Il XIV Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno all’associazione Sentieri Alta Val Malone

Hanno fatto rivivere il loro territorio passo passo. Le iniziative del VII Festival della virtù civica

[27 Novembre 2023]

E’ stato assegnato all’Associazione Sentieri Alta Val Malone, della provincia di Torino, il Premio “Luisa Minazzi – Ambientalista dell’anno”, giunto alla sua XIV edizione. La cerimonia di consegna del Premio si è tenuta oggi pomeriggio, 24 novembre, a Casale Monferrato (AL), la città piemontese teatro da alcuni anni dell’importante riconoscimento promosso da Legambiente e dalla rivista La Nuova Ecologia insieme al Comitato organizzatore di Casale Monferrato (AL), all’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po piemontese e al Comune monferrino.

Ricevendo il premio, Mauro Salot, presidente dell’associazione cha ricordato che «L’Alta Val Malone nel tempo è stata abbandonata e nel giro di sessant’anni il territorio, fino ad allora curato, si è completamente rimboschito. E i sentieri che collegavano le tante borgate che costituiscono i comuni di Corio e Rocca Canavese erano diventati impraticabili. Nel 2007 abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa. All’inizio eravamo pochi e derisi. Un sentiero riaperto è però non soltanto una via di comunicazione, ma anche sociale e culturale. Così, i sentieri sono diventati due e poi tre e pian piano le forze vive della nostra società si sono aggregate. Aldilà dei 170 chilometri di sentieri recuperati, del racconto che ne facciamo e del sistema di accoglienza che abbiamo sviluppato, il nostro più grande successo è aver fatto capire alle persone che stiamo lavorando per il bene collettivo. Come diceva Jean Giono, immaginare è scegliere l’avvenire. Noi a questo ci ispiriamo»,

Oggi l’Associazione Sentieri Alta Val Malone ha 800 soci sostenitori e 60 i volontari che lavorano per il ripristino della rete dei percorsi e stanno rilanciando l’area, conservando, valorizzando e comunicando l’intero patrimonio paesaggistico, escursionistico e storico.

Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, ha sottolineato che «La realtà premiata quest’anno che ha al centro il recupero della viabilità pedonale dell’Alta Val Malone (TO) e le storie finaliste del Premio intitolato a Luisa Minazzi 2023 sono tutti esempi di virtù civica e modelli della transizione ecologica dell’Italia Siamo orgogliosi del riconoscimento che continuiamo ad assegnare alle storie di donne e di uomini della società civile, del mondo della ricerca, delle istituzioni e dell’imprese accomunati dalla solidarietà, dall’impegno per l’interesse comune, dalla tutela della legalità e dell’ambiente. Un premio che ci permette anche di tenere alta l’attenzione sulla lotta all’amianto, killer silenzioso che a 30 anni dalla sua messa al bando continua a causare vittime, contro cui Luisa Minazzi si è battuta per tutta la sua vita, in qualità di docente e assessora all’ecologia; e per il quale continuiamo a chiedere al Governo provvedimenti incisivi, e non più prorogabili, nella direzione della messa in sicurezza e la bonifica degli edifici e dei territori contaminati e della promozione di campagne di informazione e sensibilizzazione ad hoc rivolte ai cittadini e alle cittadini».

Secondo Francesco Loiacono, direttore di La Nuova Ecologia, «Anche quest’anno la vita e l’impegno degli otto candidati al Premio Luisa Minazzi testimoniano quanto i singoli possano fare per proteggere, valorizzare e promuovere l’ambiente e il territorio in cui vivono. Storie come le loro sono spesso lontane dai riflettori e proprio per questo è importante metterle in luce, perché siano da ispirazione a chi ha voglia di impegnarsi nel quotidiano per la transizione ecologica e per un mondo in pace».

La presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Alice De Marco. Ha evidenziato che «Ogni edizione del Premio Ambientalista dell’Anno è una grande scoperta e soddisfazione. Per il Piemonte un riconoscimento importante soprattutto per un territorio, quello casalese, simbolo della lotta all’amianto – per altro non ancora finita-, di resilienza e di ripartenza di un’intera comunità. Con l’Associazione Sentieri Alta Val Malone il premio torna ad una realtà piemontese dopo il 2019 con l’esperienza della Cartiera Pirinoli. Un progetto di sviluppo locale che, passo dopo passo, costruisce «sentieri per andare lontano». La cura del territorio passa dalla conoscenza e Mauro Salot e il suo gruppo si impegnano ogni giorno a ripristinare i sentieri per la corretta e sostenibile fruizione del territorio montano».

Il Premio, che dal 2012 è intitolato a Luisa Minazzi, morta nel 2010 di mesotelioma a soli 57 anni, dopo una vita spesa in trincea a difesa dell’ambiente come direttrice didattica, attivista e amministratrice comunale, punta infatti a valorizzare persone impegnate per il benessere della comunità, la diffusione del messaggio ambientale, l’innovazione d’impresa, la salvaguardia del territorio.

Consegnando il premio, il sindaco della Città di Casale Federico Riboldi ha detto: «Oggi ha compimento il percorso della quattordicesima edizione di un premio che negli anni ha saputo offrire riflessioni, spunti e interazioni con personalità di alto profilo che hanno influito positivamente, con il loro apporto, al dibattito e all’innovazione sostenibile. Essere nella short list di questo prestigioso premio è, di per sé, un riconoscimento a un’attività di altissimo valore: annualmente il Premio Luisa Minazzi Ambientalista dell’anno contribuisce divulgare e a diffondere conoscenze ed esperienze che hanno creato, sin dalla prima edizione, un patrimonio di assoluto valore per tutta la collettività. Congratulazioni ai vincitori, con l’augurio che il loro contributo possa brillare sempre più a vantaggio di tutta la società».

