Investimenti Ue: come utilizzare meglio Fondi strutturali e di investimento e Feis

Importanti per trasporti, energia, ambiente, uso efficiente delle risorse, ricerca e sviluppo

[22 Febbraio 2016]

La Commissione europea, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (BEI), spiega come usare insieme al meglio i fondi e in una nota pubblicata oggi sottolinea che «La priorità assoluta della Commissione Juncker è rilanciare la crescita in Europa e incrementare il numero di posti di lavoro senza creare nuovo debito. Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), fulcro del piano di investimenti per l’Europa, e i Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) svolgono insieme un ruolo cruciale per la creazione di posti di lavoro e la crescita. Obiettivo dell’opuscolo pubblicato oggi è aiutare le autorità locali e i promotori dei progetti a sfruttare appieno le opportunità derivanti dall’uso complementare del FEIS e dei fondi SIE. I due strumenti, pur nella loro diversità, sono complementari tra loro in termini di ratio, concezione e quadro legislativo e si rafforzano a vicenda».

Presentando la pubblicazione, Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per occupazione, crescita, investimenti e competitività, ha ricordato che «Il FEIS è stato creato in modo da garantirne la massima flessibilità e i promotori dei progetti hanno enormi opportunità per richiedere finanziamenti del FEIS e dei fondi SIE. Gli orientamenti che pubblichiamo oggi si rivolgono alle imprese che sono alla ricerca di finanziamenti per progetti e forniscono consulenza su come usare al meglio entrambi gli strumenti».

La Commissaria Ue alla politica regionale Corina Crețu ha evidenziato che «Il conseguimento degli obiettivi del piano di investimenti per l’Europa rappresenta uno sforzo congiunto per il quale è necessario mobilitare tutte le risorse e tutti i protagonisti. Per questo farò in modo che il potenziale di crescita dei fondi SIE venga sfruttato appieno attraverso investimenti strategici, orientati ai risultati, che riceveranno una spinta da un uso maggiore degli strumenti finanziari».

Ambroise Fayolle, vicepresidente della Bei, ha dichiarato: «L’abbinamento tra Fondi strutturali e di investimento europei e FEIS consentirà alla BEI di finanziare la crescita sostenibile in tutti i paesi e le regioni d’Europa. Grazie a un uso complementare delle sovvenzioni UE e dei finanziamenti della BEI, la Banca può raggiungere nuovi beneficiari, in particolare occupandosi di progetti più piccoli raggruppati in piattaforme di investimento».

L’opuscolo fornisce una panoramica di come possa concretizzarsi la complementarità tra il FEIS e i fondi SIE a livello di progetto o tramite uno strumento finanziario come una piattaforma di investimento. L’esperienza che verrà tratta dai casi concreti e le reazioni dei soggetti interessati consentiranno di arricchirlo. Ecco i principali punti:

Che cosa sono i Fondi strutturali e di investimento europei?

Fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) danno un importante contributo agli obiettivi dell’Unione europea per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Nel periodo 2014-2020, 454 miliardi di EUR saranno investiti in 500 programmi concentrati in settori strategici, fondamentali per la crescita, con l’attenzione rivolta soprattutto a ricerca, sviluppo e innovazione, sostegno alle PMI, economia a basse emissioni di carbonio e tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

I fondi SIE sono erogati attraverso programmi pluriennali cofinanziati a livello nazionale, che la Commissione approva e gli Stati membri e le loro regioni attuano in regime di gestione concorrente. Le autorità locali sono responsabili della selezione, dell’attuazione e del monitoraggio dei progetti sostenuti con i fondi SIE.

La riforma del quadro normativo dei fondi SIE per il periodo 2014-2020 comporta tra l’altro che rispetto alle semplici sovvenzioni trovino maggiore spazio gli strumenti finanziari.

Che cos’è il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)?

Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) è il fulcro del piano di investimenti per l’Europa. La Commissione europea e il gruppo della Banca europea per gli investimenti (BEI) hanno varato il FEIS per contribuire a colmare la carenza di investimenti nell’UE mediante la mobilitazione di finanziamenti privati a favore di investimenti strategici.

Con il sostegno del FEIS, il gruppo BEI finanzia progetti economicamente sostenibili, compresi progetti con un profilo di rischio più elevato rispetto alle attività ordinarie della BEI. Un’attenzione particolare è riservata ai seguenti settori chiave: i) trasporti, energia e economia digitale; ii) ambiente e uso efficiente delle risorse; iii) capitale umano, cultura e salute; iv) ricerca, sviluppo e innovazione; v) sostegno alle PMI e alle imprese a media capitalizzazione.

Il regolamento sul FEIS consente di finanziare le piattaforme di investimento, di indirizzare il contributo finanziario a numerosi progetti di investimento con un preciso indirizzo tematico o geografico e di realizzare operazioni con le banche nazionali di promozione.

Quali sono le principali differenze tra i Fondi strutturali e di investimento europei e il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS)?

Sono diversi il profilo di rischio e i criteri. I Fondi strutturali possono finanziare i progetti mediante sovvenzioni e strumenti finanziari e sono attuati in modo decentrato dalle autorità di gestione negli Stati membri. Il FEIS mette a disposizione strumenti di finanziamento del rischio tramite la Banca europea per gli investimenti.

Qual è il vantaggio della complementarità tra FEIS e fondi SIE?

La complementarità strategica tra fondi SIE e FEIS può sostenere l’impegno collettivo e coordinato volto a contrastare il calo degli investimenti in Europa in generale o in una determinata regione.

