Incendi nel Mediterraneo, Jrc: monitorare l’impatto per aiutare la risposta

Valutare i danni e l'estensione degli incendi per sostenere le attività antincendio

[31 Luglio 2023]

La scorsa settimana gravi incendi hanno devastato estesi territori nei Paesi dell’Unione europea e del versante sud Mediterraneo. Una suoerficie incenerita che si va ad aggiungere ai quasi 260.000 ettari già bruciati nell’Ue dal gennaio 2023. Mega-incendi ci sono stati in Italia, Algeria, Tunisia e Grecia, causando vittime umane e ingenti danni ambientali ed economici.

Attraverso l’European Forest Fire Information System (EFFIS) nel Copernicus Emergency Management Service.dell’Ue, Il Joint Research Centre (JRC) ha costantemente monitorato gli incendi e spiega che. «In Grecia, temperature torride, vegetazione secca e raffiche di vento hanno provocato incendi che hanno devastato il Paese per oltre 10 giorni. Gli incendi si stanno ancora diffondendo vicino ad aree densamente popolate e destinazioni turistiche come le isole di Rodi e Corfù e l’area di Atene, provocando la fuga di residenti e turisti. Il 15 luglio, la superficie totale bruciata in Grecia dall’inizio dell’anno era inferiore a 1 000 ettari. Solo 12 giorni dopo, il 27 luglio, la cifra era salita a oltre 50.000 ettari, pari a circa 95.000 campi da calcio. Si tratta di un aumento notevole rispetto all’aumento medio della superficie bruciata di circa 7 000 ettari per lo stesso periodo tra il 2006 e il 2022».

Per gli incendi in Grecia, oltre alle informazioni fornite dall’EFFIS, è stato attivato il Copernicus EMS’s rapid mapping service per produrre mappe cartografiche dettagliate dei danni causati dagli incendi in 8 eventi specifici.

Sulla base dei dati EFFIS sulla situazione attuale e sulla previsione del pericolo di incendio per i giorni successivi, e in stretta collaborazione con i servizi antincendio greci, il meccanismo di protezione civile dell’Ue ha dispiegato oltre 9 aerei del Pool europeo di protezione civile e di rescEU per cercare di tenere sotto controllo gli incendi. Attraverso il Meccanismo sono stati mobilitati anche 510 vigili del fuoco e 117 veicoli.

Ma violenti ed estesi incendi ci sono stati e continuano ad esserci anche in Italia, Algeria e Tunisia, dove ci sono state vittime e in alcune aree la popolazione è stata. In risposta alla richiesta di assistenza della Tunisia, l’Ue ha mobilitato 2 rescEU Canadair che fanno base in Spagna per operare nella parte nord-occidentale del Paese.

Le stime del JRC pubblicate il 28 luglio dimostrano che «Finora oltre 120 000 persone sono state colpite da incendi in Grecia, Italia, Algeria e Tunisia. Tuttavia, questa è una stima molto prudente delle persone che abitano in aree bruciate da incendi e non include coloro che hanno subito gli effetti degli incendi, come inquinamento da fumo, evacuazioni, ecc».

Poi ci sono i fortissimi danni ambientali: «Gli incendi hanno colpito anche oltre 20 000 ettari di aree protette Natura2000 in Italia e in Grecia – conclude il JRC – Nel solo mese di luglio, in Grecia sono stati emessi 3,5 milioni di tonnellate di CO2 a causa degli incendi. Il monitoraggio mostra che un’area totale bruciata di 135.000 ettari nei 4 paesi del Mediterraneo in soli 12 giorni».