Nell’Himalaya scoperte tre specie di tordi, si credeva che fosse una sola

Grazie al canto dei tordi scoperte le differenze tra uccelli che sembravano identici

[21 Gennaio 2016]

Una spedizione composta da ricercatori svedesi, cinesi, americani e russi ha scoperto tre nuove specie di uccello nelle montagne dello Yunnan e lo studio “Integrative taxonomy of the Plain-backed Thrush (Zoothera mollissima) complex (Aves, Turdidae) reveals cryptic species, including a new species” che ha pubblicato su  Avian Research da conto di una scoperta nata da una intuizione.

Nelle precedenti osservazioni sul campo, i ricercatori avevano notato due tipi molto diversi di canto nei tordi “Plain-backed” che nidificano ad elevate altitudini, ma le ricerche hanno portato ad identificare tre gruppi  il “tordo alpino” che nidifica in Himalaya e nel Sichuan, in Cina, un  “tordo di foresta himalayano”, che nidifica sicuramente nello Yunnan orientale e nord-occidentale, e il “tordo di foresta del Sichuan”.

Il team di ricerca dice che «I tordi alpino e di foresta himalayano sono sostanzialmente simpatrici, ma separati dall’habitat e dall’altitudine, e lo stesso è probabilmente vero anche per l’alpino e il tordo di foresta dello Sichuan. Questi tre gruppi differiscono notevolmente nella morfologia e nel canto. Inoltre, i dati della sequenza del DNA di tre campioni non di allevamento dello Yunnan indicano che esiste un altro lignaggio (“tordo dello Yunnan”)». Ma gli scienziati non hanno trovato differenze morfologiche consistenti rispetto al tordo alpino e l’areale di nidificazione del tordo dello Yunnan è sconosciuto.

Le analisi filogenetiche molecolari suggeriscono che i quattro gruppi si siano divisi almeno 2 milioni di anni fa, e identificano il tordo alpino e il presunto “tordo dello Yunnan” come sottopecie sorelle e i due tordi di foresta come specie simili ma diverse.

In realtà quello che veniva chiamato Plain-backed Thrush (Zoothera mollissima) comprende almeno tre specie/sottospecie: tordo alpino (Z. mollissima ss), con una distribuzione capillare della nidificazione, tordo di foresta dello Sichuan (Z. griseiceps), che nidifica nello Sichuan centrale, e tordo di foresta himalayano, che nidifica almeno nello Yunnan Himalaya e che viene descritto come una nuova specie. La classificazione del “tordo dello Yunnan” richiede ulteriori studi.

la “nuova” specie vive in quella che viene chiamata  la foresta di mughetto himalayana, che si estende al confine tra India e Cina e i ricercatori l’hanno scoperta dopo aver ascoltar to dei tordi che sembravano uguali ma che cantavano in maniera molto diversa.

Come spiega alla BBC Per Alström, il principale autore dello studio, un biologo svedese dell’università di Uppsala che lavora anche con l’Accademia delle scienze cinese e l’univesità di scienze agricole della Svezia, «Nel mondo non si trovano molti nuovi uccelli. Quindi è emozionante quando ne trovi uno». Il tordo di foresta himalayano è la quarta specie di uccello scoperta in India dopo l’indipendenza nel 1947 e gli è stato dato il nome scientifico Zoothera salimalii in onore del compianto ornitologo indiano Salim Ali.

Alström spiega che tutto è cominciato con un’escursione che ha fatto nel 1999: «Ero nell’Arunachal Pradesh con un collega indiano, Shashank Dalvi, e abbiamo notato che c’erano due gruppi diversi di quello che precedentemente veniva chiamato “plain-backed thrush”, or Zoothera mollissima,  che si trovavano ad altezze e in habita differenti». I gruppi di tordi che vivevano al di sopra del limite del bosco, cantavano in maniera “dura” e graffiante,  I tordi che vivevano nelle foreste erano più melodiosi.

Ma anche se il canto era diverso, inizialmente i ricercatori non sono riusciti a trovare differenze nemmeno nel piumaggio o nella struttura fisica dei tordi, anche perché studiare, o anche solo avvistare,  un uccello moto elusivo come il tordo di foresta himalayano è stato difficilissimo.

Dopo anni di studio, l team ha confrontato i tordi selvatici, provenienti dall’India e dalla Cina, con esemplari provenienti da 15 musei di tutto il mondo, facendo anche l’analisi del DNA, che ha confermando quel che i ricercatori avevano sospettato sentendo cantare dei tordi così simili ma con canzoni così diverse: i due gruppi nidificano separatamente da diversi milioni di anni. Il team di ricerca internazionale ritiene che le due popolazioni di tordi fossero un’unica specie che si è ramificata ed evoluta per adattarsi al difficile ambiente himalayano e a quello delle foreste più in basso.

«Sono davvero molto diversi, anche se superficialmente sembrano molto simili tra loro – spiega ancora Alström –  Hanno avuto storie evolutive separate per un lungo periodo di tempo. Forse per la stessa durata di tempo che gli esseri umani e scimpanzé si sono  separati l’uno dall’altro»

E alla fine è stata trovata anche qualche differenza fisica: «Il tordo di montagna ha, in proporzione,  le gambe più lunghe e una coda più lunga rispetto l’uccello della  foresta – dice Alström – Sono sicuro che sono adattamenti al suo habitat. Perché le gambe più lunghe sono più utili in ambienti aperti che nella foresta». Ora, in base ai confronti con esemplari museali, Alström ei suoi colleghi dicono che  l’originale “plain-backed thrush”, o Zoothera mollissima era in realtà il tordo montano, «Quindi il tordo alpino mantiene effettivamente mantenere il nome scientifico della specie originaria».

Intanto, nelle loro ricerche oltre il confine indiano, in Cina, i ricercatori hanno scoperto che un’altra popolazione di tordi, precedentemente considerata una sottospecie, merita una sua classificazione. A parte e la hanno chiamata tordo di foresta dello Sichuan, Zoothera griseiceps, perché, oltre ad essere fisicamente e geneticamente distinto dagli altri tordi, ha un canto ancora più musicale rispetto ai suoi parenti che vivono nascosti nella foresta himalayana.

«Così, da questa singola specie ne sono venute fuori tre specie diverse» conclude Alström.

La scoperta ha fatto sensazione tra gli ornitologi e il British Trust for Ornithology ha detto che «Questo tipo di ricerca è importante perché la scoperta di una specie separata può permettere una maggiore protezione per i diversi uccelli e del loro habitat, per esempio, se la nuova specie affronta minacce diverse dai suoi parenti».