I fondi SIE e il FEIS possono mobilitare investimenti aggiuntivi integrandosi a vicenda e ottimizzando l’addizionalità degli investimenti. La ratio, la concezione e il quadro legislativo di questi fondi li rendono complementari. Pur nella loro diversità si rafforzano a vicenda.

La complementarità si può concretizzare in molti modi, in funzione dell’investimento. L’uso complementare dei fondi SIE e del FEIS può essere particolarmente interessante in determinati paesi o settori in cui i Fondi strutturali offrono ampie opportunità e in cui il FEIS da solo non è stato ancora pienamente mobilitato.

Qualsiasi progetto che sia sostenibile sotto il profilo economico, potenzialmente in grado di favorire la crescita e l’occupazione nell’UE e coerente con le priorità di investimento dell’UE può beneficiare di un finanziamento sia del FEIS sia dei fondi SIE. I promotori dei progetti dovrebbero avvalersi del Polo di consulenza e contattare la BEI per sapere se e come poter utilizzare in modo complementare i fondi.

Quali sono le diverse forme di uso complementare tra fondi SIE e FEIS?

Esistono diverse possibilità di uso complementare dei fondi SIE e del FEIS. Si rinvia all’opuscolo per una spiegazione esauriente delle diverse forme di uso complementare finora individuate. Di seguito ecco una panoramica:

1 – Complementarità tra fondi SIE e FEIS a livello di progetto

2 – Complementarità tra fondi SIE e FEIS a livello di progetto mediante uno strumento finanziario

3 – Complementarità tra fondi SIE e FEIS per il finanziamento delle PMI con il seguente meccanismo, ossia uso degli strumenti finanziari dell’UE per fornire garanzie agli intermediari mediante anticipi (front-loading) del FEIS

I fondi SIE possono contribuire al FEIS? Il FEIS può essere utilizzato come cofinanziamento nazionale in un programma dei fondi SIE?

Le risorse destinate a programmi dei fondi SIE non possono essere trasferite direttamente al FEIS. Data la natura e la struttura del FEIS, il suo sostegno a un progetto non può valere come cofinanziamento nazionale di un programma dei fondi SIE.

Ciò non toglie che il cofinanziamento nazionale di un programma dei fondi SIE possa comunque essere fornito attraverso un altro prodotto finanziario BEI/FEI, ovvero sotto forma di prestito per un programma strutturale o di intervento a livello di progetto.

Esiste anche la possibilità che, in determinate circostanze, le risorse supplementari ottenute per effetto leva e mobilitate grazie a interventi tra loro complementari dei fondi SIE e del FEIS possano essere fatte valere come cofinanziamento nazionale di un programma dei fondi SIE.

Chi decide se i progetti possono beneficiare di finanziamenti del FEIS o dei fondi SIE? Qual è la procedura di approvazione?

Per ulteriori informazioni sul processo di selezione dei progetti FEIS cliccare qui, mentre per ulteriori informazioni sull’accesso ai fondi SIE cliccare qui.

I promotori dei progetti dovrebbero contattare il Polo europeo di consulenza sugli investimenti per ulteriori informazioni.

Come si applicano le norme sugli aiuti di Stato in caso di uso complementare dei fondi SIE e del FEIS?

Le norme sugli aiuti di Stato dell’UE ben si coniugano con l’obiettivo del piano di investimenti che punta a ovviare ai fallimenti del mercato e a mobilitare gli investimenti privati. I fondi SIE erogati alle imprese, salvo se concessi a condizioni di mercato, possono costituire un aiuto di Stato soggetto alle norme sugli aiuti di Stato dell’UE. Il FEIS non costituisce aiuto di Stato e non è soggetto alle norme sugli aiuti di Stato dell’UE.

La Commissione valuterà i fondi SIE che possono configurarsi come aiuti di Stato in base alla disciplina ammodernata sugli aiuti di Stato dell’UE. Per agevolare l’utilizzo del FEIS la Commissione valuterà prioritariamente la conformità dei fondi SIE alle norme sugli aiuti di Stato secondo una procedura accelerata. L’obiettivo della Commissione è completare la valutazione entro sei settimane dal ricevimento della notifica completa inviata dallo Stato membro.

Dove possono trovare aiuto i promotori dei progetti per strutturare le loro proposte?

I promotori dei progetti dovrebbero sfruttare appieno il polo europeo di consulenza sugli investimenti, portale che dà accesso a consulenza e supporto di natura tecnica e amministrativa in tema di investimenti. Il polo, progettato dalla Commissione europea in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, aiuta le autorità pubbliche e i promotori dei progetti a individuare, elencare in ordine di priorità, elaborare, strutturare e attuare i progetti strategici e consente loro un uso più efficiente dei fondi dell’UE mediante la mobilitazione di capitali privati. Fa parte di questo sportello unico il “fi-compass”, servizio di consulenza sugli strumenti finanziari dei fondi SIE.

Infine il portale dei progetti di investimento europei (PPIE) è un nuovissimo portale web che permette ai promotori di progetti, pubblici o privati, aventi sede nell’UE di mettersi in contatto con potenziali investitori in tutto il mondo. Il portale, gestito dalla Commissione europea, aiuterà i promotori a accedere a un’ampia rete di investitori, consulenti e servizi di consulenza da cui potranno ricevere assistenza per strutturare e finanziare un determinato progetto.