Il 2024 probabilmente supererà il 2023 come anno più caldo mai registrato

Met Office: nel 2024 la prima possibilità di +1,5° C all’anno, il limite dell’Accordo di Parigi

[29 Dicembre 2023]

Le previsioni del Met Office britannico per la temperatura globale suggeriscono che «Il 2024 sarà un ulteriore anno da record, che dovrebbe superare il 2023, che è quasi certamente l’anno più caldo mai registrato».

Adam Scaife del Met Office evidenzia che «Il previsto picco in due fasi della temperatura globale ha ricevuto un aumento temporaneo e parziale dall’attuale evento di El Niño che riscalda il Pacifico tropicale. Ma, Il principale motore delle temperature da record è il continuo riscaldamento indotto dall’uomo dall’inizio della rivoluzione industriale».

Il 2023 sarà l’anno più caldo mai registrato, superando l’attuale record stabilito nel 2016, anche quello potenziato da un evento di El Niño.

Le temperature medie globali vengono misurate come la differenza tra il 1850 e il 1900: un indicatore della rivoluzione industriale e nel 2023 che sta per finire la temperatura media globale sarà inferiore a +1,5°C, ma le previsioni per il prossimo anno suggeriscono per la prima volta che «Non si possono escludere valori pari o superiori a 1,5° C».

Il Met Office, uno degli istituti meteorologici nazionali di riferimento per i dati globali la World meteorological organization (Wmo), prevede che «La temperatura media globale per il 2024 sarà compresa tra 1,34° C e 1,58° C (con una stima centrale di 1,46° C) superiore alla media del periodo preindustriale (1850-1900): l’undicesimo anno consecutivo in cui le temperature avrà raggiunto almeno 1,0° C sopra i livelli preindustriali».

Nick Dunstone del Met Office, che ha guidato il team che ha fatto questa previsione, sottolinea che «E’ in linea con il trend in corso del riscaldamento globale di 0,2° C per decennio, ed è rafforzata da un significativo evento di El Niño. Quindi, ci aspettiamo due nuovi anni record di temperatura globale consecutivi e, per la prima volta, prevediamo una ragionevole possibilità che un anno superi temporaneamente 1,5° C. E’ importante riconoscere che un temporaneo superamento di 1,5° C non significherà una violazione dell’Accordo di Parigi. Ma il primo anno sopra gli 1,5° C rappresenterebbe sicuramente una pietra miliare nella storia del clima».

L’opinione più diffusa tra scienziati e politici è che l’Accordo di Parigi si riferisca a una media di 1,5° C a lungo termine, anziché a un singolo anno. L’articolo “Approaching 1.5 °C: how will we know we’ve reached this crucial warming mark?” pubblicato su Nature il rimo dicembre da un team di ricercatori del Met Office, suggerisce di riconoscere immediatamente il superamento una volta raggiunto il limite dell’Accordo di Parigi.

Il 2023 ha visto battere molti record mensili della temperatura globale. L’ultima stima della Wmo per il 2023 (che copre gennaio-ottobre) è di +1,40° C e supera la previsione del Met Office pubblicata alla fine del 2022 (da 1,08° C a 1,32° C con una stima centrale di 1,20° C).

Scaife ha concluso: «Oltre all’evento El Niño, abbiamo temperature elevate anomale nel Nord Atlantico e nell’Oceano meridionale e, insieme al cambiamento climatico, questi fattori spiegano i nuovi estremi di temperatura globali».