La Regione Umbria vuole i veicoli a motore sui sentieri

Legambiente: una follia! Assurdo disprezzo del patrimonio naturale e boschivo dell’Umbria

[22 Dicembre 2023]

Il Consiglio Regionale dell’Umbria ha approvato un emendamento al Bilancio di previsione 2024 a firma della Consigliera Manuela Puletti della Lega per Salvini, che apre al transito di veicoli a motore sui sentieri, sulle mulattiere sui viali parafuoco e sulle piste di esbosco e di servizio ai boschi e pascoli e Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria, denuncia che «Il governo regionale mentre si adopera per costruire altre strade e superstrade in ogni angolo della regione, ripescando progetti di oltre venti anni fa, fatti da giunte del colore opposto, adesso si vanta perfino di voler permettere che qualunque mezzo a motore possa transitare su sentieri e mulattiere del nostro patrimonio boschivo e forestale, mettendo a rischio ovviamente il turismo lento, sé stessi e le altre attività fatte in quei contesti e portando il traffico perfino sulle sterrate della nostra regione».

La Puletti  non ha proprio il cuire verde che prima vantava l’Umbria e rivendica quanto proposto: «Le montagne e le colline umbre diventano libere di essere vissute, ovviamente nel rispetto dell’ambiente e delle normative vigenti. Finalmente verranno meno le incertezze che hanno portato a ingiuste sanzioni nei confronti di cacciatori, cercatori di funghi e appassionati di motocross. L’emendamento approvato cambierà le regole del vivere la natura. Attraverso questo emendamento sarà possibile transitare con qualsiasi veicolo a motore nei sentieri, nelle mulattiere, nei viali parafuoco dove non siano già poste tabelle di divieto. Questo atto, fortemente voluto dalla Lega e sostenuto dall’intero centrodestra, pone quindi fine ad una normativa che si prestava finora a diverse interpretazioni e che limitava fortemente le potenzialità delle nostre montagne e colline. Con questa novità,  l’Umbria si mette sulla stessa linea di regioni particolarmente sviluppate, come la Lombardia e il Veneto, che hanno già reso possibili i transiti dei veicoli a motore. Così facendo la Lega, da sempre vicina al mondo venatorio, conferma la sua visione di una politica attiva, una politica del fare e delle opportunità. Il bosco e le nostre colline rappresentano una grande risorsa per l’Umbria ed è dovere della politica agevolare mondi importanti ed identitari della storia umbra come quello dei cacciatori, dei cercatori di funghi e dei motociclisti. Farlo con regole chiare e certe rappresenta anche la miglior tutela della natura. La politica del “sì” ha di nuovo vinto rispetto a quella dei “no”, che in nome di un ambientalismo strumentale crea in realtà distanza tra la natura e l’uomo».

Una visione della natura e del paesaggio che definire retrograda non sembra abbastanza appropriato e Zara  fa notare che «I consiglieri regionali fanno finta di non sapere che le strade carrarecce, le mulattiere, i tratturi, i sentieri, le piste e i tratti di viabilità minore extraurbana, sono parte integrante della viabilità forestale, di quella minore storica e della rete escursionistica regionale, sulle quali la Regione Umbria ha investito negli anni ingenti risorse per la loro realizzazione e manutenzione. Tutti questi sentieri attraversano luoghi di grande valore naturalistico, storico e agricolo, per i quali l’Umbria è conosciuta in tutto il Mondo. E soprattutto sono percorsi da un numero sempre maggiore di cicloturisti, escursionisti e appassionati di natura, che scelgono la nostra regione come meta per le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche e non certo per vedersi sfrecciare una specie di fiera motoristica in mezzo ai boschi».

La consigliera leghista risponde sprezzantemente sulla sua pagina Facebook: «Che to dico a fa. Legambiente definisce il mio emendamento sul transito veicolare in alcune aree boschive non tabellate, una follia. Il Partito Animalista Italiano mi scrive per avere i dettagli sull’emendamento stesso esperimendo dissenso… Che vi dico, ce ne faremo una ragione!!

Non accetto lezioni da Legambiente. Io sono per la politica di sviluppo e di buonsenso. Gli estremismi ambientalisti non mi appartengono. Se Legambiente mi critica ho fatto bene!»

Ma Legambiente Umbria non molla e ricorda alla consigliera regionale salviniana e ai suoi colleghi che «Le norme nazionali, indipendentemente dal titolo di proprietà, chiariscono che questa viabilità è vietata al transito ordinario. Alle regioni è demandata la definizione delle modalità di utilizzo, gestione e fruizione tenendo conto delle necessità correlate all’attività di gestione silvo-pastorale e soprattutto della tutela ambientale e paesaggistica».

Il Cigno Verde umbro conclude: «Daremo battaglia contro questa ennesima assurda aggressione al patrimonio naturale dell’Umbria che per strizzare l’occhiolino a qualche categoria di cittadini, mette irresponsabilmente a rischio la nascente e sempre più diffusa economia del turismo lento e anche l’incolumità delle persone, inducendone alcune a percorrere sentieri e mulattiere con qualunque tipo di mezzo. Una follia totale, altro che regalo di Natale».