World migratory bird day 2023: l’impatto della crescente crisi idrica sugli uccelli migratori

In tutto il mondo la scomparsa delle zone umide sta mettendo a rischio il benessere di specie migratrici ed esseri umani

[13 Ottobre 2023]

L’acqua e la sua importanza per gli uccelli migratori – e le crescenti minacce sia alla qualità che alla quantità dell’acqua – sono al centro del World Migratory Bird Day 2023, la  Giornata mondiale degli uccelli migratori,  che si celebra il 14 ottobre, una campagna globale che punta  a sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi sull’importanza degli  uccelli migratori uccelli e sulla necessità di una cooperazione internazionale per tutelarli.

Il World Migratory Bird Day 2023, organizzato – sia il 13 maggio che il 14 ottobre – da Convention on the Conservation of Migratory Species of Wild Animals (CMS), African-Eurasian Migratory Waterbird Agreement (AEWA), Environment for the Americas (EFTA), ed East Asian-Australasian Flyway Partnership (EAAFP), ha come tema “Water: Sustaining Bird Life” perché «L’acqua è fondamentale per sostenere la vita sul nostro pianeta. Gli uccelli migratori fanno affidamento sull’acqua e sugli habitat ad essa associati – laghi, fiumi, ruscelli, stagni, paludi, acquitrini e zone umide costiere – per riprodursi, riposarsi, rifornirsi durante la migrazione e svernare. Tuttavia, la crescente domanda umana di acqua, insieme al cambiamento climatico, all’inquinamento e ad altri fattori, stanno minacciando questi preziosi ecosistemi acquatici».Anche se il World Migratory Bird Day 2023 si tiene ufficialmente e il 14 ottobre, la data del 13 maggio che l’ha preceduto riflette la natura ciclica della migrazione degli uccelli e il fatto che ci sono diversi periodi di picco migratorio negli emisferi settentrionale e meridionale.

Amy Fraenkel, segretaria esecutiva della CMS, sottolinea che «L’acqua è essenziale per le persone, così come per gli uccelli migratori e altre specie di animali selvatici. Eppure, in tutto il mondo, la disponibilità e la qualità dell’acqua sono sottoposte a un’enorme pressione, con implicazioni profondamente preoccupanti. L’incombente crisi idrica globale richiede un’azione urgente da parte dei governi, delle imprese, delle comunità locali e dei singoli individui. Poiché gli uccelli migratori attraversano i confini nazionali e persino i continenti, la cooperazione internazionale è essenziale per garantire che vengano intraprese azioni per conservare e ripristinare habitat importanti per gli uccelli migratori e per affrontare le cause della perdita d’acqua, dell’inquinamento e del cambiamento climatico»

Negli ultimi 50 anni è andato perso il 35% delle zone umide del mondo, fondamentali per gli uccelli migratori. Il Grande Lago Salato dello Utah, il più grande lago salato dell’emisfero occidentale e utilizzato da più di un milione di uccelli costieri, rischia di scomparire entro 5 anni. Nel bacino asiatico dell’Amur-Heilong, i cambiamenti climatici stanno amplificando l’impatto della distruzione degli habitat, impoverendo i sistemi idrici naturali e privando gli uccelli migratori di siti vitali di riproduzione e di sosta. Si tratta solo di due drammatici esempi, ma che fanno riflettere isieme ai recenti studi e rapporti  che rivelano che il 48% delle specie di uccelli in tutto il mondo stanno subendo un calo demografico.

Secondo Susan Bonfield, direttrice esecutiva dell’EFTA, «La Giornata mondiale degli uccelli migratori 2023 mette in luce il ruolo vitale che l’acqua svolge nella sopravvivenza dei nostri uccelli condivisi. Le specie principali illustrate sul poster della campagna rappresentano l’intricato legame che ogni uccello condivide con l’acqua. Il minuscolo colibrì rossiccio prospera grazie ai fiori che producono nettare e che fanno affidamento sull’acqua per fiorire, mentre il Dickcissel perlustra le praterie alla ricerca di semi che trattengano l’umidità di cui hanno bisogno. I pellicani bianchi e i falchi pescatori cercano la loro preda nei laghi d’acqua dolce, mentre i magnifici albatros erranti e la pulcinella di mare rimangono in mare. Il WMBD è un’opportunità per unire le nostre voci a favore della conservazione degli uccelli migratori e per celebrare i loro viaggi spettacolari»

Un altro esempio è quello del Lago d’Aral condiviso da Kazakistan e Uzbekistan, che un tempo era il quarto lago più grande del mondo e che ora considerato come uno dei peggiori disastri ambientali della Terra legati all’acqua. I progetti di irrigazione dell’era sovietica hanno quasi completamente prosciugato il lago, portando alla perdita di mezzi di sussistenza per pescatori e agricoltori e al deterioramento della salute pubblica a causa delle polveri tossiche e al ridotto accesso all’acqua pulita. L’impatto non è stato grave solo per le comunità rivierasche, ma anche per gli uccelli migratori che hanno perso importanti fonti di cibo e un punto di sosta di fondamentale importanza nel loro viaggio verso nord e verso sud.

Yeounhee Ahn, vicedirettrice  dell’EAAFP aggiunge: «Il tema WMBD di quest’anno serve a ricordare in modo vitale il legame tra gli uccelli migratori e l’importanza di proteggere gli ecosistemi acquatici e conservare le zone umide. Quando uccelli come il piovanello becco a cucchiaio minacciato, il pellicano dalmata e la gru Sarus migrano, fanno molto affidamento sulle zone umide per sopravvivere. Dobbiamo intraprendere azioni urgenti e collaborare a tutti i livelli, dai cittadini ai governi, per affrontare i problemi del risparmio dell’acqua e dell’ecosistema acquatico e garantire che gli uccelli migratori continuino a prosperare».  

Un altro caso è quello del  Sahel, una vasta regione semi-arida dell’Africa, dove periodi prolungati di siccità, deforestazione e pascolo eccessivo hanno portato al degrado del suolo e alla perdita di vegetazione, minacciando la sopravvivenza sia della popolazione umana locale che della fauna selvatica, compresi gli uccelli migratori. Il Lago Ciad, che nel 1960 era uno dei più grandi corpi idrici dell’Africa, ha perso il 90% della sua superficie, esaurendo le risorse idriche per le comunità locali e anche per molti uccelli migratori.

Jacques Trouvilliez, segretario esecutivo AEWA), conferma che «La crisi idrica recentemente evidenziata dalla Conferenza sull’acqua delle Nazioni Unite del 2023 ha un impatto enorme anche sugli uccelli migratori. Nel Sahel, in particolare, molte zone umide su cui fanno affidamento gli uccelli acquatici migratori durante il periodo non riproduttivo si stanno riducendo. L’acqua è una risorsa vitale per tutti, per le comunità locali e per gli uccelli. Riducendo i nostri consumi, combattendo il cambiamento climatico e gestendo in modo più intelligente le zone umide, possiamo migliorare la situazione».

La Giornata mondiale degli uccelli migratori è diventata quindi un appello internazionale all’azione per la protezione degli uccelli migratori, i cui areali spesso si estendono su più Paesi e che si trovano ad affrontare molte e diverse minacce in tutto il mondo.