L’assessora all’ambiente della Città di Casale Cecilia Strozzi ha aggiunto:«Questo premio è un evento d’eccezione che offre ai nostri concittadini un momento irripetibile di confronto e formazione, apprezzabile e lodevole che ci auguriamo possa essere fonte di ispirazione per tutti»

Il “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” è stato accompagnato dal Festival della virtù civica, alla settima edizione ed organizzato tra le colline del Monferrato con l’intento di amplificarne il messaggio.

Dopo una riuscita anteprima a settembre e alcuni appuntamenti ad ottobre, il Festival è entrato nel vivo questa settimana con incontri che hanno coinvolto in particolare le scuole di Casale Monferrato. Il 20 novembre, all’Istituto comprensivo Francesco Negri, ci si è confrontati sui «Cittadini del presente. Seminario di formazione sull’insegnamento dell’educazione civica», con la moderazione di Marco Fratoddi e gli interventi di Daniela Montanucci, Cinzia Bonadio, Lilly Cacace e Silvia Marzo. Il 21 novembre, nel giardino del chiostro di Santa Chiara, le bambine e i bambini della scuola dell’infanzia Il Piccolo Principe sono stati protagonisti di una colorata e allegra Festa dell’albero. Sempre il 21 novembre, all’Istituto di Istruzione superiore Leardi, una delegazione di ricercatori del Politecnico di Torino ha incontrato alcune classi degli istituti secondari di secondo grado della rete Scuole insieme, per approfondire con i ragazzi il tema di stretta attualità dell’inquinamento da microplastiche. Il Politecnico di Torino ha infatti collaborato con Rete Scuole Insieme – AfeVA, Ecofficina S.r.l. e Legambiente Circolo Verdeblu, alla realizzazione della mostra «Plastiche», una exhibit interattiva multimediale per scoprire, giocando, il mondo delle plastiche e come evitare che inquinino il pianeta, in corso fino al 29 novembre (dal lunedì al venerdì per le scuole, sabato e domenica aperta al pubblico) presso la ex Chiesa Mater Misericordiae, in piazza San Domenico a Casale.

Il  22 novembre gli studenti dell’Istituto di Istruzione superiore Sobrero si sono cimentati, in un laboratorio con la consulenza scientifica dell’istituto Crea – Centro Ricerca Foreste e Legno, nel calcolo per «La cattura del carbonio nella Foresta condivisa del Parco del Po piemontese».

Il 23 novembre, sempre al Sobrero, è stato presentato il progetto «Manta River project 2, la ricerca delle microplastiche nel fiume Po. Una bella collaborazione per conoscere meglio l’ambiente». A cura di tecnici dell’Autorità di Bacino del fiume Po, ha visto la collaborazione nelle attività di raccolta campioni per i monitoraggi dell’associazione Amici del Po. L’evento è stato fatto in collaborazione con l’Ente di gestione delle aree protette del Po piemontese.

Il Festival si è concluso il  25 novembre all’Istituto di Istruzione superiore Balbo a Lanza, con un incontro con la Cooperativa Girolomoni, candidato al Premio Ambientalista dell’anno, e all’Istituto di Istruzione superiore Leardi, con “L’oceano ha bisogno di noi. Le decisioni che prenderemo nei prossimi anni condizioneranno la vita sul nostro pianeta. Ognuno di noi può fare la differenza”, un approfondimento sugli inquinamenti da plastiche durante il quale interverranno le ricercatrici del Politecnico di Torino Tonia Tommasi e Rossana Bellopede, Mariasole Bianco presidente di Worldrise e candidata al Premio Ambientalista dell’anno, Alice De Marco, presidentessa di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e portavoce Goletta dei laghi e Goletta verde.

Monica Perroni, direttrice dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese ha detto che «L’Ente-Parco sostiene da sempre il Festival della Virtù Civica. Quest’anno, in particolare, ha organizzato numerosi eventi con la presenza del proprio personale presso le scuole delle nostre aree protette ed insieme alle associazioni per piantare alberi e arbusti in occasione della Festa Nazionale dell’Albero, con l’intento di ricordare l’importanza dei servizi ecosistemici offerti dalle piante. Altro evento organizzato dall’Ente Parco durante il Festival il convegno dedicato al tema delle micro-plastiche nel fiume. Viva la virtù civica!»,

Vittorio Giordano e Marco Fratoddi, coordinatori del “Premio Luisa Minazzi – Ambientalista dell’Anno” e del Festival della virtù civica hanno concluso: «Gli oltre 4.500 voti complessivamente espressi da tutta Italia testimoniano quello che noi sosteniamo da sempre, e cioè che tutti i candidati sono in realtà vincitori –In quattordici edizioni abbiamo costruito un Albo d’oro di storie che scaldano il cuore, che coinvolgono, che hanno un impatto positivo e che, soprattutto, dimostrano che ognuno può fare la differenza. Per questo, ringraziamo, accanto all’Associazione Sentieri Alta Val Malone, la Cooperativa agricola Girolomoni che coltiva attenta alla biodiversità, Antonio Lancellotta che raccoglie gli agrumi pensando di produrre l’energia che gli serve con l’agrivoltaico, Mariasole Bianco che guarda all’oceano insegnando ad averne cura, Maria Cristina Ribera che esige che siano puniti i reati contro l’ambiente, Nicola Lamberti che pensa che lo spreco alimentare non possa più trovare nessuna giustificazione, Paola Michelozzi che ricerca come eliminare le cause ambientali che inducono malattie, Mao Valpiana che pensa che la guerra si possa fermare non con le armi ma con la solidarietà, la convivenza, la nonviolenza».