Galenzana, il comunicato del ministero dell’Ambiente sulla sentieristica era un falso

Legambiente Arcipelago Toscano: «Chi intorbida le acque?»

[18 Febbraio 2016]

«E’ un falso di cattiva fattura e discutibile sintassi il presunto comunicato del Ministero dell’Ambiente dal titolo: “Fruibilità ambientale, a Galenzana (Isola d’Elba) irregolarità lungo la sentieristica”». È quanto comunicato oggi alla nostra redazione da Salvatore Bianca, dell’ufficio stampa del ministero dell’Ambiente

«Il testo che viene millantato come proveniente da una mail dell’Ufficio Stampa del Ministero dell’Ambiente è totalmente inventato», specifica Bianca. Greenreport, che ha seguito sin dall’inizio lo svolgersi delle vicende a Galenzana, ha pubblicato l’ultima notizia sul tema il 15 febbraio: la fonte non risale al comunicato incriminato – che non è mai stato ricevuto dalla redazione –,  ma da altri autorevoli giornali locali (come il Tirreno, Elbareport, QuiNews Elba, TEnews) che riportavano le dichiarazioni come provenienti dal ministero dell’Ambiente. A seguito di ulteriori verifiche, ci risulta che originariamente la mail sia giunta alle redazioni da account “ufficiostampa@minambiente.it”, che risulta tra gli indirizzi mail dell’ufficio stampa del ministero dell’Ambiente: che sia stata opera di hacker, e – eventualmente – perché?

Appurato che il comunicato era un falso, da chi provenivano dunque quelle parole? Se lo domandano oggi anche da Legambiente Arcipelago Toscano: «Il Ministero dell’ambiente smentisce di aver inviato un comunicato – che era sembrato subito anomalo nella tempistica e nelle modalità – in risposta ad una interrogazione su Galenzana presentata dagli onorevoli  Ermete Realacci e Marisa Nicchi.

Gli stessi due parlamentari, da noi sentiti – proseguono gli ambientalisti – avevano subito espresso sorpresa sul fatto che il ministero avesse emesso un comunicato stampa prima di rispondere ufficialmente, per questo abbiamo inviato loro la rassegna stampa e crediamo che attraverso questa sia stato interessato il ministero.

Detto questo, sarebbe bene che i giornali che hanno ricevuto la e-mail con il presunto comunicato del ministero risalissero alla fonte di chi ha confezionato questa polpetta avvelenata che, evidentemente, non ha nessuna voglia di risolvere il pasticcio di Galenzana ma vuole solo pescare nel torbido». Adesso da Roma proveranno a fare chiarezza: «Il Ministero denuncerà l’accaduto alle autorità competenti», conclude Bianca.