo degli imballaggi cellulosici – su tutto il territorio nazionale, Cermec ha aperto le porte alle classi Prime della Secondaria di I grado, sezioni A, B, C e D, dell’Istituto comprensivo Buonarroti (Marina di Carrara).

«Sono iniziative fondamentali – spiega l’amministratore unico di Cermec, Lorenzo Porzano – per far capire come “piccoli” gesti individuali (come una corretta raccolta differenziata) portano grandi risultati e enormi benefici, ambientali ed economici».

Alla visita ha preso parte anche l’assessore alle Partecipate del Comune di Carrara, Carlo Orlandi che è tornato a sottolineare l’importanza del ruolo delle società pubbliche (Cermec per la parte industriale, Nausicaa Carrara e Asmiu Massa per le raccolte) nel garantire ai cittadini un servizio pubblico efficiente: «Le criticità non mancano e ne siamo consapevoli – aggiunge Orlandi – e ogni giorno ci impegniamo a risolverle: ma non possiamo non essere orgogliosi di queste nostre società e dei loro lavoratori che quotidianamente lavorano per migliorare la qualità del servizio e dare gambe alla transizione ecologica verso l’economia circolare. In questo cammino sono fondamentali proprio queste ragazze e questi ragazzi perché sono loro i protagonisti di un futuro migliore».

La prima giornata di “Riciclo aperto” è stata arricchita anche dall’inaugurazione dell’opera di Francesco Siani “Piazza Pulita”.

Concepita nel 2010, in occasione della Biennale internazionale di scultura di quell’anno, gli elementi che la compongono (una scopa e una paletta “giganti”) furono collocate nottetempo da Siani a fianco della scultura di Paul McCarthy, degli altrettanto giganti escrementi scolpiti in 15 tonnellate di travertino e posti alla sommità di via Roma, fra l’Accademia di Belle arti e la sede dell’istituto di credito cittadino.

«Nelle intenzioni dello scultore statunitense, questo voleva essere un lavoro contro il centro del potere economico e la bolla speculativa – argomenta Siani – Com’era prevedibile, questa enorme “cacca” aveva destato in città grande stupore insieme a tanta ironia: per questo, in una notte, io ho realizzato “Piazza Pulita” e l’ho collocata nei pressi della scultura di McCarthy».

Terminata la Biennale, Siani ha donato a Cermec la scopa e la paletta che sono così rimaste a simboleggiare non più solo la “critica” a quella forma di espressione artistica ma l’impegno civile dell’artista per una città “pulita”, sotto tutti i punti di vista.

Dopo quasi tre lustri, oggi, “Piazza Pulita” trova la sua collocazione nel giardino del direzionale di Cermec, non più solo simbolo di decoro ma come strumento della transizione ecologica.

«Un altro tassello – conclude Porzano – nella nostra iniziativa “Rifiutati” che punta a mettere in connessione (tema caro proprio a Siani) arte e riciclo. Del resto lo stesso Siani è stato fra i primi a scegliere Cermec come luogo di alcune sua performance (“Mi rifiuto” è del 2013)».