Scoperto il primo animale predatore conosciuto: viveva 560 milioni di anni fa

E’ l’Auroralumina attenboroughii, un fossile antenato dei moderni coralli, meduse e anemoni

[26 Luglio 2022]

Lo studio “A crown-group cnidarian from the Ediacaran of Charnwood Forest, UK”, pubblicato su Nature Ecology & Evolution da un team di ricercatori britannici, illustra il ritrovamento di un  fossile eccezionale: «L’esemplare è il primo del suo genere ad essere trovato ed è imparentato con il gruppo che comprende coralli, meduse e anemoni moderni – spiegano al British Geological Survey (BGS) –  I geologi hanno trovato il fossile del primo animale predatore conosciuto».

I paleontologi che lo hanno scoperto lo hanno chiamato Auroralumina attenboroughii in onore di Sir David Attenborough. La prima parte del suo nome in latino significa “lanterna dell’alba”, perché  si tratta di un animale antichissimo che somiglia a una torcia accesa. L’Auroralumina attenboroughii   è stata trovata nella foresta di Charnwood, vicino a Leicester in Inghilterra, famosa per i suoi fossili. Nel 1957 un’impronta sulla pietra simile a una felce trovata nello stesso sito si rivelò essere uno degli animali fossilizzati più antichi, Charnia masoni.

Sir David Attenborough si è detto veramente felice per questa nuova ed ennesima dedica: «Quando andavo  a scuola a Leicester ero un ardente cacciatore di fossili. Le rocce in cui è stata ora scoperta l’Auroralumina erano allora considerate così antiche da risalire a molto prima che iniziasse la vita sul pianeta. Quindi non ho mai cercato fossili lì. Qualche anno dopo un ragazzo della mia scuola ne trovò uno e dimostrò che gli esperti si sbagliavano. Fu ricompensato dal fatto che il suo nome fosse sia stato dato alla sua scoperta. Ora l’ho – quasi – raggiunto e sono davvero felice». Attenborough si riferisce a Roger Mason, dal quale prese il nome Charnia masoni.

Al BGS fanno notare che la scoperta dell’Auroralumina  rimette in discussione l’epoca della comparsa e di moderni gruppi di animali sulla Terra.  Uno degli autori dello studio, Phil Wilby, paleontologo capo al presso BGS e del Department of geology dell’università di Leicester, sottolinea che «Generalmente, si ritiene che gruppi di animali moderni come le meduse siano apparsi 540 milioni di anni fa, durante l’esplosione del Cambriano, ma questo predatore li precede di 20 milioni di anni.E’ la prima creatura che conosciamo ad avere uno scheletro. Finora ne abbiamo trovato solo uno, ma è estremamente eccitante sapere che devono essercene altri là fuori, che detengono la chiave di quando è iniziata la vita complessa sulla Terra».

Dopo le prime scoperte di fossili antichissimi, i paleontologi invasero la foresta di Charnwood per cercare i fossili del periodo Ediacarano, tra 635 e 538,8 milioni di anni fa. Nel 2007, Wilby e altri ricercatori del  BGS passarono più di una settimana a ripulire una superficie rocciosa di 100 m2 con spazzolini da denti e getti d’acqua a pressione. Poi hanno fatto uno stampo di gomma dell’intera superficie e hanno catturato le impronte di oltre 1000 fossili. Ma uno si distingueva da tutto il resto. E’ stato poi Frankie Dunn, dell’Oxford University Museum of Natural History, a condurre lo studio dettagliato e a firmarlo come autore principale e ora spiega: «Questo è molto diverso dagli altri fossili nella foresta di Charnwood e di tutto il mondo. La maggior parte degli altri fossili di questo periodo hanno piani corporei estinti e non è chiaro come siano legati agli animali viventi. Questo ha chiaramente uno scheletro, con tentacoli fitti che si venivano agitati nell’acqua catturando il cibo che passava, proprio come fanno oggi i coralli e gli anemoni di mare. Non è niente che sia come nient’altro che abbiamo trovato nella documentazione sui fossili in quel momento».

Dunn lo definisce  «Un piccolo fossile solitario» e pensa che vivesse in acque meno profonde rispetto al resto dei fossili trovati a Charnwood.

Le antiche rocce di Charnwood assomigliano molto a quelle depositate nell’oceano profondo sui fianchi delle isole vulcaniche, proprio come oggi alla base di Montserrat nei Caraibi. Al BGS sono convinti che «Tutti i fossili sulla superficie rocciosa pulita erano ancorati al fondo del mare e furono rovesciati nella stessa direzione da un diluvio di cenere vulcanica che scese lungo il piede sommerso del vulcano, tranne uno: A. attenboroughii».  Secondo Dunn, «Si trovava in uno strano angolo cieco  e perse la sua base, quindi sembra essere stato trascinato giù per il pendio durante il diluvio».

A.  attenboroughiiè stato datato al BGS di Keyworth, Nottingham, utilizzando gli zirconi presenti nella roccia circostante. Lo zircone è un minuscolo minerale radioattivo che funge da orologio geologico: valuta la quantità di uranio e piombo presenti. Grazie a questo, i geologi possono determinare con precisione l’età della roccia.

Dunn conclude: «L'”esplosione del Cambriano” è stata notevole. E’ noto come il momento in cui l’anatomia dei gruppi di animali viventi è stata fissata per il seguente mezzo miliardo di anni. La nostra scoperta dimostra che il piano corporeo degli cnidari è stato progettato almeno 20 milioni di anni prima, quindi, tutto questo è estremamente eccitante e solleva molte altre domande».