In Toscana caldo africano: giù produzione di latte e accrescimento animali

Coldiretti: la siccità aggrava la crisi nelle 13mila stalle toscane: + 57% costi a causa rincari.

[19 Luglio 2022]

Secondo il Crea, «Giù la produzione di latte e uova e l’accrescimento degli animali. Siccità e caldo record aggravano la crisi delle 13 mila stalle toscane già duramente colpite dall’aumento di materie prime ed energetiche con un aumento dei costi correnti del 57%».

E’ il preoccupante quadro degli effetti agli effetti della fase di caldo che sta caratterizzando l’estate con temperature record e ondate di calore prolungate presentato oggi da Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana: «Il caldo asfissiante di queste settimane fiacca gli animali nelle stalle dove si registra una riduzione della produzione del latte del 20%, delle uova intorno al 10% e così delle fasi di accrescimento dei capi rispetto ai periodi normali. Al calo delle produzioni si aggiunge l’aumento dei costi nelle stalle per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo ma anche dei costi dei foraggi che in molto zone della Toscana sono stati scarsi ed inferiori rispetto alle attese».

Coldiretti spiega che «Nelle stalle toscane sono scattate ormai da settimane le contromisure anti afa dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi. In funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per sopportare meglio la calura e i pasti vengono dati un po’ per volta per aiutare gli animali a nutrirsi al meglio senza appesantirsi».

Paolo Giorgi, presidente Agroozootecnica Toscana, spiega che «La crescita media di un capo si è ridotta di un 20 – 30% a seconda dell’età. Nonostante ventilatori e nebulizzatori per aiutare le mucche a sopportare il caldo, gli animali soffrono molto e sono affaticati. Sono stressati, riposano male e mangiano di meno: questo determina la ragione per cui l’accrescimento è più lento ed è diminuito».

Ma a essere in forte difficoltà è tutta l’agricoltura toscana con una riduzione che coldiretti stima «Del 30% della produzione agricola tra minori rese e mancati raccolti. Dall’olivicoltura  alla cerealicoltura con il 30% in meno delle rese alla frutticoltura dove iniziano a moltiplicarsi i segnali di cascola e di “scottatura” dei frutti con perdita stimate tra il 20% ed il 50%».

Per aiutare gli agricoltori la Regione Toscana ha accolto la richiesta di Coldiretti di assegnazione del carburante supplementare ad aliquota ridotta di accisa per l’irrigazione di soccorso utilizzata dalle aziende agricole per far fronte all’emergenza siccità. «Si tratta – spiega Coldiretti Toscana – di una risposta tempestiva e concreta che va ad alleggerire ulteriori costi del gasolio che le aziende agricole stanno sostenendo per salvare i raccolti».

In questo scenario critico, Coldiretti Toscana torna a ribadire «La necessità di realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve, ma urge  anche il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi, in uno quadro generale sempre più complicato dove i lunghi periodi di siccità e l’assenza di piogge saranno sempre più frequenti. In questo senso Coldiretti Toscana ha particolarmente apprezzato la praticità di realizzare quanto prima una serie di invasi da fare subito del Governatore, Eugenio Giani in occasione del tavolo sull’emergenza idrica che si è tenuto la scorsa settimana così come la volontà di semplificare la burocrazia con una legge speciale».