Le formiche guerriere e infermiere… e star di Netflix (video)

Le formiche Matabele sono in grado di rilevare le ferite infette delle loro compagne e curarle con trattamento antimicrobico

[5 Gennaio 2024]

Le combattive formiche Matabele (Megaponera analis) vivono in enormi colonie in tutta l’Africa sub-sahariana e hanno una dieta ristretta: mangiano solo termiti. Le loro spedizioni di caccia sono pericolose perché i soldati delle termiti difendono la loro popolazione e per farlo usano le loro potenti tenaglie. Accade quindi spesso che le formiche si feriscano durante la caccia. Ma questa specie costituisce anche l’unico esempio conosciuto (a parte l’uomo) in cui un essere vivente utilizza la “medicina” per salvare la vita di suoi simili.

Nel 2017, Erik Frank, del Département d’écologie et évolution dell’Université de Lausanne (UNIL) e ora alla Julius-Maximilians-’Universität Würzburg (JMU), aveva infatti scoperto che questi imenotteri venivano in aiuto dei feriti in combattimento. Come veri barellieri, le operaie riportavano al nido i soldati amputati (quasi un quarto era uscito dalla battaglia con una o due gambe mancanti), poi leccavano le loro ferite per disinfettarle.

Frank ha dedicato tutta la sua giovane carriera allo studio delle formiche Matabele. Nel 2020 ha firmato l’autobiografia Combattre, sauver, soigner. Une histoire de fourmis  nella quale racconta la sua esperienza di vita nel Parc national de la Comoé, nel nord-est della Costa d’Avorio, il lavoro scientifico sul campo su queste formiche infermiere e guerriere, un’opera che ora è  disponibile anche in formato tascabile per le Éditions CNRS . Le scoperte del biologo su queste sorprendenti creature, al tempo stesso guerriere, soccorritrici e guaritrici, sono al centro dell’attenzione anche nel recente documentario Netflix Life on Our Planet  (episodio 6, dal minuto 26:12) prodotto da Steven Spielberg e narrato da Morgan Freeman.

Frank è anche l’autore principale del nuovo studio “Targeted treatment of injured nestmates with antimicrobial compounds in an ant society”, pubblicato su Nature Communications da un team internazionale di ricercatori guidato da  Laurent Keller, anche lui dell’’UNIL, che dimostra che le formiche Matabele sono in grado di determinare anche quando le ferite sono infette, per trattarle di conseguenza e che «Applicando alle ferite vari composti antimicrobici e proteine ​​secrete dalla ghiandola metapleurica, i lavoratori riducono del 90% la mortalità degli individui infetti».

Ma le formiche operaie come riescono a determinano lo stato di salute dei loro guerrieri menomati? Frank spiega che «Le analisi chimiche realizzate in collaborazione con il professor Thomas Schmitt della JMU hanno mostrato che l’infezione della ferita è associata a cambiamenti specifici nel profilo degli idrocarburi cuticolari, consentendo probabilmente ai conspecifici di diagnosticare lo stato infettivo della ferita e applicare il trattamento antimicrobico appropriato».

Per curare le formiche guerriere, le operaie/infermiere, applicano poi composti antimicrobici e proteine ​​alle ferite infette. Alla JMU evidenziano che «Prendono questi antibiotici dalla ghiandola metapleurica, che si trova sul lato del torace. La loro secrezione contiene 112 componenti, metà dei quali hanno un effetto antimicrobico o cicatrizzante. E la terapia è molto efficace: la mortalità degli individui infetti si riduce del 90%»,

Keller fa notare che «Ad eccezione degli esseri umani, non conosco nessun altro essere vivente in grado di eseguire un trattamento medico delle ferite così sofisticato. Questi risultati hanno un significato medico perché il patogeno principale delle ferite delle formiche, Pseudomonas aeruginosa, è anche una delle principali cause di infezione negli esseri umani e poiché diversi ceppi di batteri sono resistenti agli antibiotici».

Le formiche Matabele sono davvero le uniche ad avere questa capacità infermieristica? Frank  vuole ora verificarlo con altre specie di formiche e altri animali sociali. Vorrebbe anche identificare e analizzare gli antibiotici utilizzati dalle formiche Matabele in collaborazione con team di ricerca chimici e dice che «Potrebbero venire alla luce nuovi antibiotici applicabili anche all’uomo».

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  • Matabele Ant Treats Injured Nestmate with Antimicrobial Compounds