Il cambiamento climatico aumenta le minacce alla salute delle piante

Le 5 malattie più pericolose: Peronospora delle patate, Ruggine del caffè, Appassimento del fusarium della banana, Xilella, Peronospera della vite

[13 Maggio 2022]

Le piante sono i nostri migliori amici e i nostri principali alleati nella nostra vita sulla Terra. Forniscono il 98% dell’ossigeno che respiriamo e l’80% del cibo che mangiamo. Tuttavia, spesso le  diamo per scontate, non rendendoci conto dell’importanza di mantenerle sane.

Il mondo ha celebrato il primo International Day of Plant Health (IDPH) e il direttore generale della Fao, QuU Dongyu, ha chiesto «Maggiori investimenti per l’innovazione, in un settore fondamentale per sostenere la sicurezza alimentare e trasformare il modo di produrre, distribuire e consumare il cibo. Sono necessari investimenti in ricerca, sviluppo delle capacità e divulgazione. Dobbiamo continuare a innalzare l’importanza globale della salute delle piante per trasformare i sistemi agroalimentari, al fine di renderli più efficienti, più inclusivi, più resilienti e più sostenibili».

I 5 obiettivi della Giornata internazionale della salute delle piante sono: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salute delle piante, per conseguire gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile, soprattutto l’SDG 2 (Fame zero); sostenere campagne per ridurre al minimo il rischio di diffusione delle infestazioni parassitarie a seguito di commerci e viaggi, migliorando il rispetto delle norme internazionali in materia fitosanitaria; rafforzare il monitoraggio e i sistemi di allerta rapida per proteggere le piante le la loro salute; favorire una gestione sostenibile di parassiti e pesticidi, per garantire la salute delle piante e, al tempo stesso, proteggere l’ambiente; promuovere gli investimenti in campo fitosanitario, a favore di innovazione, ricerca, sviluppo delle capacità e divulgazione.
La Fao ha identificato numerose priorità in materia di salute delle piante, come «Promuovere lo sviluppo e l’attuazione delle norme internazionali sulle misure fitosanitarie per proteggere le risorse vegetali mondiali e favorire, al tempo stesso, la sicurezza degli scambi; mirare a una gestione sostenibile dei parassiti e dei pesticidi, tramite la promozione di una tutela verde e digitale delle piante; creare ambienti favorevoli alla salute delle piante, migliorando la salute di semi, suoli e impollinatori».

L’agenzia Onu ha insistito sulla grande sfida rappresentata dalla tutela della salute delle piante, e sul ruolo fondamentale dei molti attori coinvolti: «I governi devono rendere prioritaria la salute delle piante e la sua gestione sostenibile, elaborando  politiche e normative; il mondo accademico e le istituzioni di ricerca devono offrire soluzioni fondate sulla scienza; le organizzazioni non governative, il settore privato e le organizzazioni per la raccolta delle risorse devono contribuire a sviluppare le capacità e offrire assistenza tecnica e finanziaria, a sostegno delle migliori pratiche, per prevenire e gestire le infestazioni parassitarie e le fitopatie».
La Fao vede nella Giornata internazionale della salute delle piante – istituita a marzo dall’Assemblea generale dell’Onu su richiesta dello  Zambia de grazie a una risoluzione presentata da Bolivia, Finlandia, Pakistan, Filippine e Tanzania – «Un contributo positivo per sconfiggere la fame mondiale, dato che fino al 40% delle colture alimentari viene perso, ogni anno, a causa di fitopatie e infestazioni parassitarie». I parassiti e le malattie delle piante non conoscono confini. In un mondo altamente globalizzato e interconnesso, non sorprende che possano spostarsi e colonizzare nuove regioni. La Fao sottolinea che «Questa diffusione è aggravata dal cambiamento climatico, che crea condizioni favorevoli alla presenza di questi organismi nocivi e alla sopravvivenza di alcune fitopatie in nuove regioni. Il cambiamento climatico ha già contribuito, ad esempio, ad ampliare l’areale ospite di parassiti e alla loro distribuzione, in particolare per il punteruolo rosso della palma, il verme dell’esercito, la mosca della frutta, la locusta del deserto e lo smeraldo boreale. L’aumento del numero di organismi nocivi costituisce una notevole minaccia per l’ambiente, poiché questi, in particolare gli organismi invasivi, possono causare perdite significative di biodiversità».

La Fao evidenzia 5 malattie sempre più pericolose che minacciano la salute delle piante:

Peronospora delle patate. E’ una malattia che attacca patate e pomodori ed è causata dal fungo Phytophthora infestans. Nei pomodori, la malattia provoca lesioni su foglie, piccioli e steli, mentre i tuberi di patata mostrano marciume fino a 15 millimetri di profondità. Il fungo si adatta molto facilmente alle condizioni mutevoli e preferisce le stagioni calde e umide. Il cambiamento climatico crea condizioni favorevoli alla sua proliferazione in tempi e luoghi diversi. Per esempio, in Egitto le condizioni meteorologiche sempre più calde e umide sono propizie alla comparsa di focolai di peronospera delle patate e permettono all’agente patogeno di moltiplicarsi più velocemente durante la stagione di crescita delle coltivazioni.

Ruggine del caffè. Questa malattia fungina, nota anche come Hemileia vastatrix, attacca le foglie della pianta del caffè. Si manifesta prima come macchie gialle e poi si trasforma in una polvere giallo-arancio che contamina facilmente altre piante di caffè. Dato che la malattia è in grado di adattarsi a climi diversi, la ruggine delle foglie di caffè è uno dei principali problemi affrontati nella produzione di caffè in tutto il mondo. Il riscaldamento globale sembra aiutare a ridurre il periodo di incubazione dell’agente patogeno, il che significa che durante una stagione di crscita possono svilupparsi più generazioni.

Appassimento del fusarium della banana.  E’ una malattia fungina letale causata da un fungo del suolo, il Fusarium oxysporum TR4. Il fungo entra nel banano attraverso le radici e impedisce il flusso di acqua e sostanze nutritive alle cellule della pianta, provocando la progressiva distruzione delle foglie. La malattia alla fine porta alla morte della pianta. Le alte temperature e gli eventi meteorologici estremi come i cicloni, due impatti comunemente legati ai cambiamenti climatici, possono aumentare il rischio di malattia dell’appassimento causato dal fusarium delle banane.

Xylella fastidiosa. E’ un batterio trasmesso da diverse specie di insetti succhiatori di linfa, come le cicaline, che infettano molte colture di rilevante interesse economico (vite, agrumi, olivo, mandorlo, pesco, caffè e piante ornamentali e forestali). Il batterio impedisce all’ospite di assorbire l’acqua, il che alla fine provoca l’essiccazione interna. La Xylella si trova principalmente nelle Americhe, nell’Europa meridionale – con infestazioni anche in Italia –  e nel Vicino Oriente, ma può diffondersi oltre il suo attuale areale. La recrudescenza delle popolazioni di insetti vettori potrebbe portare a una significativa diffusione della malattia.

Peronospora della vite. E’ una malattia fungina della vite estremamente grave causata dal fungo Plasmopara viticola. Può portare a notevoli perdite di raccolto. Il patogeno attacca le parti verdi della vite, in particolare le foglie, e provoca lesioni angolari, giallastre e talvolta oleose situate tra le nervature. L’aumento della temperatura dell’aria favorisce l’insorgenza della malattia. Il cambiamento climatico sta causando cambiamenti nelle temperature in molte regioni, il che aumenta il rischio di gravi focolai di peronospora della vite.