Botanica: le 10 nuove specie più interessanti del 2023 secondo i Kew

Piante sotterranee, licheni antartici, orchidee vulcaniche e salvate dagli uccelli e una pianta forse carnivora

[12 Gennaio 2024]

Secondo i Royal Botanic Gardens – Kew, quello finito da poco «E’ stato un altro anno eccellente! Nel 2023, 74 piante e 15 funghi sono stati denominati da botanici e micologi qui al Kew e dalle nostre organizzazioni partner in tutto il mondo. Abbiamo visto di tutto, dai funghi microscopici che crescono sui licheni in Antartide, a un imponente albero gigante nella foresta pluviale del Camerun, del peso di 7-8 tonnellate».

Il rapporto “State of the World’s Plants and Fungi”  del 2023 ha evidenziato che «Tre specie di piante non descritte su quattro sono a rischio di estinzione, mentre probabilmente ci sono più di 2 milioni di specie di funghi ancora da scoprire. Molte delle nuove specie che stiamo scoprendo  sono conosciute da un solo individuo sopravvissuto. Altre le  troviamo in un’area di habitat destinata alla distruzione». Ma ali Kew dicono che c’è anche molto di cui essere ottimisti: «Con le nostre partnership internazionali proteggiamo nuove specie ovunque possibile, sia incorporando il loro habitat nella nostra rete di Important Plant, sia conservando i loro semi attraverso la Millennium Seed Bank Partnership a Wakehurst. Abbiamo il modo di salvare le nuove specie più minacciate in arrivo, ma solo se riusciamo a trovarle in tempo».

L’elenco  delle 10 specie più interessanti scoperte nel 2023 celebra la straordinaria diversità delle meraviglie della natura, le persone che le hanno trovate e le informazioni che possono aiutarci a garantire che queste nuove meraviglie non vadano perse.

Ecco la top 10 del 2023 secondo i Kew:

Diamo un’occhiata.

1 L’orchidea salvata da un uccello –  Aeranthes bigibbum 

Una piccola riserva in Madagascar è gestita da un gruppo di abitanti di un villaggio con la speranza di proteggere l’Euryceros prevostii, uno splendido uccello dal becco blu, in via di estinzione. I visitatori accorrono per edere questo raro animale che porta reddito agli abitanti dei villaggi e incentiva la protezione della foresta.  E’ in questo minuscolo lembo di foresta che Johan Hermans di Kew  e i suoi collaboratori botanici malgasci hanno trovato Aeranthes. bigibbum , un’orchidea epifita che trascorre la sua vita crescendo sopra altre piante. Se non fosse stato per la cura e l’amore per un uccello unico, è probabile che questa foresta sarebbe scomparsa molto tempo fa, portando con sé la sua vita vegetale. Prendersi cura di una specie può proteggere innumerevoli altre che condividono la sua casa.

2 Alberi sotterranei dell’Angola –  Baphia arenicola  e Cochlospermum adjanyae

Tanta vita vive nel sottosuolo. Le piante non fanno eccezione. Durante un’indagine della National Geographic Expeditions nella remota Angola, David Goyder di Kew  ha trovato due nuove specie di alberi sepolti nelle sabbie del Kalahari. Gli alberi conosciuti in questa regione hanno fino al 90% della loro massa corporea in profondità sotto la superficie. Baphia arenicola  appartiene alla famiglia dei fagioli e si chiama letteralmente “che cresce sulla sabbia”, mentre Cochlospermum adjanyae prende il nome da Adjany Costa, una collega angolana premiata per i suoi successi con il premio UN Young Champions of the Earth Africa 2019.

3 Dopotutto non è un fungo così pericoloso:  Lichtheimia koreana 

Delle sei specie di funghi Lichtheimia già conosciute, tre possono causare spiacevoli malattie umane, da infezioni polmonari a gravi lesioni cutanee. Siamo grati quindi che l’ultima aggiunta a questo genere, trovata negli scarti di soia in diverse province della Corea del Sud dal micologo dei Kew Paul Kirk, non sia così imparentata con i suoi cugini patogeni e ponga preoccupazioni minime per la salute. I parenti di L. koreana  sono stati trovati in tutto il mondo: nel suolo, nei prodotti alimentari, negli invertebrati e persino nelle feci. Spesso troviamo qualcosa che non comprendiamo ancora appieno nei luoghi più inaspettati.

4 Un’orchidea che vive in cima a un vulcano –  Dendrobium azureum 

Una spedizione scientifica sull’isola vulcanica indonesiana di Waigeo sperava di riscoprire un’orchidea blu perduta da tempo (Dendrobium azureum) vista l’ultima volta più di 80 anni fa. Qi uando ha raggiunto la vetta del monte Nok, il team, compreso André Schuiteman dei Kew, ha trovato anche diverse specie di orchidee precedentemente sconosciute. Una nuova scoperta è stata Dondrobium lancilabium wuryae (una nuova sottospecie di D. lancilabium )  un’orchidea dagli spettacolari fiori rossi che prende il nome dalla signora Wury, moglie di Ma’ruf Amin, vicepresidente dell’Indonesia. Si tratta della nona nuova orchidea del sud-est asiatico ad essere descritta negli ultimi 12 mesi da Schuiteman e dai suoi partner.

