Le anaconde verdi giganti dell’Amazzonia sono due

Scoperta l’anaconda gigante verde settentrionale, una specie precedentemente non documentata ma già a rischio estinzione

[28 Febbraio 2024]

Bryan Fry dell’università del Queensland ha guidato un team di ricercatori che catturato e studiato diversi esemplari della nuova anaconda verde settentrionale (Eunectes akayima) nella regione di Bameno nel territorio dei Baihuaeri Waorani nell’Amazzonia ecuadoriana e che ha poi pubblicato su MDPI Diversity lo studio “Disentangling the Anacondas: Revealing a New Green Species and Rethinking Yellows”

Fry racconta che «Il nostro team ha ricevuto un raro invito dal popolo Waorani per esplorare la regione e raccogliere campioni da una popolazione di anaconde, che si dice sia la più grande esistente. I cacciatori indigeni ci hanno portato nella giungla in una spedizione di 10 giorni alla ricerca di questi serpenti, che considerano sacri. Abbiamo remato in canoa lungo il sistema fluviale e abbiamo avuto la fortuna di trovare diversi anaconda in agguato nelle acque poco profonde, in attesa di preda. Le dimensioni di queste magnifiche creature erano incredibili: una femmina di anaconda che abbiamo incontrato misurava l’incredibile lunghezza di 6,3 metri. Ci sono resoconti aneddotici da parte del popolo Waorani di altri anaconda nell’area che misurano più di 7,5 metri di lunghezza e pesano circa 500 chilogrammi».

La nuova specie di anaconda è stata trovata durante le riprese di National Geographic per la prossima serie di Disney+ Pole to Pole con Will Smith. Fry, un esploratore del National Geographic, era il leader scientifico della spedizione e sottolinea che «Il nostro viaggio nel cuore dell’Amazzonia, facilitato dall’invito del capo Waorani Penti Baihua, è stato un vero e proprio sforzo interculturale. L’importanza dei nostri collaboratori Waorani è riconosciuta dal fatto che sono coautori dello studio»-

Gli scienziati hanno anche deciso di confrontare la genetica dell’anaconda verde con esemplari raccolti altrove dal principale autore del nuovo studio, Jesus Rivas, un esperto di anaconda di fama mondiale della New Mexico Highlands University (NMHU), e di usarli come specie indicatore della salute dell’ecosistema.  alla NMHU dicono che «L’areale dell’Anaconda verde settentrionale si estende dall’Amazzonia ecuadoriana fino alla Guyana francese passando per la Colombia e il Venezuela».

Rivas, professore di biologia della NMHU, ha supervisionato un team di ricercatori e scienziati sudamericani, australiani ed europei negli ultimi 18 anni, mentre un’altra biologa dell’NMHU,  Sarah Corey-Rivas, la coautrice senior dello studio, ha guidato la progettazione genetica, ha progettato nuovi marcatori molecolari e guidato il lavoro di laboratorio nella generazione di sequenze genetiche e ha condotto l’analisi filogenetica producendo gli alberi evolutivi utilizzati per identificare le specie di anaconda.

Sul campo sono stati raccolti campioni di tutte le specie Eunectes provenienti da tutto il loro areale, che comprende 9 Paesi. Rivas sottolinea che «Quello che abbiamo scoperto è che la differenza tra queste specie è sostanziale, la loro divergenza genetica è molto più ampia di quella tra esseri umani e scimpanzé. L’Anaconda verde settentrionale, conosciuta anche come Eunectes akayima, rappresenta un’aggiunta notevole alla biodiversità del Sud America. Il suo areale si estende nelle parti settentrionali del continente, tra cui Venezuela, Colombia, Suriname, Guyana francese e probabilmente la parte settentrionale del Brasile. Il nome deriva dagli indiani caraibici del Venezuela e si traduce approssimativamente in “Il grande serpente”. L’importanza di questa scoperta va oltre l’identificazione di una nuova specie. L’aggiunta dell’Anaconda verde settentrionale sfida e amplia la nostra comprensione della tassonomia e dell’evoluzione dell’anaconda. Lo studio fa luce sulle intricate relazioni tra diverse specie di anaconda, come l’Anaconda verde e l’Anaconda gialla, e ridefinisce la nostra percezione della loro storia evolutiva».

Fry conferma: «La specie di anaconda verde settentrionale  si è differenziata da quella dell’anaconda verde meridionale quasi 10 milioni di anni fa e differiscono geneticamente del 5,5%. E’ piuttosto significativo: per metterlo in prospettiva, gli esseri umani differiscono dagli scimpanzé solo del 2% circa. Questa scoperta è il momento clou della mia carriera».

La Corey-Rivas aggiunge: «La nostra scoperta di questa specie precedentemente sconosciuta di anaconda verde che si è evoluta  segretamente per milioni di anni è molto importante per la comunità ambientalista. Ogni specie di anaconda necessita di un’attenta valutazione del valore di conservazione e delle minacce alla sua esistenza futura. Per i paesi e i territori indigeni sovrani con le specie appena designate, si tratta di un rinnovato appello all’azione per prendersi cura della terra e della sua biodiversità al fine di sostenere questo straordinario predatore. Questo è una specie di campanello d’allarme per impegnarsi a studiare di più la diversità del Sud America».

Gli scienziati sono convinti che «Questa pubblicazione segna una pietra miliare nella ricerca sulle anaconda e fungerà da pietra angolare per le future indagini sulla biodiversità e sull’evoluzione delle iconiche anaconde giganti del Sud America».

Ma Fry ha avvertito che «L’Amazzonia continua ad affrontare minacce ecologiche allarmanti. La deforestazione del bacino amazzonico dovuta all’espansione agricola ha comportato una perdita di habitat stimata tra il 20 e il 31%, che potrebbe avere un impatto fino al 40% delle sue foreste entro il 2050. Un altro problema crescente è il degrado degli habitat dovuto alla frammentazione del territorio, causato dall’agricoltura industrializzata e dall’inquinamento da metalli pesanti associato alle attività minerarie. Anche gli incendi boschivi, la siccità e il cambiamento climatico rappresentano minacce notevoli. Questi rari anaconda e le altre specie che condividono questo remoto ecosistema si trovano ad affrontare sfide significative».

Per questo il prossimo progetto di ricerca del team del professor Fry si concentrerà sull’inquinamento da metalli pesanti in Amazzonia: «Non sono solo questi serpenti giganteschi a dover affrontare minacce ambientali, ma quasi tutti gli esseri viventi nella regione. La scoperta di una nuova specie di anaconda è entusiasmante, ma è fondamentale evidenziare l’urgente necessità di approfondire la ricerca su queste specie ed ecosistemi minacciati. Di particolare urgenza è la ricerca su come i prodotti petrolchimici derivanti dalle fuoriuscite di petrolio stanno influenzando la fertilità e la biologia riproduttiva di questi rari serpenti e di altre specie chiave in Amazzonia».