Isola d’Elba: scalinata abusiva sulla costa a poca distanza dalla sede del Parco Nazionale all’Enfola

Legambiente: recrudescenza dell’abusivismo edilizio all’Elba, rafforzare chi lo contrasta

[16 Febbraio 2024]

Quello che ha scoperto la Guardia Costiera di Portoferraio sulla costa del piccolo promontorio dell’Enfola, che alla radice dell’istmo che lo collega al resto dell’Isola d’Elba ospita l’ex tonnara ora sede del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, ha dell’incredibile: «Una scalinata realizzata abusivamente su una scogliera a picco sul mare».

In un comunicato la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Portoferraio spiega che «L’opera abusiva, una scala composta da 8 moduli intervallati da 6 pedane, ancora in fase di realizzazione, è stata scoperta in località Enfola del Comune di Portoferraio, durante i pattugliamenti effettuati dalla dipendente Motovedetta CP 2117. Successivamente, l’equipaggio dell’unità navale, congiuntamente al Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di porto di Portoferraio, ha provveduto dapprima ad effettuare ulteriori controlli consultando applicativi informatici tra cui in particolare il Sistema Informativo Demanio (SID) e, successivamente, a verificare il rilascio di eventuali autorizzazioni.

L’attività investigativa, che ha portato all’individuazione dei presunti trasgressori, si è conclusa con il sequestro delle opere abusivamente realizzate ed il deferimento degli stessi all’Autorità Giudiziaria di Livorno, per violazioni in materia paesaggistica ed ambientale, nonché per abusiva occupazione di pubblico demanio marittimo. Gli accertamenti svolti attengono alla fase delle indagini preliminari ed eventuali responsabilità saranno accertate solo con sentenza irrevocabile. L’attività posta in essere dalla Guardia Costiera di Portoferraio, si inserisce tra i compiti istituzionali del Corpo in materia di polizia demaniale marittima e di tutela dell’ambiente marino e costiero, proseguirà su tutto il litorale di competenza, con l’obiettivo di assicurare la più efficace deterrenza contro ogni forma di aggressione al patrimonio pubblico e garantire la libera fruizione da parte della collettività del demanio marittimo».

Legambiente Arcipelago Toscano si complimenta con la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Portoferraio «Per la brillante operazione che ha portato alla scoperta di un incredibile abuso all’interno del Parco Nazionale e a poca distanza dalla sua sede centrale. Un abuso che, oltre alle norme del Parco, viola anche la normativa nazionale e le Direttive europee Habitat e Uccelli, visto che l’Enfola fa parte della Zona speciale di conservazione (ZSC) e della Zona di protezione Speciale (ZPS) Monte Capanne – Promontorio dell’Enfola».

Il Cigno Verde isolano ricorda che «Il clamoroso intervento della Guardia costiera fa seguito a un altro abuso denunciato nel Parco nel Comune di Capoliveri e Legambiente in questi ultimi anni ha più volte denunciato interventi illegittimi in diverse zone dell’area protetta, a cominciare da Galenzana-Capo Poro. E’ evidente che all’Isola d’Elba – anche all’interno del Parco Nazionale – c’è una ripresa dell’abusivismo edilizio che si presenta anche in forme di clamorosa prepotenza, contando su un’impunità che fortunatamente a volte viene smentita dall’intervento delle forze dell’ordine».

Legambiente conclude: «E’ evidente – come confermato dall’ultimo comunicato congiunto Ente Parco – Carabinieri Forestali – che di fronte a questo attacco alla bellezza dell’Elba le forze che dovrebbero contrastarlo sono insufficienti. Per questo torniamo a rivolgere al governo e al Parlamento un appello perché si rafforzi in uomini e donne e si finanzi in maniera sufficiente e efficace la preziosa attività delle Forze dell’Ordine che sono designate a tutelare il territorio e il mare del Parco Nazionale Arcipelago Toscano».