La tigre di Java non è estinta? (VIDEO)

Il ritrovamento del DNA della tigre di Java potrebbe annunciare il ritorno di una specie ritenuta estinta dagli anni ‘80

[11 Aprile 2024]

La tigre di Java (Panthera tigris sondaica) e la tigre di Bali (P. tigris balica) sono state classificate ufficialmente come estinte nella Lista Rossa IUCN sia nel 2003 che nel 2008 e in Indonesia ormai sarebbero presenti solo pochi esemplari della sottospecie di Sumatra (P. tigris sumatrae), ma successivamente ci sono state segnalazioni occasionali di avvistamenti della tigre di Java, ma senza prove certe.  Ora lo studio “Is the Javan tiger Panthera tigris sondaica extant? DNA analysis of a recent hair sample”, pubblicato recentemente su Orix da un team di ricercatori indonesiani, dice che una di quelle segnalazioni potrebbe essere fondata su prove.

Infatti, i ricercatori hanno valutato una potenziale osservazione di una tigre di Java avvenuta nel 2019 in una piantagione comunitaria vicino al villaggio di Cipendeuy nella foresta di South Sukabumi, a West Java, e un singolo pelo trovato su una recinzione vicina.  La  tigre “estinta” era stata avvistata da TIRipi Yanuar Fajar e da suoi quattro amici dopo la celebrazione del Giorno dell’Indipendenza dell’Indonesia nel 2019, quando incontrarono un grosso felino che vagava nella piantagione comunitaria a Sukabumi, nella provincia di Giava Occidentale. Ripi, un ambientalista, aveva subito contattato Kalih Raksasewu, un ricercatore della Badan Riset dan Inovasi Nasional (BRIN –  l’Agenzia nazionale indonesiana per la ricerca e l’innovazione), avvertendolo che lui e i suoi amici avevano visto un leopardo di Giava in grave pericolo di estinzione, o una tigre di Java ritenuta estinta fin dagli anni ’80. Una decina di giorni dopo Kalih ha visitato il luogo dell’avvistamento con Ripi e i suoi amici e ha trovato una ciocca di peli impigliata nel recinto della piantagione proprio dove la creatura sconosciuta lo aveva saltato. Ha anche registrato impronte e segni di artigli che pensava somigliassero a quelli di una tigre. Poi ha inviato il campione di peli e altri documenti alla Balai Konservasi Sumber Daya Alam (BKSDA – Agenzia provinciale di conservazione) di West Java per ulteriori indagini  e una lettera formale al governo provinciale per richiedere ulteriori indagini.

Un team di ricercatori del BRIN guidato da Wirdateti Wirdateti – il principale autore dello studio – ha eseguito analisi genetiche e ora gli scienziati indonesiani spiegano che «La sequenza del gene del DNA mitocondriale (mtDNA) del citocromo b del presunto pelo della tigre di Java è stata confrontata con quella di un esemplare di tigre di java nel Museo Zoologicum Bogoriense, raccolto nel 1930; come controlli sono stati utilizzati campioni di peli di diverse sottospecie di tigre e del leopardo di Giava (Panthera pardus melas). I risultati hanno mostrato che le distanze genetiche (d) del presunto pelo della tigre di Java con le tigri di Sumatra, Bengala P. tigris tigris e Amur P. tigris altaica e il leopardo di Giava sono 0,074 ± SE 0,009, 0,071 ± SE 0,009, 0,072 ± SE 0,009 e 0,088 ± SE 0,010, rispettivamente, mentre la distanza genetica del presunto pelo della tigre di Giava con l’esemplare del museo della tigre di Java è 0,040 ± SE 0,006. Inoltre, gli alberi filogenetici hanno mostrato che il presunto campione di pelo della tigre di Java appartiene allo stesso gruppo dell’esemplare museeale della tigre di Java, ma è differenziato dalle altre sottospecie di tigre e dal leopardo di Giava. Se la tigre di Java sia ancora presente allo stato selvatico dovrà essere confermato con ulteriori studi genetici e sul campo».

Durante un meeting online ospitato da Mongabay Indonesia, Wirdateti ha sottolineato che «Dopo aver passato vari test di laboratorio, i risultati hanno mostrato che il campione di peli aveva il 97,8% di somiglianze con la tigre di Java» e . Mongabay Indonesia aggiunge che «La tigre di Java, estinta da tempo, potrebbe in qualche modo – miracolosamente – ancora aggirarsi in alcune parti di una delle isole più densamente popolate della Terra».

Kalih  ha spiegato che «Volevo sottolineare che non si trattava solo di trovare una ciocca di peli, ma di un incontro con la tigre di Java in cui cinque persone l’hanno vista. C’è ancora la possibilità che la tigre di Java sia nella foresta di Sukabumi. Se scende al villaggio o alla piantagione comunitaria, potrebbe essere perché il suo habitat è stato disturbato. Nel 2019, quando furono ritrovati i pelii, la regione di Sukabumi era colpita dalla siccità da quasi un anno»..

Il bracconaggio e la perdita dell’habitat a Java, un’isola grande poco più di un terzo dell’Italia  ma dove vivono più del doppio degli abitanti dell’Italia e la metà dei 270 milioni di indonesiani, hanno causato l’estinzione della tigre di Java e finora tutte le segnalazioni di un suo possibile ritorno si erano dimostrate sbagliate, compresa quella fotografica del 2017, diventata virale sui social network, che in realtà mostrava un rarissimo leopardo di Giava. Anche le spedizioni di ricerca fatte a partire dagli anni ’90 non sono riuscite a dimostrare la continua esistenza della tigre di Java.

Ora Wirdateti può dire che «Attraverso questa ricerca, abbiamo stabilito che la tigre di Java esiste ancora allo stato selvatico. Per questo motivo sono necessari ulteriori studi sul campo, come osservazioni attraverso fototrappole, alla ricerca di escrementi o impronte e graffi».

Anche secondo Didik Raharyono, un esperto di tigri di Java che non è stato coinvolto nello studio ma che dal 1997 ha condotto spedizioni di ricerca della tigre con gruppi ambientalisti locali, «Il numero di avvistamenti segnalati in precedenza, insieme alle nuove scoperte scientifiche, deve essere preso sul serio. Invito il ministero dell’ambiente a elaborare e pubblicare una politica sulle misure per trovare e conservare la tigre di Java. La cosa più importante sono i prossimi passi che faremo in futuro».

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