Le notti si stanno riscaldando più velocemente dei giorni

Le specie che sono attive solo di notte o durante il giorno saranno particolarmente colpite

[5 Ottobre 2020]

Secondo lo studio “Global variation in diurnal asymmetry in temperature, cloud cover, specific humidity and precipitation and its association with Leaf Area Index”, pubblicato recentemente su Global Change Biology da un team di ricercatori dell’Environment and Sustainability Institute dell’università Britannica di Exeter, ha analizzato il riscaldamento glbale dal 1983 al 2017 e ha riscontrato «una differenza nella temperatura media annuale di oltre 0,25° C tra il riscaldamento diurno e notturno in oltre la metà della superficie terrestre globale».

Anche se in alcune località si sono riscaldati più rapidamente i giorni, mentre in altri le notti, globalmente il riscaldamento globale notturno è stato più del doppio. Secondo lo studio «Questa “asimmetria da riscaldamento” è stata determinata principalmente dal cambiamento dei livelli di copertura nuvolosa.

L’aumento della copertura nuvolosa raffredda la superficie durante il giorno e trattiene il calore durante la notte, portando a un maggiore riscaldamento notturno. Considerando che, la diminuzione della copertura nuvolosa consente a più calore di raggiungere la superficie durante il giorno, ma quel calore viene disperso di notte».

Il principale autore dello studio, Daniel Cox, sottolinea che «L’asimmetria del riscaldamento ha implicazioni potenzialmente significative per il mondo naturale. Dimostriamo che un maggiore riscaldamento notturno è associato a un clima che diventa più umido e questo ha dimostrato di avere importanti conseguenze per la crescita delle piante e il modo in cui interagiscono le specie, come insetti e mammiferi. Al contrario, dimostriamo anche che un maggiore riscaldamento diurno è associato a condizioni più secche, combinate con maggiori livelli di riscaldamento generale, il che aumenta la vulnerabilità delle specie allo stress da caldo  e alla disidratazione. Le specie che sono attive solo di notte o durante il giorno saranno particolarmente colpite».

Lo studio globale ha esaminato i dati orari di temperatura, copertura nuvolosa, umidità specifica e precipitazioni, poi gli autori hanno modellato i diversi tassi di variazione delle temperature massime diurne e minime notturne e la copertura nuvolosa media diurna e notturna, l’umidità specifica e le precipitazioni. Hanno quindi esaminato i cambiamenti nella crescita della vegetazione e nelle precipitazioni nello stesso periodo.

E’ così che hanno scoperto che «Le differenze nella crescita della vegetazione diurna e notturna dipendevano dalle precipitazioni. L’aumento del riscaldamento notturno ha portato a una minore crescita della vegetazione dove ha piovuto di più, probabilmente a causa dell’aumento della copertura nuvolosa che blocca il sole. Tenendo in considerazione che, la crescita della vegetazione è stata limitata dalla disponibilità di acqua a causa della minore piovosità dove le giornate si riscaldavano di più».