5 La palma che fiorisce sotto terra –  Pinanga subterranea 

Una soffiata fatta dal  botanico malese Paul Chai a William Baker dei Kew, a Benedikt Kuhnhäuser e  John Dransfield.  li ha condotti a una delle palme più insolite del mondo. Nascosta in bella vista sull’isola del Borneo, è una palma che fruttifica e fiorisce interamente sottoterra.  Questo comportamento molto insolito della pianta è noto solo a un’altra pianta, un’orchidea chiamata Rhizanthella  Nonostante sia stata un’affascinante scoperta scientifica, la Pinanga sotterranea  non era una novità per le comunità che vivevano nella regione. La pianta ha più nomi nelle lingue del Borneo: Pinang Tanah, Pinang Pipit, Muring Pelandok e Tudong Pelandok. Una migliore interazione tra la scienza e la ricchezza di conoscenze sulla fauna selvatica detenuta dalle comunità e dai gruppi indigeni racchiude un enorme potenziale per nuove scoperte scientifiche che potrebbero avvantaggiare le persone ovunque.

6 I licheni che vivono in Antartide –  Arthonia olechiana , Sphaeropezia neuropogonis e Sphinctrina sessilis

Quando pensiamo alla natura selvaggia e ghiacciata dell’Antartide, in genere non pensiamo alle piante. Eppure il continente freddo ospita molte specie di licheni, affascinanti forme di vita che nascono dalla collaborazione tra funghi e alghe o cianobatteri. Ma nemmeno i licheni possono costruire la loro casa sul ghiaccio. Crescono sui “nunatak”, il 2% dell’Antartide esposto come roccia nuda. La micologa dei Kew Raquel Pino-Bodas si è unita a un team di scienziati che studiano i licheni vicino alla base antartica spagnola, aggiungendo tre nuove specie di licheni antartici resistenti al freddo alle 100 conosciute finora.

7 Tabacco australiano in un Parco Nazionale – Nicotiana spp. 

Una delle piante più famose, il tabacco del genere Nicotiana , è sparsa in tutto il mondo, ma metà delle sue 90 specie vive in Australia. Mark Chase e Maarten Christenhutz dei Kew passano in Australi buona parte dell’anno a studiare il DNA e la tassonomia di questo famigerato genere e comele piante di tabacco  sopravvivono in alcuni dei luoghi più aridi della Terra.  Insieme nel 2023,  hanno descritto 9 nuove specie di Nicotiana  tra cui N. olens,  trovata su argilla e arenaria, e nei Pines Picnic Grounds del Cocoparra National Park. In precedenza si pensava che N. olens  facesse parte di una specie simile N. suavoeolens,  una specie portata per la prima volta in Europa sotto forma di semi dal naturalista britannico Sir Joseph Banks.

Studiando le specie a noi già note, man mano che le tecniche scientifiche migliorano, spesso scopriamo nuove specie che sono rimaste nascoste sotto il nostro naso per decenni.

8 Una nuova pianta da fiore sull’orlo del baratro –  Microchirita fuscifaucia

Microchirita fuscifaucia  entra nella lista delle nuove specie già minacciate. E’ nota solo a due siti in Thailandia, entrambi non protetti e a rischio di eliminazione. Le 47 specie conosciute di Microchirita  vivono quasi esclusivamente in cima alle rocce calcaree, con i loro fiori sorprendenti di molti colori e motivi. Questa nuova specie si unisce ad altre 7 specie descritte nel 2023 dall’ex scienziata dei Kew Carmen Puglisi e dai colleghi David John Middleton, Naiyana Tetsana e Somran Suddee dei  Singapore Botanic Gardens e del Forest Herbarium (BKF) di Bangkok.

9 Prende il nome da un ambientalista pioniere:  Indigofera abbottii. 

Delle 750 specie di Indigofera  conosciute dalla scienza, 80 devono il loro nome scientifico al dottor Brian Schrire, un ricercatore onorario dei Kew. Insieme ai suoi colleghi coautori, nell’ultimo anno ne ha nominati 18 provenienti dal Sud Africa, conferendogli il titolo speciale di tassonomista con il punteggio più alto dei Kew del 2023. Una delle nuove specie, Indigofera abbottii  , prende il nome da Anthony (Tony) Thomas Dixon Abbott. Il lavoro di Abbott come ambientalista pionieristico e collezionista di piante amatoriale ha reso possibili la scoperta di molte nuove specie. La pressione su questa nuova specie di indaco è alta, con la bonifica dell’habitat per l’agricoltura e le abitazioni che pongono domande per il suo futuro.

10) Una nuova pianta carnivora… oppure no? – Crepidorhopalon droseroides

Durante un’esplorazione botanica del Mozambico, il botanico Bart Wursten ha trovato una pianta misteriosa ricoperta di peli che intrappolano gli insetti. Sembrava proprio una Drosera, un genere famoso per catturare e mangiare insetti. Tuttavia, un ulteriore esame condotto insieme a Iain Darbyshire dei Kew ha scoperto che la pianta appartiene al genere Crepidorhopalon,  un gruppo di piante da fiore nell’ordine Lamiales. Nella famiglia a cui appartiene il Crepidorhopalon , le Linderniaceae, non è mai stata segnalata in precedenza alcuna pianta carnivora. Sono ancora necessari numerosi studi sul campo e in laboratorio per confermare se questa nuova specie è veramente carnivora. Anche se sappiamo che può attrarre e intrappolare gli insetti, se sia in grado di digerirli e assorbirli per nutrirsi è un’altra questione. Il tempo dirà se questa è l’ultima meraviglia carnivora del mondo vegetale.

 

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