La prossima pandemia globale sarà un arbovirus?

Malattie sempre più diffuse a causa di cambiamento climatico, crescita demografica e urbanizzazione

[31 Marzo 2022]

Gli arbovirus non sono qualcosa di certamente noto al grande pubblico, ma per quasi 4 miliardi di persone rappresentano una minaccia mortale. Ed è per questo che oggi l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha lanciato la nuva Global Arbovirus Initiative per impedire che causino una nuova pandemia globale.

L’Oms ricorda che «Gli arbovirus più comuni sono infatti alcune delle malattie trasmesse dalle zanzare più pericolose al mondo, come Dengue, Febbre gialla, Chikungunya e Zika. Rappresentano una minaccia per la salute sempre presente e massiccia nelle aree tropicali e subtropicali del pianeta, sebbene ci sia in realtà un numero crescente di focolai di arbovirus in tutto il mondo».

Ogni anno, la febbre dengue infetta 390 milioni di persone nei 130 Paesi in cui è endemica. Può causare febbre emorragica e morte.

La febbre gialla rappresenta un alto rischio di focolai in 40 Paesi e provoca ittero, febbre emorragica grave e morte.

La chikungunya è meno conosciuta, ma è presente in 115 Paesi e causa un’artrite grave e invalidante delle articolazioni.

Il virus Zika ha acquisito notorietà mondiale nel 2016 quando è stato scoperto che causa difetti alla nascita come la microencefalia. E’ stato rilevato in almeno 89 paesi .

Sebbene esista un vaccino per la febbre gialla, per il resto, la migliore protezione è soprattutto prevenire le punture.

Mike Ryan, capo del programma di emergenza dell’Oms, ha spiegato che «Il programma consentirebbe alle autorità sanitarie di affrontare le minacce ampie ma correlate poste da Dengue, febbre gialla, Chikungunya e Zika, in diverse parti del il mondo. Per ciascuna di queste malattie ci sono stati progressi per quanto riguarda diversi aspetti della risposta alla sorveglianza, della ricerca e dello sviluppo. Ma la sostenibilità è spesso limitata alla portata, alla durata dei progetti specifici per la malattia. C’è un’urgente necessità di rivalutare gli strumenti disponibili localmente e come questi possono essere utilizzati per tutte le malattie per garantire una risposta efficiente, pratica basata sull’evidenza, personale attrezzato e formato e coinvolgimento delle comunità».

L’Oms assicura che «L’obiettivo della Global Arbovirus Initiative sarà quello di concentrare le risorse sul monitoraggio del rischio, la prevenzione della pandemia, la preparazione, il rilevamento e la risposta. Data la frequenza e l’entità dei focolai di arbovirus, in particolare quelli trasmessi dalle zanzare Aedes, l’azione internazionale è essenziale. Anche la loro portata sta crescendo, alimentata dal cambiamento climatico, dalla crescita della popolazione e dalla crescente urbanizzazione».

Ryan conclude: «Nonostante le pressioni della pandemia di Covid-19 in corso, l’interesse per l’iniziativa dell’Oms è stato forte nei due anni precedenti il ​​lancio di oggi, perché ci sono crescenti preoccupazioni sulla diffusione della malattia arbovirale  con grandi epidemie regionali che colpiscono le popolazioni meno attrezzate per affrontarle. La chiave del piano dell’Oms è costruire la capacità di affrontare i patogeni arbovirali nei centri sanitari in prima linea, nonché a livello regionale e globale. L’Oms è pronta a guidare e supportare questi piani strategici di preparazione alla pandemia e a costruire una coalizione globale di Paesi e partner per affrontare l’aumento del rischio rappresentato da questi agenti patogeni».