La tendenza della crisi climatica in Toscana segna +1,2°C

Nell’ultimo anno il mese che ha mostrato l’anomalia più marcata è stato febbraio 2021, con uno scarto di +2,1 °C rispetto alla climatologia di riferimento

[25 Gennaio 2022]

Il surriscaldamento del clima in Italia corre a velocità più che doppia rispetto alla media globale, arrivando a toccare +2,4°C rispetto al 1880, e la Toscana non è certo da meno.

Secondo il Lamma, ovvero il consorzio pubblico nato dalla Regione Toscana e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), la tendenza della crisi climatica sul territorio regionale conferma un +1,2°C solo negli ultimi cinquant’anni, nonostante il 2021 sia stato un anno meno estremo.

«In Toscana il 2021 ha fatto registrare un’anomalia contenuta di temperatura rispetto agli anni precedenti (+0,6 °C) e rispetto all’intera serie storica (1955-2021) si pone comunque al 13° posto, confermando il trend al rialzo osservato negli ultimi decenni – spiega il Lamma – L’andamento climatico toscano rispecchia quello italiano ed europeo, infatti sia a livello nazionale che continentale l’anomalia termica complessiva del 2021 è risultata meno marcata rispetto agli anni precedenti».

Più nel dettaglio, in Italia il 2021 è stato il decimo anno più caldo dal 1800 con uno scarto di +0,7 °C rispetto alla climatologia di riferimento 1981-2010; in Europa invece, secondo le elaborazioni di Copernicus, l’anno appena trascorso è stato l’11° anno più caldo (dal 1980) con uno scarto di +0,6 °C rispetto al periodo di riferimento 1981-2010.

Tornando invece al contesto toscano, il mese che ha mostrato l’anomalia più marcata è stato febbraio 2021, con uno scarto di +2,1 °C rispetto alla climatologia di riferimento, mentre il picco termico spetta a agosto con ben 40,8 °C registrati a Firenze e 29,8 °C all’Abetone.

Come argomentano dal Lamma «le anomalie meno marcate del 2021 sono da ascrivere, in gran parte, alla presenza per il secondo anno consecutivo della Nina, fase negativa Enso (El Nino Southern Oscillation), che è andata a impattare sia direttamente che indirettamente sulle temperature globali e regionali. Direttamente per via del raffreddamento imposto alle acque superficiali del Pacifico Equatoriale, indirettamente per l’influenza che queste hanno avuto sull’andamento della corrente a getto. All’effetto della Nina si è sommata anche la fase fortemente negativa della Pdo (temperature inferiori la norma sul Pacifico nord-orientale). Tuttavia, considerando tutti gli anni caratterizzati dalla presenza costante della Nina, il 2021 è risultato il più caldo in assoluto

Clima anomalo anche dal punto di vista delle precipitazioni: nel complesso il 2021, a livello toscano, chiude con il 7% in meno, un deficit in gran parte ascrivibile ai settori meridionali.

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