Il cambiamento climatico ha già alterato le migrazioni degli squali tigre (VIDEO)

I nuovi modelli migratori rendono gli squalitigre più vulnerabili alla pesca

[14 Gennaio 2022]

Il nuovo studio “Ocean warming alters the distributional range, migratory timing, and spatial protections of an apex predator, the tiger shark (Galeocerdo cuvier)” pubblicato su Global Change Biology.

Da un team di ricercatori statunitensi guidato da Neil Hammerschlag della Rosenstiel School of Marine and Atmospheric Science dell’università di Miami (UM) ha rivelato che, a causa dell’aumento delle temperature oceaniche, «I siti e i tempi degli spostamenti dello squalo tigre nell’Oceano Atlantico settentrionale occidentale sono cambiati» e che «Questi cambiamenti climatici hanno successivamente spostato i movimenti degli squali tigre al di fuori delle aree protette, lasciando gli squali più vulnerabili alla pesca commerciale».

Lo squalo tigre (Galeocerdo cuvier) è il più grande predatore a sangue freddo dei mari tropicali e temperati-caldi e per questo i suoi spostamenti sono determinati dalla presenza di acque abbastanza caldecalde. Sebbene le acque al largo della costa nord-orientale degli Stati Uniti siano state storicamente troppo fredde per gli squali tigre, negli ultimi anni le temperature si sono notevolmente riscaldate rendendole adatte a questi squali.

Hammerschlag, che direttore del programma di ricerca e conservazione degli squali dell’UM, spiega che «Parallelamente all’aumento della temperatura dell’acqua, le migrazioni annuali degli squali tigre si sono espanse verso i poli. Questi risultati hanno conseguenze per la conservazione degli squali tigre, poiché i cambiamenti nei loro movimenti al di fuori delle aree marine protette possono renderli più vulnerabili alla pesca commerciale».

Hammerschlag e il team di ricerca hanno scoperto questi cambiamenti causati dal clima analizzando 9 anni di tracciamenti satellitari dei dati di squali tigre taggati, combinati con quasi quarant’anni di tag convenzionali e informazioni sul recupero di squali fornite dal Cooperative Shark Tagging Program e dai dati satellitari sulle temperature della superficie oceanica della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

Lo studio ha rilevato che «Durante l’ultimo decennio, quando le temperature oceaniche sono state le più calde mai registrate, per ogni aumento di un grado Celsius della temperatura dell’acqua sopra la media, le migrazioni di squali tigre si estendevano più lontano verso i poli di circa 250 miglia (oltre 400 chilometri) e gli squali migravano anche circa 14 giorni prima nelle acque al largo della costa nord-orientale degli Stati Uniti».

Risultati che potrebbero avere grandi conseguenze  sull’ecosistema e Hammerschlag  conclude: «Dato il loro ruolo di predatori apicali, questi cambiamenti negli spostamenti degli squali tigre possono alterare le interazioni predatore-preda, portando a squilibri ecologici e incontri più frequenti con gli esseri umani»

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  • Tiger Shark Migrations Altered by Climate Change, New Study Finds.