Conferenza Regioni: «Sempre più urgenti le soluzioni per la gestione della fauna selvatica»

Le “soluzioni”di Caner: braccate ovunque e caccia nelle aree protette

[31 Marzo 2022]

I peggiori timori delle associazioni ambientaliste si stanno concretizzando: Federico Caner, assessore leghista all’agricoltura della Regione Veneto e  coordinatore della commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, ha annunciato che «Agricoltura sostenibile e fauna selvatica sono stati al centro oggi di un incontro con la commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni e il sottosegretario del Ministero della transizione ecologica Vannia Gava. Bisogna trovare delle soluzioni. Il Governo si è reso disponibile, riconoscendo che siamo in una situazione di assoluta emergenza. Quindi abbiamo approfondito alcune delle maggiori criticità dovute ai danni provocati dalla mancata gestione della fauna selvatica.Le proposte presentate delle Regioni intendono affrontare questi problemi da subito, e dare così risposte immediate al settore agricolo e zootecnico, evidenziando come questi, più di altri, subisca il caro energia e di materie prime provocato dalla guerra in Ucraina».

Il problema è che Caner e i suoi colleghi – e a quanto pare anche il governo – intendono affrontare la nuova realtà con i vecchissimi strumenti che la hanno determinata e aprendo le porte alle richieste dell’estremismo venatorio, facendo passare per gestione venatoria quello che è un fallimento che è sotto gli occhi di tutti.

Infatti Caner ha concluso: «Le Regioni concordano sulla necessità di provvedimenti immediati e d’urgenza che prevedano, tra l’altro, dei piani di controllo con braccata, l’ampliamento dell’attività venatoria per gli ungulati, nelle zone protette la possibilità di intervento, il recupero certo dei danni pensando anche alle risorse delle concessioni governative, ad una riforma dell’Ispra su base regionale, del nuovo personale per la vigilanza venatoria e un suo coordinamento sul territorio. Ora attendiamo da parte del Governo delle risposte veloci e positive sulle proposte presentate».

Se queste proposte passassero sarebbe una completa deregulation venatoria e la “medicina”, quella che secondo Caner dovrebbe essere la cura da cavallo, finirebbe, dati e studi scientifici alla mano, per far incrementare le popolazioni di cinghiale, essendo le braccate il mezzo meno efficiente e più dannoso per gestire i cinghiali e che in realtà, destrutturando i branchi, ne favorisce la proliferazione. Ma evidentemente (anche pensando a eliminare un po’ di lupi, vero pallino fisso della Lega e non solo), l’approccio ideologico, disinformato e disinformante  sulla fauna va per la maggiore nelle stanze delle Regioni, del Parlamento e del governo. E, dopo aver messo l’ambiente in Costituzione, si è imbracciata subito la doppietta.